Spazi, didattica, attività culturali. Sono i principali argomenti, legati alle esigenze della popolazione studentesca, di discussione della neo eletta rappresentanza nei Consigli di Dipartimento della Seconda Università, riunitisi, per il momento, una o al massimo due volte.
Giurisprudenza. Nell’unico Dipartimento di Giurisprudenza, a S. Maria Capua Vetere, la priorità sono le matricole – a quanto pare in calo rispetto all’anno scorso – e l’orientamento in entrata. “Le matricole sono disorientate – afferma Erginda Russo, rappresentante 25enne al quarto anno del Corso Magistrale, unica ragazza tra i rappresentanti eletti – hanno bisogno di consigli su come muoversi all’interno della struttura universitaria e sulla metodologia di studio, non sanno come approcciare lo studio di libri di testo e dei manuali molto più corposi di quelli a cui erano abituati alle superiori. In tanti, per esempio, si bloccano sull’esame di Diritto privato e, spesso, lo rimandano”. Per ovviare a ciò, “abbiamo pensato, insieme al prof. Giuseppe Limone, docente di Filosofia del Diritto, di organizzare una specifica lezione, o anche più di una, sul giusto metodo di studi delle discipline giuridiche”. Al primo anno, più degli altri, c’è bisogno di reperire informazioni ed essere aggiornati sulla vita di Facoltà. Il sito web (www.giurisprudenza.unina2.it) è di fondamentale supporto, ma, secondo Erginda, “gli studenti del primo anno non lo sanno consultare, ecco perché abbiamo creato un gruppo facebook, info giurisprudenza, dove ‘postiamo’ tutti i quesiti dei ragazzi, da come si pagano le tasse agli orari dei corsi”. Si spinge sempre in questa direzione un’altra iniziativa della rappresentanza, in particolare di Università moderata che, apprendiamo, a breve diventerà ‘Un’idea moderata’, dalla fusione con l’associazione Un’idea. “Vorremmo realizzare un libro-giornale di Facoltà – affermano Mario Paduano e Vincenzo Chirico, entrambi laureandi alla loro prima esperienza di rappresentanza in organi accademici – che abbia cadenza quindicinale o mensile e informi su tutto ciò che riguarda il Dipartimento: dalle iniziative alle borse di studio”. Secondo Mario, però, l’orientamento non deve essere solo in entrata. “Stiamo pensando ad uno sportello per l’orientamento in uscita che sia di collegamento col mondo del lavoro e informi gli studenti anche sui concorsi pubblici”. Soddisfatti degli spazi disponibili dell’aulario in via Perla, i rappresentanti reclamano: “due aule, per essere visibili e subito rintracciabili dagli studenti che frequentano”.
Giurisprudenza. Nell’unico Dipartimento di Giurisprudenza, a S. Maria Capua Vetere, la priorità sono le matricole – a quanto pare in calo rispetto all’anno scorso – e l’orientamento in entrata. “Le matricole sono disorientate – afferma Erginda Russo, rappresentante 25enne al quarto anno del Corso Magistrale, unica ragazza tra i rappresentanti eletti – hanno bisogno di consigli su come muoversi all’interno della struttura universitaria e sulla metodologia di studio, non sanno come approcciare lo studio di libri di testo e dei manuali molto più corposi di quelli a cui erano abituati alle superiori. In tanti, per esempio, si bloccano sull’esame di Diritto privato e, spesso, lo rimandano”. Per ovviare a ciò, “abbiamo pensato, insieme al prof. Giuseppe Limone, docente di Filosofia del Diritto, di organizzare una specifica lezione, o anche più di una, sul giusto metodo di studi delle discipline giuridiche”. Al primo anno, più degli altri, c’è bisogno di reperire informazioni ed essere aggiornati sulla vita di Facoltà. Il sito web (www.giurisprudenza.unina2.it) è di fondamentale supporto, ma, secondo Erginda, “gli studenti del primo anno non lo sanno consultare, ecco perché abbiamo creato un gruppo facebook, info giurisprudenza, dove ‘postiamo’ tutti i quesiti dei ragazzi, da come si pagano le tasse agli orari dei corsi”. Si spinge sempre in questa direzione un’altra iniziativa della rappresentanza, in particolare di Università moderata che, apprendiamo, a breve diventerà ‘Un’idea moderata’, dalla fusione con l’associazione Un’idea. “Vorremmo realizzare un libro-giornale di Facoltà – affermano Mario Paduano e Vincenzo Chirico, entrambi laureandi alla loro prima esperienza di rappresentanza in organi accademici – che abbia cadenza quindicinale o mensile e informi su tutto ciò che riguarda il Dipartimento: dalle iniziative alle borse di studio”. Secondo Mario, però, l’orientamento non deve essere solo in entrata. “Stiamo pensando ad uno sportello per l’orientamento in uscita che sia di collegamento col mondo del lavoro e informi gli studenti anche sui concorsi pubblici”. Soddisfatti degli spazi disponibili dell’aulario in via Perla, i rappresentanti reclamano: “due aule, per essere visibili e subito rintracciabili dagli studenti che frequentano”.
