Si forma il “policy maker”

Il percorso di Tecnologie Agrarie è pensato come quinquennale, anche se diviso in Triennale e Magistrale. “Oltre il 90% dei nostri studenti completa la formazione di agronomo iscrivendosi alla Magistrale. Verrà operata un’ulteriore semplificazione sul percorso, che prevederà un’unica Specialistica nell’anno accademico 2014/15”, rileva il Presidente del Corso di Laurea (dimissionario perché eletto nel Senato Accademico dell’Ateneo) Matteo Lorito. Una ricca varietà di materie nel piano di studi, quali: Idraulica, Chimica del suolo, Microbiologia, Economia. “Il professionista che formiamo è una figura equivalente all’ingegnere agronomo in ambito internazionale. Può avere mansioni organizzative in aziende ad indotto agricolo, o può essere assunto come policy maker, ovvero colui che definisce politiche di sviluppo utili ai cittadini”. Consiglia di seguire la strada tracciata nella maniera più accurata possibile. “Un piccolo sforzo si richiede al primo anno per riuscire ad acquisire il nuovo metodo di studio universitario. Una volta compreso, il cammino è in discesa, anche perché programmiamo continui aggiustamenti per adeguare l’offerta formativa alle richieste dello studente”.
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