Nuovo regolamento tesi a Matematica. “L’obiettivo è differenziare l’impegno per la stesura della tesi Triennale da quello per la tesi Magistrale, come già avviene in altri Dipartimenti del nostro stesso Ateneo nonché in altre Università italiane”, spiega il prof. Marco Lapegna, Presidente del Corso di Laurea. Alla tesi Magistrale, infatti, sono assegnati 30 crediti che richiedono un impegno di tempo e di lavoro non equiparabile ai soli 4 crediti previsti per il lavoro finale della Triennale. “Nel nuovo regolamento abbiamo definito un tempo entro il quale lo studente deve completare la tesi Triennale: crediamo che tre mesi siano sufficienti, ma per dare un margine più ampio abbiamo stabilito cinque mesi, a partire dall’assegnazione del relatore, entro i quali sostenere l’esame di laurea”. Il messaggio è chiaro ed è rivolto sia ai docenti che agli studenti: “L’introduzione di questa regola nasce dopo la segnalazione, durante l’incontro informale avuto con i ragazzi nel mese di ottobre, di tempi troppo lunghi per l’assegnazione della tesi. In realtà, c’è un diffuso malcostume: richiedere il relatore molto tempo prima di aver terminato gli esami e ‘tenerlo in caldo’ fino al termine del percorso, impedendo così ad altri di chiedere la tesi con quel docente. Ad esempio, ci sono tre tesi assegnate nel 2012 a studenti che ancora non hanno terminato gli esami”. I due settori più ingolfati sono Calcolo delle probabilità e Matematica complementare. L’invito ai docenti: “proporzionare il carico di lavoro in base ai crediti assegnati. La tesi di laurea Triennale è finalizzata a valutare come uno studente espone, rielabora e presenta un argomento trattato durante il corso di studi, una sorta di seminario che deve durare non più di 15 minuti. Non deve prevedere ricerche o esporre risultati originali, come viene invece richiesto per la Laurea Magistrale, per la quale, infatti, non è previsto un tempo limite di consegna”.
“Siamo molto soddisfatti della soluzione adottata con il limite dei cinque mesi – afferma Francesca Fontana, all’ultimo anno della Triennale, portavoce ufficiosa delle istanze studentesche in questo periodo di vacatio della rappresentanza – Per risolvere il problema delle lunghe attese si era pensato anche di offrire la possibilità al laureando di proporre una rosa di tre docenti, di tre settori diversi, tra i quali veniva scelto il relatore in base alla disponibilità. Una soluzione un po’ artificiosa e che ampliava troppo il terreno di scelta, andando a coinvolgere quasi tutti i settori della Triennale, e che quindi è stata bocciata”.
Un passo avanti anche per quanto riguarda la distribuzione del carico di lavoro nella Laurea Magistrale, anche questa una questione sollevata nell’incontro di ottobre: “Ai quattro esami affini, ovvero a scelta, attualmente presenti nel nostro piano di studi, ne sono stati aggiunti altri cinque, due di Economia e tre di Fisica. Noi avevamo infatti segnalato che, con l’attuale piano di studi, la nostra scelta si limitava a uno o due insegnamenti, se si tiene conto che, delle quattro opzioni, due sono già presenti nel piano della Laurea Triennale. Adesso, grazie alla collaborazione dei docenti, la nostra scelta non sarà più così vincolata”.
Una bocciatura arriva, invece, alla ridistribuzione dei crediti a scelta della Magistrale, presente nel nuovo Manifesto degli studi: “Al biennio abbiamo molti esami a scelta, divisi nei quattro ambiti di studio, ma erano quattro gli esami maggiormente gettonati dagli studenti, perché la valutazione finale era sempre generosa e i corsi erano interessanti: Didattica della matematica, Teoria degli insiemi, Analisi funzionale e uno dei due esami di Statistica. Dal prossimo anno potremo scegliere solo uno di questi esami, da 6 crediti, o al massimo due, sacrificando i crediti a scelta libera. In questo modo si cerca di ridistribuire gli studenti sui vari insegnamenti in maniera più omogenea, ma io credo che più che limitare la scelta sarebbe stato preferibile agire sulla didattica del corso, sulla modalità di esame o sui crediti”.