Fino a 400 euro
per un esame di
Progettazione
ad Architettura
per un esame di
Progettazione
ad Architettura
Architettura. “Architettura è una sorta di famiglia: ci conosciamo un po’ tutti. Restiamo in Dipartimento a studiare e svolgere tutta una serie di attività, e ciò ci permette di socializzare e relazionarci con studenti dei diversi Corsi di Laurea, – dice Marco Carusone, 22 anni, laureando in Architettura UE – ma è ovvio che c’è bisogno di un raccordo sempre più stretto tra studenti e corpo docente da un lato (soprattutto al primo anno, i ragazzi sono timorosi e comunicano poco con i professori) e con la rappresentanza dall’altro, perché spetta a tutti sapere ciò che si discute nei Consigli”. Ad Architettura, si sa, si entra nel vivo delle discipline con la realizzazione di progetti e plastici, peccato, però, che i ragazzi debbano pagare di tasca propria le tipografie a cui si rivolgono. “Dallo scorso anno, – continua Marco – la Facoltà ci ha messo a disposizione una stampante convenzionale per formati A3 ed A4, ma noi abbiamo bisogno di stampare formati più grandi (A0 ed A1). Mancano anche un macchinario per il taglio automatico ed un plotter, e gli studenti, per realizzare il plastico da presentare all’esame di Progettazione al quarto anno, spendono fino a 400 euro!”. Per questo, si fa sempre più necessaria l’istituzione di “un’aula-officina, dove poter lavorare ai nostri plastici”. Altra importante problematica che, però, riguarda diversi Dipartimenti è quella relativa agli appelli d’esame. “Ne abbiamo sei (febbraio, luglio e settembre) – spiega Andrea Feliciello, 22enne iscritto al terzo anno – ma, dal regolamento didattico di Ateneo, risulta che non debbano essere inferiori a otto. Dunque, la nostra proposta sarà quella di inserirne almeno un’altra, a dicembre o a maggio, in modo da dare supporto soprattutto ai fuori corso”. Intanto, tra le proposte che hanno avuto successo già nel primo Consiglio di Dipartimento, “l’utilizzo di un residuo dei fondi destinati alle Attività studentesche per la partecipazione di cinquanta studenti alla Biennale di Venezia, dall’1 al 4 novembre – spiega Salvatore Magliulo, 26 anni, di Frignano, laureando in Architettura e Ingegneria edile – Abbiamo preferito far partire più ragazzi, anche se il rimborso equivale al trentasei per cento delle spese sostenute”: Il neo- consigliere esprime parere positivo rispetto ai nuovi organi appena attivati. “Fino a qualche anno fa, – dice – avevamo un solo rappresentante, Carmine Lampitiello, che era presente in maniera attiva, anche perché tutti gli altri erano decaduti con il conseguimento del titolo di laurea. Adesso siamo in tredici, ci impegneremo al massimo per essere vicini agli studenti”.
