Tirocinio pre-laurea solo per i nuovi iscritti, grande delusione tra gli studenti

Confusi e in attesa di una svolta: così gli studenti di Giurisprudenza descrivono il loro stato d’animo. Il nuovo Regolamento didattico, che partirà l’anno prossimo, dovrebbe riguardare solo i nuovi iscritti. Se così fosse, addio tirocinio anticipato per tutti (sei mesi durante l’ultimo anno di studi) e alla possibilità di poter scegliere o meno l’esame di  Scienza delle finanze (la disciplina diventa facoltativa ed indirizzata solo a coloro che vogliano un’impronta
economica forte nel proprio  percorso). “Siamo molto disorientati – afferma Michele Schiano di Cola, studente al III anno – Da una parte i nostri rappresentanti ci rassicurano e consigliano di attendere. Dall’altra, seppur alcuni docenti si dicano favorevoli all’irretroattività della norma, ad oggi non c’è nulla di concreto. Vorrei poter avere, invece, la certezza di iniziare il IV anno con uno spirito diverso, pensando già al tirocinio anticipato”. “Gira voce – interviene Mario Gargiulo, studente al IV anno – che si potrà svolgere il tirocinio solo se si possiedono determinati requisiti: studente in corso, media alta, un certo numero di crediti acquisiti. Se davvero fosse così, allora mi metterei il cuore in pace. Al V anno ci sono davvero pochi studenti che rispecchiano questo modello, a questo punto l’augurio va alle matricole. Questi requisiti pare siano dettati dall’Ordine degli Avvocati e quindi imprescindibili. Purtroppo, senza notizie ufficiali si possono fare solo ipotesi”. Maria Marigliano afferma: “Sono al IV anno e vorrei tanto sapere se c’è la possibilità di iniziare il tirocinio presso qualche studio notarile. Questo tipo di pratica è molto tosta, svolgerla durante gli studi potrebbe essere un grosso vantaggio. Limitare la possibilità di abbreviare la formazione post laurea ai soli neo iscritti credo sia contro ogni principio di eguaglianza. Studiamo Legge e dovremmo dare l’esempio. Rendere la norma efficace per tutti sarebbe un gesto appropriato”. Anche la possibilità di poter scegliere un percorso che non preveda esami economici è una possibilità che fa gola agli studenti. “Non sono molto portata per le materie economiche – ammette Fortuna Nardo, studentessa al III anno – se mi fosse data la possibilità di scelta, di sicuro sarei felice di non dover affrontare Scienza delle finanze. Mi concentrerei su altri esami, personalizzando il percorso in qualche branca in cui vorrei specializzarmi in futuro. Perché concedere il potere di scelta solo ai neo iscritti?”. “Ho sempre pensato che le modifiche sarebbero state appannaggio di tutti gli studenti – dichiara Livio Ferrante – Per questo non mi sono mai preoccupato, aspettavo il prossimo anno accademico. Avevo recepito, dalle notizie circolanti in Dipartimento, un messaggio sbagliato, questa cosa ora mi manda in confusione. Vorrei sapere, allora, perché si parla di cambiamento mentre si escludono dalle novità 15 mila iscritti”. Delusione anche per Antonio: “Nei primi giorni con
i miei colleghi eravamo pieni d’entusiasmo – racconta lo studente al IV anno – Ci vedevamo già in uno studio legale impegnati nel tirocinio. Poi è arrivata la batosta. Un vero peccato. Mi sarebbe piaciuto beneficiare delle nuove regole, ma evidentemente non siamo importanti ed allettanti come le nuove matricole. Questa riforma serve per attirare nuovi iscritti, noi che siamo già dentro facciamo solo numero”.
- Advertisement -





Articoli Correlati