Tesi, tirocinio, commissioni: cosa cambia

Un sito internet per il Corso di Laurea quinquennale in Architettura. Era uno dei punti che la prof.ssa Roberta Amirante, Presidente del CCL da qualche mese, aveva inserito nel suo programma elettorale. Quell’obiettivo è stato conseguito, come può sperimentare personalmente chiunque digiti www.megisarch5ue.unina.it. “E’ ancora in fase sperimentale- avverte la docente- ma almeno adesso esiste. Lo abbiamo realizzato a costo zero, perché per queste iniziative non sono previsti fondi, soprattutto grazie alla disponibilità del professore Campi. Ora anche alcuni studenti si sono offerti gratuitamente di collaborare, per contribuire a migliorarlo”. Il sito, al quale si accede pure attraverso la pagina web della Facoltà, contiene varie sezioni: mostre e convegni, regolamento didattico, calendario accademico, per citarne qualcuna. Superata la fase sperimentale, potrebbe rappresentare un utile strumento di informazione. Un’altra novità del Corso di laurea è la ristrutturazione della Commissione Didattica. Spiega la Amirante: “è stata introdotta una nuova figura, quella del responsabile di anno. Fino ad oggi in Commissione sedevano docenti riferibili ciascuno ad uno specifico settore disciplinare, incaricati di trovare un coordinamento tra gli insegnamenti di area, che variano naturalmente di anno in anno. Adesso ne fanno parte anche professori che hanno il compito di stimolare il coordinamento tra le materie che afferiscono a diversi ambiti disciplinari, ma insegnano nel medesimo anno. Per esempio il responsabile di anno coordinerà l’integrazione della didattica ed eventuali attività di seminario, promosse da settori disciplinari differenti, ma tutti appartenenti allo stesso anno di corso. L’innovazione ha un pò appesantito la Commissione Didattica, che è diventata più numerosa di quanto fosse in precedenza. Mi auguro, però, che serva anche a dare forza al concetto dell’integrazione tra i saperi. Noi laureiamo un architetto generalista: sarebbe opportuno che i colleghi facessero sempre attenzione a considerare la facoltà come un corpo organico, non come una sommatoria di settori disciplinari eterogenei e non comunicanti. Purtroppo non è stato sempre così, fino ad oggi”. 
Tesi e tirocinio interno: cambia qualcosa. Riferisce la professoressa: “l’offerta dei tirocini va strutturata in maniera tale da poter verificare e controllarne l’effettivo svolgimento. Parlo naturalmente del tirocinio interno, che dura un mese e frutta sei crediti, non di quello esterno, post lauream. Ebbene, per questo tirocinio gli studenti hanno attualmente due opportunità: può essere svolto in collegamento col Laboratorio di sintesi dell’ultimo anno oppure in collegamento con la tesi. Entrambe le soluzioni sono didatticamente valide. Quel che invece non è ammissibile è che lo studente svolga il tirocinio solo sulla carta. Per questo motivo chiederò ai colleghi del corso di laurea, quando accolgono un tirocinante, di specificare come, dove e perché lo studente svolgerà la sua attività”. Riguardo alle tesi di laurea, “a fine marzo il Consiglio di Corso di Laurea adotterà un manifesto, dove i colleghi docenti indicheranno le tesi offerte, per orientare al meglio la scelta dei laureandi. Resta fermo il principio che ogni relatore non potrà avere più di cinque tesisti per anno. Nel manifesto si chiederà solo di formalizzare che cosa vogliono proporre, quali temi di ricerca, e in che modo seguiranno lo studente. Insomma, una sorta di declaratoria sulla didattica per la tesi. Non dimentichiamo che il laureando è ancora all’interno della facoltà e che un percorso di tesi ben fatto, sotto la supervisione di un docente partecipe, che non abbandoni lo studente a se stesso, rappresenta un momento estremamente qualificante, nella formazione dei futuri architetti”. I ragazzi interessati alla questione tesi sono per ora una quindicina, quelli che stanno appunto frequentando il Laboratorio di sintesi finale.   
Fabrizio Geremicca
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