Sono finalmente iniziati i lavori di ristrutturazione dell’aula informatica di Lettere, nel seminterrato della sede di via Porta di Massa. “Nell’ambito del progetto di ristrutturazione degli spazi intrapreso dal Polo, sono iniziate anche le operazioni di messa in sicurezza dell’aula multimediale, che prevedono l’inserimento di circuiti di videosorveglianza e l’installazione di 30 nuove posizioni informatiche”, annuncia il Preside Arturo De Vivo. Il restyling toccherà anche altri locali, come alcuni degli spazi liberati dalla biblioteca e l’aula nel seminterrato di fronte a quella dei computer. “Quell’aula era stata affidata agli studenti, per questo non veniva utilizzata per le lezioni”, spiega il Preside. Ma sulla destinazione finale di tutti gli spazi risistemati – tra aule per le lezioni, spazi per lo studio e l’istituzione di una nuova sezione ‘didattica’ della biblioteca, con i soli testi inerenti a corsi ed esami – si deciderà solo al completamento di tutti i lavori.
Insieme alla programmazione degli spazi, l’altro grande impegno della Facoltà a maggio è costituito dalla programmazione dell’offerta didattica. Non sono previsti però grandi cambiamenti: dopo la piccola rivoluzione subentrata con l’entrata in vigore del decreto 270, a partire dallo scorso ottobre, per l’anno prossimo si tratta solo di consolidare le recenti modifiche. I docenti intanto valutano positivamente questi primi mesi di applicazione dei nuovi piani di studio, seppure con sfumature diverse. “Ormai gli iscritti al primo anno del Nuovissimo Ordinamento sono ben 360, contando anche i passaggi dall’ordinamento precedente – spiega la prof.ssa Silvana La Rana, Presidente della Triennale di Lingue – Va tutto bene, decisamente meglio di prima, con i nuovi moduli di corsi più lunghi e meno esami da organizzare e sostenere. Abbiamo rinnovato la pagina del Corso di Laurea sul sito di Facoltà e stanno funzionando le iscrizioni on-line per gli esami”. Risultati non proprio soddisfacenti per altri docenti. “Mi aspettavo che i ragazzi andassero più spediti, ora che il numero degli esami è più che dimezzato – confessa il prof. Francesco Aceto, Presidente del Corso di Archeologia – invece non è così. Evidentemente il nuovo sistema non è stato ancora assimilato fino in fondo. E’ vero che gli esami sono più corposi e approfonditi, ma il carico di studio complessivo è comunque diminuito. Ci sono stati anche 80 passaggi dall’ordinamento precedente, ma evidentemente, soprattutto per le matricole appena entrate in contatto con il mondo universitario, si tratta ancora di una fase di adattamento, devono ancora prendere il ritmo”. Un aspetto opposto, ma forse complementare, evidenziato invece dalla prof.ssa Giuseppina Matino, Presidente del CdL in Lettere Classiche, è un altro tipo di lascito dell’ordinamento in corso fino ad un anno fa. “Non capisco perché debbano svuotarsi le aule in prossimità degli esami; trovo che i ragazzi abbiano un carico di ansia eccessivo legato al momento dell’esame, che sembra essere per loro un incubo. Un atteggiamento che forse deriva ancora dal sistema dell’ordinamento precedente, in cui l’eccessiva frammentazione dei corsi portava a dover incastrare per forza un esame dopo l’altro senza possibilità di sosta. Non dico che ora i ragazzi debbano adagiarsi, ma le nozioni assorbite durante i corsi richiedono un tempo per essere ponderate, assorbite; soprattutto in una Facoltà letteraria come la nostra ci dev’essere la possibilità di elaborare, discutere, argomentare le materie studiate. Bisogna stare tranquilli, l’esame è un momento di verifica dopo la comprensione e riflessione degli argomenti del corso”, per abituarsi al confronto con il docente. Una programmazione a lungo termine degli esami forse potrebbe aiutare gli studenti a programmare in maniera più serena le loro scadenze, aggiunge la prof.ssa Matino: “il prof. Criscuolo ed io abbiamo proposto al Preside di stabilire in anticipo le date d’esame di tutto l’anno”.
Viola Sarnelli
Insieme alla programmazione degli spazi, l’altro grande impegno della Facoltà a maggio è costituito dalla programmazione dell’offerta didattica. Non sono previsti però grandi cambiamenti: dopo la piccola rivoluzione subentrata con l’entrata in vigore del decreto 270, a partire dallo scorso ottobre, per l’anno prossimo si tratta solo di consolidare le recenti modifiche. I docenti intanto valutano positivamente questi primi mesi di applicazione dei nuovi piani di studio, seppure con sfumature diverse. “Ormai gli iscritti al primo anno del Nuovissimo Ordinamento sono ben 360, contando anche i passaggi dall’ordinamento precedente – spiega la prof.ssa Silvana La Rana, Presidente della Triennale di Lingue – Va tutto bene, decisamente meglio di prima, con i nuovi moduli di corsi più lunghi e meno esami da organizzare e sostenere. Abbiamo rinnovato la pagina del Corso di Laurea sul sito di Facoltà e stanno funzionando le iscrizioni on-line per gli esami”. Risultati non proprio soddisfacenti per altri docenti. “Mi aspettavo che i ragazzi andassero più spediti, ora che il numero degli esami è più che dimezzato – confessa il prof. Francesco Aceto, Presidente del Corso di Archeologia – invece non è così. Evidentemente il nuovo sistema non è stato ancora assimilato fino in fondo. E’ vero che gli esami sono più corposi e approfonditi, ma il carico di studio complessivo è comunque diminuito. Ci sono stati anche 80 passaggi dall’ordinamento precedente, ma evidentemente, soprattutto per le matricole appena entrate in contatto con il mondo universitario, si tratta ancora di una fase di adattamento, devono ancora prendere il ritmo”. Un aspetto opposto, ma forse complementare, evidenziato invece dalla prof.ssa Giuseppina Matino, Presidente del CdL in Lettere Classiche, è un altro tipo di lascito dell’ordinamento in corso fino ad un anno fa. “Non capisco perché debbano svuotarsi le aule in prossimità degli esami; trovo che i ragazzi abbiano un carico di ansia eccessivo legato al momento dell’esame, che sembra essere per loro un incubo. Un atteggiamento che forse deriva ancora dal sistema dell’ordinamento precedente, in cui l’eccessiva frammentazione dei corsi portava a dover incastrare per forza un esame dopo l’altro senza possibilità di sosta. Non dico che ora i ragazzi debbano adagiarsi, ma le nozioni assorbite durante i corsi richiedono un tempo per essere ponderate, assorbite; soprattutto in una Facoltà letteraria come la nostra ci dev’essere la possibilità di elaborare, discutere, argomentare le materie studiate. Bisogna stare tranquilli, l’esame è un momento di verifica dopo la comprensione e riflessione degli argomenti del corso”, per abituarsi al confronto con il docente. Una programmazione a lungo termine degli esami forse potrebbe aiutare gli studenti a programmare in maniera più serena le loro scadenze, aggiunge la prof.ssa Matino: “il prof. Criscuolo ed io abbiamo proposto al Preside di stabilire in anticipo le date d’esame di tutto l’anno”.
Viola Sarnelli