In viale Ellittico
mancano
mensa e wifi
mancano
mensa e wifi
Studi Politici. Dopo il benvenuto alle matricole presso quella che è la nuova ed unica sede del neo-nato Dipartimento – viale Ellittico -, la rappresentanza mira ad una comunicazione più diretta ed organizzata con i docenti. “Non tutti i professori sono abituati ad utilizzare le mail come strumento di comunicazione e a rispondere in tempi brevi – dice Guglielmo Ferrazzano, 21enne di Piedimonte Matese – utilissimo, invece, soprattutto per coloro che non vivono a Caserta. Per il momento, abbiamo creato un gruppo facebook, rappresentanti Dipartimento Scienze Politiche Jean Monnet, allo scopo di diffondere e informare il più possibile”. Andrebbe rivisto anche il sito di Facoltà, www.jeanmonnet.unina2.it: “è necessario un aggiornamento continuo con la pubblicazione di materiali di studio e un rifacimento della veste grafica”. La sede dovrebbe risolvere i problemi di spazio, ma “manca di servizio wi-fi e mensa”, afferma Valentina De Lucia, 23enne iscritta a Istituzioni e mercati internazionali. Un’idea da proporre nei prossimi incontri con la docenza è relativa all’organizzazione di seminari, che, secondo i ragazzi, “dovrebbero essere in forma di dibattito, in modo da coinvolgere maggiormente coloro che ascoltano, altrimenti rischiano di perdere d’interesse”.
Economia. Gli studenti di Capua si sentono un po’ bistrattati e dal confronto con i servizi offerti presso gli altri Dipartimenti dell’Ateneo sembrano uscirne sempre svantaggiati. A titolo d’esempio, la questione relativa ai parcheggi, per cui si è dibattuto anche negli anni scorsi, e quella della biblioteca, “da portare a breve in Consiglio”, afferma la rappresentanza. “Tantissimi studenti preferiscono arrivare in Facoltà in auto, – fa notare Gabriella Volpe, 23 anni, iscritta ad Economia e Finanza – anche perché non ci sono molti mezzi di collegamento, e pagano, al parcheggio comunale, 1.50 euro al giorno, mentre gli studenti di Aversa non pagano assolutamente nulla”. Rispetto alla biblioteca, “c’è da dire che possiamo usufruirne poco. È aperta di mattina, fino alle 13:30, e solo due volte a settimana il pomeriggio. Presso altre sedi universitarie, come Giurisprudenza, è aperta tutti i giorni senza rigidi limiti orari”. Seppur si siano riuniti un’unica volta, pare che in Consiglio ci sia abbastanza da discutere per tutelare appieno gli studenti. Secondo Luigi Ciardulli, altro rappresentante del Corso di Economia aziendale, “per ovviare al caos dei primi giorni, dovuto ad un maggior afflusso degli studenti, sarebbe opportuno sdoppiare almeno i corsi di Metodologia ed Economia aziendale”.
Lettere. Anche a Lettere si discute dell’aumento del numero delle sessioni d’esame e si prosegue già su questa strada. “Attualmente, possiamo sostenere esami a settembre, gennaio-febbraio-marzo, giugno-luglio – spiega Maria Rosaria Sticco, laureanda in Filologia classica – ma, nel rispetto del regolamento d’Ateneo, abbiamo già aggiunto un settimo appello a ottobre. Gli studenti ne reclamano un altro a maggio, ma, al momento, stiamo ancora riflettendo sulla possibilità di inserimento, perché gli esami non possono essere svolti in concomitanza con i corsi”. Dopo il benvenuto alle matricole, intanto, si pensa ad un orientamento in itinere utile durante l’intero percorso, con una particolare attenzione al primo anno. “Al primo anno, sono previsti sette esami: quattro obbligatori e tre a scelta – dice Teresa Cantile, originaria di S. Marcellino, al terzo anno di Lettere – e i ragazzi hanno bisogno di consigli e informazioni sugli esami da sostenere. Ho vissuto questa esperienza in prima persona quando mi sono trovata a scegliere tra gli esami da sostenere, e mi sono resa conto della necessità di ascoltare i suggerimenti di studenti di qualche anno più grandi”. Si pensa, intanto, a diverse attività didattiche ed extra-didattiche: dalla lettura di poemi epici all’organizzazione di incontri-dibattiti alla realizzazione di un giornalino in versione web.
