Una disciplina che tocca problematiche attuali

E’ una disciplina “che rappresenta la sintesi di un collegamento tra esperienze scientifiche e didattiche che lo studente ha già vissuto nel corso dei suoi anni di studio in quanto l’esame è collocato al quarto anno”. Può definirsi “interdisciplinare, nel senso che si collega a materie fondamentali come costituzionale, internazionale, comunitario, amministrativo, processuale; per giungere anche ad argomenti molto attuali come l’intervento della norma in economia e la tutela dell’ambiente”.
Interessa lo studente “perché permette di spaziare in interessi tutelati dalle norme che riflettono problematiche attuali in un contesto europeo ed internazionale”. E’ l’identikit di Scienza delle finanze e diritto finanziario tracciato dal prof. Andrea Amatucci nell’intervista andata in onda su Kiss Kiss Napoli il 15 maggio. L’Università di Napoli detiene una tradizione unica in Italia ed è tra le poche nel mondo a  “considerare il diritto tributario in collegamento con la tematica della finanza pubblica (il bilancio, la legge finanziaria, l’intervento della legge finanziaria nell’economia)”. 
Ma quali sono gli argomenti centrali dell’esame? Risponde il docente: “diventa difficile individuare i meno importanti. Basti considerare che la disciplina abbraccia temi fondamentali come la legge finanziaria, il  bilancio dello Stato, per poi occuparsi della armonizzazione fiscale nell’ambito della comunità europea ed abbracciare tematiche connesse al  processo tributario, all’accertamento, all’evasione ed elusione, agli aspetti sanzionatori; alla riscossione dei tributi, e poi ai singoli tributi, alle singole imposte. Ancora: in riferimento al Mezzogiorno, il problema della politica regionale, cioè l’intervento a favore delle aree meno sviluppate, un discorso che assume rilevanza sul piano comunitario. Poi gli aspetti ambientali: si è compreso a livello dottrinario che l’imposta è lo strumento più adatto rispetto alla sanzione a produrre effetti disincentivanti dei comportamenti inquinanti. Questi sono, grosso modo, i punti essenziali”.
L’esame si svolge in due fasi “la prima parte istruttoria con un mio collaboratore, la seconda parte con me. Poi ci sono delle sedute d’esame, riservate ai corsisti: coloro che non solo hanno seguito il corso da novembre ma hanno anche partecipato a dibattiti su temi specifici con relazioni scritte; per loro l’esame si svolge in maniera diversa, perché sono coinvolti in relazione agli argomenti trattati da me nel corso  ed anche agli argomenti di cui si sono occupati in collegamento ed in coordinamento con altri studenti su temi specifici; si tratta perlopiù di sentenze della Corte di Giustizia della Comunità Europea per la rilevanza che bisogna dare al diritto internazionale -noi abbiamo una rivista, la prima in Italia, una delle tre redazioni è a Napoli, che ha appena due anni di vita-. Dopo il commento, si continua il dibattito su ciò che è stato svolto nel corso”. 
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