La parola d’ordine è orientare: presentare la Facoltà in tutte le sue angolature. Si parte dallo sportello matricole (PorTA-inform studenti, svolto in collaborazione con i vari Corsi di Laurea e Diplomi, funziona, da settembre tutti i giorni – escluso il sabato- dalle 9.30 alle 12.30 presso la Sala del Consiglio degli Studenti nel Complesso di S. Pietro Martire, piano terra scala A -a sinistra della portineria-) curato da quindici studenti part-time affidati al progetto PorTa, al servizio di tutorato cui possono rivolgersi matricole, studenti, neolaureati che si avvale dell’esperienza di giovani laureati assunti con un contratto di collaborazione a tempo parziale (offre un supporto alla didattica, un aiuto per la scelta degli indirizzi e dei piani di studio, un ascolto per tutti coloro che incontrano difficoltà a superare determinate fasi della vita universitaria -esami, assegnazioni della tesi di laurea-; è ubicato al primo piano della Scala A della sede di via Porta di Massa 1, aperto tutti i giorni -sabato escluso-dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17; sito internet www.orientamento.unina.it, e-mail: letterefil@orientamento.unina.it); fino ad arrivare alla presentazione dei vari indirizzi e corsi di laurea, con inizio il 2 ottobre per poi proseguire secondo il calendario, pubblicato a lato. Ultima tappa i test di autovalutazione previsti per il 25 ottobre, con una novità in più. “I test si svolgeranno nello stesso giorno, ma saranno distinti per i singoli settori disciplinari. La prova, come già sperimentato lo scorso anno, consiste in alcune domande di cultura generale, oltre a quesiti specifici, ma mai specialistici. Per carità -afferma il prof. Gennaro Luongo responsabile del Progetto Porta a Lettere- non vogliamo spaventare nessuno, anche se l’esperienza del passato ci invita ad essere più edotti. Ad esempio moltiplicheremo il numero delle domande (da trenta a cinquanta) a risposta multipla (quattro, per l’esattezza)”. Poi c’è il momento di verifica, quello più atteso e decisivo. La fase di autovalutazione, che avviene seduta stante. “Gli studenti -commenta Luongo- dovranno attribuirsi un voto, in base ad una griglia di valori che noi proporremo. A seconda del punteggio riportato si vedrà se la scelta che si sta per compiere è quella giusta oppure è sbagliata”. Aboliti i quesiti trabocchetto che possono solo disorientare e confondere ulteriormente le idee, senza apportare nessun contributo valido. Ed ecco la novità di quest’anno. “Accanto ai corsi di orientamento -confida Luongo- che oltre ad essere caratterizzati da una maggiore organizzazione di base, si è previsto che, per ogni settore illustrato, insieme alla presentazione degli aspetti disciplinari, ci sia una sorta di esposizione da parte del docente dei problemi metodologici, contenutistici del corso. Intendiamoci: non si tratta di una lezione esemplare, ma di un modo per avvicinare le matricole al mondo universitario, al tipo di linguaggio accademico, per evitare, anche, il rischio di una sorta di passerella delle varie discipline come avveniva nel passato, non del tutto produttiva”.
Elviro Di Meo
Elviro Di Meo