Tirocini all’estero presso imprese e centri di ricerca e formazione

Prima Erasmus, partito nel 1987, poi Socrates dal 1995 al 1999, dal 2000 al 2006 Socrates II, ora LLP (Long Life Learning Program che, tradotto, sta per Apprendimento a Livello Permanente). Questi i progetti, tutti di successo, che mirano ad una politica di internazionalizzazione dell’Università. Oltre ai programmi appena citati e in considerazione delle specificità di apprendimento, “sono confermati i singoli programmi settoriali: Comenius per l’istruzione scolastica, Erasmus per l’istruzione superiore e l’alta formazione, Leonardo Da Vinci per la formazione iniziale continua e Grundtvig per l’educazione degli adulti – ci aggiorna il prof. Sergio Minucci, docente alla facoltà di Medicina e responsabile Erasmus  – La novità di quest’anno è il Long Life Learning Program che si occupa, oltre che di mobilità degli studenti ai fini di studio, di tirocini presso imprese, centri di ricerca e formazione per una durata che va dai tre ai dodici mesi”. Un’occasione succulenta per tutti gli studenti che vogliono essere parte dell’Europa nel vero senso della parola, oltre che un momento di arricchimento culturale da non sottovalutare. 
1987-2007, quest’anno Erasmus, il fortunato progetto pilota, compie vent’anni. Cos’è cambiato? “Oggi, cerchiamo di essere accanto allo studente nel migliore dei modi – aggiunge Minucci – Innanzitutto, il numero di Stati che partecipa al progetto è aumentato: ci sono ventisette stati membri dell’Unione Europea. Ad essi si aggiungono Norvegia, Islanda, Liechtenstein, Svizzera. C’è una maggiore mobilità di studenti, docenti e staff universitario”. Ma entriamo più nello specifico: “il contributo mensile U.E. per gli studenti ammonta a 200 euro mensili ai quali sommiamo altri 300 euro come contributo della Sun per spese di viaggio e varie, prelevati dal Fondo Attività autogestito dagli studenti. E’ stato anche studiato un sistema di trasferimento dei crediti europei ECTS, che agevola il riconoscimento accademico dei crediti formativi. Non dimentichiamoci delle borse di studio estive, una opportunità grandiosa per i nostri studenti che possono trascorrere fuori un periodo di uno o due mesi”. E, per i neo-dottori, c’è Erasmus Mundus: “un programma di cooperazione che sostiene corsi europei post-laurea”.
Passiamo dall’altra parte e tendiamo ora lo sguardo verso gli studenti stranieri che giungono in Italia tramite il progetto Erasmus. Cosa fa il Secondo Ateneo per dare loro una mano? “Le Facoltà di Architettura, Economia e Medicina e Chirurgia dispongono già di una guida cartacea in lingua. Presto, questo servizio sarà esteso a tutte le facoltà”.
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