Un progetto per il Mali, la tesi di laurea di Alessio Palma

“Mi sono avvicinato all’Ingegneria perché mi piaceva l’idea di costruire un aereo. Poi sono stato attirato dalle fonti energetiche. L’Associazione offre la possibilità di fare l’ingegnere e, in più, del bene. Il nostro obiettivo è proprio la ricerca di una componente etica che nei corsi non c’è”. Alessio Palma, laureato triennale in Ingegneria Aeronautica, descrive così la sua esperienza in Ingegneria Senza Frontiere, insieme alla quale ha progettato per la sua tesi di laurea una pala per la produzione di energia elettrica. “Il progetto microeolico è nato per realizzare a basso costo eliche per turbine da impiegare nei paesi in via di sviluppo, in aree disagiate ed in tutti quei luoghi in cui non c’è energia elettrica”. L’idea è venuta fuori dai prototipi installati in Africa dallo scozzese Hugh Piggott che realizza turbine in legno. “La nostra è in PVC per applicazioni idrauliche. Insieme al Dipartimento di Ingegneria Elettrica abbiamo recuperato dei pezzi non utilizzati per il generatore”. Il progetto è destinato al Mali. “Una missione creata da una ONG con una scuola ed un’infermeria. Abbiamo realizzato il modello basandoci sui dati del vento in quella regione”. Ora si aspetta solo un finanziamento per portare il prototipo in Africa. “Prima dobbiamo testarla”. 
Ad Alessio è piaciuto molto lavorare a questo progetto (“volevo fare qualcosa che avesse un’utilità. Spesso lavori tanto senza avere un fine”) anche se “rispetto ad una normale tesi triennale ho impiegato più tempo, quasi un anno. Poi, di solito si va da un professore e lui assegna il progetto, io invece ho dovuto cercare qualcuno che mi seguisse”. Unico inconveniente, i docenti non sono abituati a relazionarsi con questo tipo di tematiche, “per fortuna la collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Elettrica continua”, conclude Alessio che nel poco tempo libero che gli resta suona e si interessa di politica.
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