Tirocinio al quinto anno, l’esperienza degli studenti

L’ultimo anno, il quinto, del Corso di Laurea in Medicina Veterinaria è interamente dedicato al tirocinio, che si svolge tra la Facoltà e l’Ospedale Frullone. “I momenti in cui ho appreso di più sono stati quelli trascorsi in Facoltà, in quanto i casi clinici che arrivano da noi sono ben più complessi rispetto a quelli del Frullone. Sicuramente è stato interessante seguire da vicino i dottori durante gli interventi, ma non c’è stata la possibilità di assistere ad operazioni che non fossero castrazioni o sterilizzazioni. Presso il Frullone, infatti, l’attività del medico veterinario è dedicata quasi interamente a questi due tipi di interventi chirurgici. I pazienti sono per lo più cani e gatti randagi, che vengono inseriti in un programma di sterilizzazione per combattere il fenomeno del randagismo”, racconta la studentessa Angela de Rosa. Condivide il suo collega Giorgio Smaldone: “in Facoltà ci è stata data la possibilità di assistere ad interventi di alta chirurgia. Mi riferisco a due casi in particolare: un uccello, che è stato portato da noi perché aveva un’ala rotta e non riusciva a volare, e un cane che ha subito un intervento ad un occhio. Anche se questo non è il mio specifico campo di studi – spero in futuro di potermi dedicare al settore di ispezione degli alimenti presso le strutture sanitarie pubbliche – è stata un’esperienza altamente formativa. Nel corso degli interventi di castrazione ho partecipato attivamente alle visite anestetiche e a fine intervento mi hanno fatto dare anche alcuni punti di sutura”.
Esperienza non del tutto positiva al Frullone per Iacopo Guccione:  “A volte eravamo lasciati un po’ a noi stessi e in questo modo è sicuramente più difficile imparare. E’ anche vero che il lavoro in Ospedale è molto, infatti la cosa che mi ha stupito maggiormente è stata la velocità con la quale vengono eseguiti gli interventi. Anche venti interventi in un solo giorno. Forse per questo motivo non siamo stati seguiti in maniera del tutto adeguata”. L’attività pratica che Iacopo descrive come la più interessante è stata quella ispettiva: “Siamo stati in un supermercato, per verificare che le norme vigenti nel settore agroalimentare venissero rispettate. Abbiamo, inoltre, assistito ai controlli in un mercato ittico e su alcuni veicoli che trasportavano alimenti di origine animale”.
- Advertisement -




Articoli Correlati