Studi Umanistici presenta i suoi gioielli

“Aggregazione di saperi” è la parola d’ordine per il Dipartimento di Studi Umanistici, che già dal nome fa intendere un’unione d’intenti allo scopo di produrre conoscenza e diffondere cultura. Prendendo spunto dalla giornata di presentazione del 9 dicembre, il Direttore Arturo De Vivo ne illustra le peculiarità: “abbiamo avuto un buon esito in questi primi tre mesi, considerando che quest’anno c’è stato il difficile passaggio ad un organo che concentra unità didattica e ricerca in un’unica struttura, in sostanza un ritorno alla 382 dell’80”. La transizione ha portato da un lato continuità, dall’altro trasformazione: “è rimasta inalterata (tranne che per il Corso in Servizio Sociale che è stato inquadrato nel Dipartimento di Scienze Politiche) la precedente attività didattica, e allo stesso tempo i cinque Dipartimenti precedenti si sono fusi in un unico punto di riferimento”. Le scelte della nuova ricerca uniscono vari ambiti del sapere umanistico in diverse sezioni, espressione di competenze che vanno verso la stessa direzione: “è di fondamentale importanza rendersi conto che la cultura umanistica concorre sul piano di una ricerca che ha risvolti pratici sul nostro territorio, non solo teorici, attraverso l’impegno sociale, il lavoro linguistico o la valorizzazione del patrimonio culturale”. Ecco perché la presentazione ad Istituzioni, Regione, Comune e Direzione Scolastica. “Ho coinvolto la Scuola perché la prima vocazione di chi s’iscrive è pur sempre l’insegnamento, anche se ci stiamo muovendo su altri canali volti ad attivare tirocini per quei Corsi di Laurea che non li prevedono all’interno del piano di studi”. L’esperienza che in tal senso ha già dato ottimi frutti è Messaggeri della Conoscenza: “ho intenzione di muovermi in questa direzione per offrire più opportunità di stage all’estero, come è successo per gli studenti di Lettere Classiche che seguiranno un progetto per quattro mesi a Lione”. Apertura verso l’internazionalizzazione la dimostra in primo luogo il Corso di Laurea Triennale in Lingue: “sta curando l’istituzione di una laurea congiunta con la Germania, il cui titolo rilasciato sarà valido in entrambi gli Atenei coinvolti”. Le difficoltà del Corso in esame, che riguardano la mancanza del docente titolare di Spagnolo per la Triennale e del lettore della stessa lingua per la Magistrale in Lingue e Letterature Moderne Europee, “saranno presto risolte. Ci siamo trovati ad affrontare il rientro in patria del docente assegnato, in ogni caso gli studenti recupereranno tutte le lezioni perse”. La comunione d’intenti tra Dipartimento e territorio per iniziative internazionali e nazionali va stimolata attraverso un dialogo continuo con le istituzioni: “voglio mostrare agli studenti che il nostro laureato può svolgere attività in campi diversi dall’insegnamento. Una mia laureata su Stazio oggi lavora a ‘Il Sole 24 ore’, una su Livio ha superato una selezione a Londra come lettrice d’italiano e latino nei College”. Questo è appunto il senso dell’invito di artisti e scrittori: “sono persone che hanno vissuto l’ex Facoltà di Lettere e Filosofia. Vorrei che fornissero un nuovo e stimolante punto di vista sulle possibilità occupazionali post-lauream”.
Allegra Taglialatela
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