Sul tavolo ancora la questione del tutoraggio durante la preparazione di esami cardine del primo anno della Triennale, come Analisi e Geometria: “abbiamo ricevuto da parte dei docenti la conferma che si sta facendo il possibile per attivarlo dal prossimo anno”, aggiunge Fontana.
Il prof. Lapegna, intanto, anticipa che “si sta anche lavorando per l’attivazione di una nuova convenzione con l’Università di Madrid per ampliare un minimo le scelte per chi vuole partecipare al progetto Erasmus, attualmente poco appetibile per la scarsità di destinazioni”. Sempre sul tema dell’internazionalizzazione: “è stata approvata una nostra proposta nell’ambito del progetto ministeriale ‘Messaggeri della Conoscenza’, che ha permesso a due nostri studenti di svolgere un periodo di tre mesi di studio all’estero”.
Valentina Orellana
“Siamo molto soddisfatti della soluzione adottata con il limite dei cinque mesi – afferma Francesca Fontana, all’ultimo anno della Triennale, portavoce ufficiosa delle istanze studentesche in questo periodo di vacatio della rappresentanza – Per risolvere il problema delle lunghe attese si era pensato anche di offrire la possibilità al laureando di proporre una rosa di tre docenti, di tre settori diversi, tra i quali veniva scelto il relatore in base alla disponibilità. Una soluzione un po’ artificiosa e che ampliava troppo il terreno di scelta, andando a coinvolgere quasi tutti i settori della Triennale, e che quindi è stata bocciata”.
Un passo avanti anche per quanto riguarda la distribuzione del carico di lavoro nella Laurea Magistrale, anche questa una questione sollevata nell’incontro di ottobre: “Ai quattro esami affini, ovvero a scelta, attualmente presenti nel nostro piano di studi, ne sono stati aggiunti altri cinque, due di Economia e tre di Fisica. Noi avevamo infatti segnalato che, con l’attuale piano di studi, la nostra scelta si limitava a uno o due insegnamenti, se si tiene conto che, delle quattro opzioni, due sono già presenti nel piano della Laurea Triennale. Adesso, grazie alla collaborazione dei docenti, la nostra scelta non sarà più così vincolata”.
Una bocciatura arriva, invece, alla ridistribuzione dei crediti a scelta della Magistrale, presente nel nuovo Manifesto degli studi: “Al biennio abbiamo molti esami a scelta, divisi nei quattro ambiti di studio, ma erano quattro gli esami maggiormente gettonati dagli studenti, perché la valutazione finale era sempre generosa e i corsi erano interessanti: Didattica della matematica, Teoria degli insiemi, Analisi funzionale e uno dei due esami di Statistica. Dal prossimo anno potremo scegliere solo uno di questi esami, da 6 crediti, o al massimo due, sacrificando i crediti a scelta libera. In questo modo si cerca di ridistribuire gli studenti sui vari insegnamenti in maniera più omogenea, ma io credo che più che limitare la scelta sarebbe stato preferibile agire sulla didattica del corso, sulla modalità di esame o sui crediti”.
Sul tavolo ancora la questione del tutoraggio durante la preparazione di esami cardine del primo anno della Triennale, come Analisi e Geometria: “abbiamo ricevuto da parte dei docenti la conferma che si sta facendo il possibile per attivarlo dal prossimo anno”, aggiunge Fontana.
Il prof. Lapegna, intanto, anticipa che “si sta anche lavorando per l’attivazione di una nuova convenzione con l’Università di Madrid per ampliare un minimo le scelte per chi vuole partecipare al progetto Erasmus, attualmente poco appetibile per la scarsità di destinazioni”. Sempre sul tema dell’internazionalizzazione: “è stata approvata una nostra proposta nell’ambito del progetto ministeriale ‘Messaggeri della Conoscenza’, che ha permesso a due nostri studenti di svolgere un periodo di tre mesi di studio all’estero”.
Valentina Orellana