Scienze del Farmaco. Nella costituzione dei nuovi Dipartimenti, i rappresentanti di Scienze del Farmaco si sono uniti in un’unica lista che desse voce agli studenti afferenti ai diversi Corsi di Laurea. Secondo i neo rappresentanti, a partire da ottobre, “gli studenti del Polo scientifico hanno a disposizione maggiori spazi, che vanno organizzati e resi vivibili”. “Gli studenti di Studi Politici si sono trasferiti presso la nuova sede in viale Ellittico e presto lo faranno anche quelli di Psicologia – afferma Giovan Battista Gadola, laureando in Farmacia – abbiamo dunque identificato diversi spazi di cui potremmo usufruire: la biblioteca di Psicologia, per esempio, potrebbe diventare nostra, mentre al piano terra si potrebbero allestire un’aula studio, necessaria soprattutto per i fuori sede che spesso, per mancanza di spazi, rinunciano a studiare in Facoltà, e un’aula per la rappresentanza, punto di riferimento per i ragazzi, dove vorremmo anche allestire un archivio multimediale con tutte le dispense che, solitamente, si acquistano nelle cartolerie dei dintorni”.
Psicologia. Se gli studenti di Scienze del Farmaco pensano di avere più spazi a disposizione, quelli di Psicologia, sempre più sul piede di guerra, reclamano una sede che attendono da anni. Per il momento, continuano a seguire le lezioni al Polo scientifico, mentre ricevimento dei docenti e segreteria sono presso il palazzo delle ex Poste. “Da anni, conviviamo con problemi di spazio, ma, tenuto conto delle dimensioni della nuova sede – con cinque aule di cui due da 26 posti e un’Aula Magna con posti a sedere in numero minore rispetto a quella attuale -, è meglio rimanere in via Vivaldi! – afferma Serena Mastrogiacomo, rappresentante in carica – I lavori alle ex Poste sono fermi e l’Ateneo non si muove”. Intanto, si pensa a risollevare un po’ gli animi, organizzando attività svolte negli anni passati e poi abbandonate. “Vogliamo portare un po’ di vita all’Università, facendola diventare un luogo di ritrovo e non un semplice esamificio – dice Marianna Bottone, neo-eletta – insieme al prof. Dario Grossi, Direttore del Dipartimento, pensavamo ad un cineforum, che, già diversi anni fa, aveva avuto successo”.
Maddalena Esposito
Economia. Gli studenti di Capua si sentono un po’ bistrattati e dal confronto con i servizi offerti presso gli altri Dipartimenti dell’Ateneo sembrano uscirne sempre svantaggiati. A titolo d’esempio, la questione relativa ai parcheggi, per cui si è dibattuto anche negli anni scorsi, e quella della biblioteca, “da portare a breve in Consiglio”, afferma la rappresentanza. “Tantissimi studenti preferiscono arrivare in Facoltà in auto, – fa notare Gabriella Volpe, 23 anni, iscritta ad Economia e Finanza – anche perché non ci sono molti mezzi di collegamento, e pagano, al parcheggio comunale, 1.50 euro al giorno, mentre gli studenti di Aversa non pagano assolutamente nulla”. Rispetto alla biblioteca, “c’è da dire che possiamo usufruirne poco. È aperta di mattina, fino alle 13:30, e solo due volte a settimana il pomeriggio. Presso altre sedi universitarie, come Giurisprudenza, è aperta tutti i giorni senza rigidi limiti orari”. Seppur si siano riuniti un’unica volta, pare che in Consiglio ci sia abbastanza da discutere per tutelare appieno gli studenti. Secondo Luigi Ciardulli, altro rappresentante del Corso di Economia aziendale, “per ovviare al caos dei primi giorni, dovuto ad un maggior afflusso degli studenti, sarebbe opportuno sdoppiare almeno i corsi di Metodologia ed Economia aziendale”.
