Un laboratorio per la lingua scritta “tallone d’Achille delle matricole”

“Una scelta di questo tipo non è indirizzata unicamente agli studenti che amino le discipline storiche e umanistiche, ma anche a quanti vedono nella comunicazione, sia essa organizzativa o relazionale, e nelle discipline della catalogazione museale le proprie aspirazioni”. A parlare è la prof.ssa Rosanna Cioffi, Direttore del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali, cuore umanistico della Seconda Università.
Per il prossimo anno accademico sono due i Corsi di Laurea Triennali attivati: Lettere (distinto nei curriculum “classico” e “moderno”) che prosegue con le Magistrali in Filologia Classica e Moderna ed è la scelta più giusta per chi aspira all’insegnamento; Conservazione dei Beni Culturali, che confluisce nelle Magistrali in Archeologia e Storia dell’arte, è rivolto invece principalmente ad aspiranti archeologi ed appassionati d’arte. Esami di Letteratura, Storia e Archeologia la fanno da padroni nel primo anno di corso.
La prima prova da affrontare per le matricole sarà comunque un test di autovalutazione delle competenze iniziali, una serie di quesiti a risposta multipla su discipline quali cultura generale e lingua italiana: “il test non sarà selettivo, ma rappresenterà un banco di prova molto importante perché permetterà non solo a noi, ma in primis agli stessi studenti, di capire su quali discipline siano più carenti. Per colmare le loro lacune, il Dipartimento mette a disposizione dei corsi di approfondimento, tra cui un laboratorio per la lingua scritta, che ci stiamo rendendo conto essere uno dei talloni d’Achille delle matricole”, specifica la prof.ssa Cioffi. E per chi teme una difficile collocazione sul mercato del lavoro dopo una laurea umanistica? “Questi Corsi non offrono sbocchi immediati, ma i migliori se si impegnano possono coprire incarichi di primo ordine. Unendo una formazione di base molto duttile come quella umanistica agli strumenti dell’alfabetizzazione informatica e dei laboratori linguistici che abbiamo provveduto ad incrementare nella nostra offerta didattica, i nostri studenti possono essere dei candidati ideali per cariche di alta responsabilità”. Prova concreta di quanto affermato dalla docente, una serie di relazioni intessute sul territorio dall’ufficio Placement di Ateneo. “Abbiamo coltivato le relazioni con altri enti proprio perché i ragazzi possano confrontarsi anche con altre realtà, non solo quella universitaria – spiega il prof. Carlo Rescigno, delegato all’orientamento – Ciò che caratterizza questo Dipartimento è il procedere comune di didattica e ricerca”. Campagne di scavo, mostre e visite guidate, oltre ai più classici progetti ERASMUS, vanno a completare il quadro di una ricca offerta extra-didattica e rappresentano occasioni che gli studenti devono sfruttare: “bisogna vivere la vita universitaria al 100 per cento, intra ed extramoenia. Non limitatevi a seguire le lezioni ma partecipate a tutte le attività che mettiamo a vostra disposizione e, soprattutto, imparate a vivere le biblioteche, non solo quelle universitarie ma anche le altre presenti sul territorio”, consiglia il professore. 
I dubbi dell’ultimo momento, più che naturali per una scelta delicata come quella universitaria, saranno sciolti non solo dai docenti, ma dagli studenti più anziani. “Ci sarà presumibilmente un open day con degli stand in cui alcuni studenti seniores risponderanno a quesiti e curiosità delle matricole, provvedendo a dare informazioni su corsi e progetti”, informa il professore.
Lettere è a cura di
Anna Verrillo
- Advertisement -





Articoli Correlati