E’ stata scelta la splendida cornice di Palazzo Cavalcanti, nel cuore della città, come sede napoletana dell’Istituto Italiano di Scienze Umane (SUM).
Inaugurata il 4 maggio, la sede di via Toledo è stata aperta alla presenza del Sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, del Presidente alla Regione Campania, Antonio Bassolino, dell’Assessore all’Università della Regione Teresa Armato, nonché del Direttore dell’Istituto Aldo Schiavone e i vicedirettori Franco Amarelli e Roberto Esposito. Presenti anche i Rettori delle tre università partenopee che sono entrate a far parte della rete dell’Istituto: Guido Trombetti, Federico II, Pasquale Ciriello, L’Orientale e Francesco De Sanctis, Suor Orsola Benincasa.
Il SUM, istituzione pubblica destinata esclusivamente all’alta formazione e alla ricerca nei diversi ambiti delle scienze umane e sociali, ha come sua principale e particolare caratteristica, infatti, quella di essere costituita da una sorta di rete che mette in collegamento ben sette atenei sul territorio nazionale: oltre i tre napoletani rientrano anche le Scuole di Alta Formazione delle Università di Bologna, di Firenze, di Siena e de La Sapienza di Roma.
Al fianco della prestigiosa sede fiorentina di Palazzo Strozzi, da adesso anche a Napoli sarà presente una sede del SUM, grazie all’appoggio del Comune che ha restaurato e dato in comodato d’uso all’Istituto, Palazzo Cavalcanti e grazie alla Regione Campania che ha erogato un finanziamento per l’acquisto degli arredi. “Come Istituzione intendiamo investire molto nella filiera della conoscenza, della formazione e dell’Alta Formazione- dichiara l’Assessore Armato durante l’inaugurazione- Abbiamo, per questo, voluto dare formalità al nostro impegno siglando un protocollo d’intesa”. L’accordo è stato siglato il 3 maggio, ed è volto a rafforzare le attività del SUM come ha ricordato durante il suo intervento il Presidente Antonio Bassolino: “è importante per una città come la nostra con grandi problemi, ma che ha nel sapere e nella cultura le sue risorse fondamentali, ritrovare la grande tradizione come città di studi che sviluppa nelle università e negli istituti culturali le sue radici più profonde. Allievi e studiosi di tutto il mondo potranno approfondire il campo del sapere umanistico che è un grande valore aggiunto in un mondo caratterizzato dallo sviluppo scientifico”. L’importanza della conoscenza umanistica nelle parole del Sindaco Iervolino: “in un periodo storico di grosse contraddizioni non sempre siamo preparati ad utilizzare al meglio le possibilità che la scienza ci offre. Quest’Istituto offre, così, un contributo allo sviluppo civile e sociale della nostra città, svolgendo non solo un lavoro accademico ma un lavoro educativo che ricade sull’intero contesto cittadino”.
Sono quattordici i dottorati già attivi presso il SUM di cui sette a Napoli, ma sono sviluppati anche la ricerca post-dottorato, i progetti di ricerca e le relazioni con importanti partner internazionali, come l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales de Paris o la London School of Economics.
“Con oggi il SUM- conferma il Direttore Schiavone- completa il suo assetto operativo ed inizia ad assolvere ai suoi compiti”. Radicamento, globalità, specificità: sono queste le tre parole chiave con cui il Vicedirettore Esposito sintetizza il lavoro dell’Istituto che deve guardare all’Europa e al Mondo senza perdere di vista le peculiarità della cultura napoletana. “Credo sia molto importante- conclude il Rettore Ciriello-che attraverso questi gesti si dia il sentore di non essere schiacciati dall’ordinaria amministrazione e di voler investire nel futuro in un territorio che ha la più alta percentuale di giovani in Italia”.
Valentina Orellana
Inaugurata il 4 maggio, la sede di via Toledo è stata aperta alla presenza del Sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, del Presidente alla Regione Campania, Antonio Bassolino, dell’Assessore all’Università della Regione Teresa Armato, nonché del Direttore dell’Istituto Aldo Schiavone e i vicedirettori Franco Amarelli e Roberto Esposito. Presenti anche i Rettori delle tre università partenopee che sono entrate a far parte della rete dell’Istituto: Guido Trombetti, Federico II, Pasquale Ciriello, L’Orientale e Francesco De Sanctis, Suor Orsola Benincasa.
Il SUM, istituzione pubblica destinata esclusivamente all’alta formazione e alla ricerca nei diversi ambiti delle scienze umane e sociali, ha come sua principale e particolare caratteristica, infatti, quella di essere costituita da una sorta di rete che mette in collegamento ben sette atenei sul territorio nazionale: oltre i tre napoletani rientrano anche le Scuole di Alta Formazione delle Università di Bologna, di Firenze, di Siena e de La Sapienza di Roma.
Al fianco della prestigiosa sede fiorentina di Palazzo Strozzi, da adesso anche a Napoli sarà presente una sede del SUM, grazie all’appoggio del Comune che ha restaurato e dato in comodato d’uso all’Istituto, Palazzo Cavalcanti e grazie alla Regione Campania che ha erogato un finanziamento per l’acquisto degli arredi. “Come Istituzione intendiamo investire molto nella filiera della conoscenza, della formazione e dell’Alta Formazione- dichiara l’Assessore Armato durante l’inaugurazione- Abbiamo, per questo, voluto dare formalità al nostro impegno siglando un protocollo d’intesa”. L’accordo è stato siglato il 3 maggio, ed è volto a rafforzare le attività del SUM come ha ricordato durante il suo intervento il Presidente Antonio Bassolino: “è importante per una città come la nostra con grandi problemi, ma che ha nel sapere e nella cultura le sue risorse fondamentali, ritrovare la grande tradizione come città di studi che sviluppa nelle università e negli istituti culturali le sue radici più profonde. Allievi e studiosi di tutto il mondo potranno approfondire il campo del sapere umanistico che è un grande valore aggiunto in un mondo caratterizzato dallo sviluppo scientifico”. L’importanza della conoscenza umanistica nelle parole del Sindaco Iervolino: “in un periodo storico di grosse contraddizioni non sempre siamo preparati ad utilizzare al meglio le possibilità che la scienza ci offre. Quest’Istituto offre, così, un contributo allo sviluppo civile e sociale della nostra città, svolgendo non solo un lavoro accademico ma un lavoro educativo che ricade sull’intero contesto cittadino”.
Sono quattordici i dottorati già attivi presso il SUM di cui sette a Napoli, ma sono sviluppati anche la ricerca post-dottorato, i progetti di ricerca e le relazioni con importanti partner internazionali, come l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales de Paris o la London School of Economics.
“Con oggi il SUM- conferma il Direttore Schiavone- completa il suo assetto operativo ed inizia ad assolvere ai suoi compiti”. Radicamento, globalità, specificità: sono queste le tre parole chiave con cui il Vicedirettore Esposito sintetizza il lavoro dell’Istituto che deve guardare all’Europa e al Mondo senza perdere di vista le peculiarità della cultura napoletana. “Credo sia molto importante- conclude il Rettore Ciriello-che attraverso questi gesti si dia il sentore di non essere schiacciati dall’ordinaria amministrazione e di voler investire nel futuro in un territorio che ha la più alta percentuale di giovani in Italia”.
Valentina Orellana