Lettere. Anche a Lettere si discute dell’aumento del numero delle sessioni d’esame e si prosegue già su questa strada. “Attualmente, possiamo sostenere esami a settembre, gennaio-febbraio-marzo, giugno-luglio – spiega Maria Rosaria Sticco, laureanda in Filologia classica – ma, nel rispetto del regolamento d’Ateneo, abbiamo già aggiunto un settimo appello a ottobre. Gli studenti ne reclamano un altro a maggio, ma, al momento, stiamo ancora riflettendo sulla possibilità di inserimento, perché gli esami non possono essere svolti in concomitanza con i corsi”. Dopo il benvenuto alle matricole, intanto, si pensa ad un orientamento in itinere utile durante l’intero percorso, con una particolare attenzione al primo anno. “Al primo anno, sono previsti sette esami: quattro obbligatori e tre a scelta – dice Teresa Cantile, originaria di S. Marcellino, al terzo anno di Lettere – e i ragazzi hanno bisogno di consigli e informazioni sugli esami da sostenere. Ho vissuto questa esperienza in prima persona quando mi sono trovata a scegliere tra gli esami da sostenere, e mi sono resa conto della necessità di ascoltare i suggerimenti di studenti di qualche anno più grandi”. Si pensa, intanto, a diverse attività didattiche ed extra-didattiche: dalla lettura di poemi epici all’organizzazione di incontri-dibattiti alla realizzazione di un giornalino in versione web.
Scienze del Farmaco. Nella costituzione dei nuovi Dipartimenti, i rappresentanti di Scienze del Farmaco si sono uniti in un’unica lista che desse voce agli studenti afferenti ai diversi Corsi di Laurea. Secondo i neo rappresentanti, a partire da ottobre, “gli studenti del Polo scientifico hanno a disposizione maggiori spazi, che vanno organizzati e resi vivibili”. “Gli studenti di Studi Politici si sono trasferiti presso la nuova sede in viale Ellittico e presto lo faranno anche quelli di Psicologia – afferma Giovan Battista Gadola, laureando in Farmacia – abbiamo dunque identificato diversi spazi di cui potremmo usufruire: la biblioteca di Psicologia, per esempio, potrebbe diventare nostra, mentre al piano terra si potrebbero allestire un’aula studio, necessaria soprattutto per i fuori sede che spesso, per mancanza di spazi, rinunciano a studiare in Facoltà, e un’aula per la rappresentanza, punto di riferimento per i ragazzi, dove vorremmo anche allestire un archivio multimediale con tutte le dispense che, solitamente, si acquistano nelle cartolerie dei dintorni”.
Psicologia. Se gli studenti di Scienze del Farmaco pensano di avere più spazi a disposizione, quelli di Psicologia, sempre più sul piede di guerra, reclamano una sede che attendono da anni. Per il momento, continuano a seguire le lezioni al Polo scientifico, mentre ricevimento dei docenti e segreteria sono presso il palazzo delle ex Poste. “Da anni, conviviamo con problemi di spazio, ma, tenuto conto delle dimensioni della nuova sede – con cinque aule di cui due da 26 posti e un’Aula Magna con posti a sedere in numero minore rispetto a quella attuale -, è meglio rimanere in via Vivaldi! – afferma Serena Mastrogiacomo, rappresentante in carica – I lavori alle ex Poste sono fermi e l’Ateneo non si muove”. Intanto, si pensa a risollevare un po’ gli animi, organizzando attività svolte negli anni passati e poi abbandonate. “Vogliamo portare un po’ di vita all’Università, facendola diventare un luogo di ritrovo e non un semplice esamificio – dice Marianna Bottone, neo-eletta – insieme al prof. Dario Grossi, Direttore del Dipartimento, pensavamo ad un cineforum, che, già diversi anni fa, aveva avuto successo”.
Maddalena Esposito