“Amo lo sviluppo software, è un modo per dare sfogo alla mia creatività, ma al liceo scientifico non avevo mai incontrato un linguaggio di programmazione”, racconta Pierpaolo Sepe, 23 anni, Laurea Triennale in Informatica al Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università Parthenope. Prima di iscriversi, segue un precorso con il prof. Raffaele Montella dal titolo ‘Inserimento nel mondo del lavoro’, nel quale il docente raccomanda di prestare attenzione alla media degli esami, non solo al centodieci finale, perché le grandi aziende guardano la formazione nel suo complesso. Prende la cosa tanto seriamente da ottenere diciassette lodi su diciannove esami, conseguire la nota di merito alla discussione di tesi e, unico italiano, vince una delle cinque borse disponibili per partecipare alla conferenza RWDevCon del 2017, dedicata agli sviluppi per smartphone, che si è svolta ad Alexandria, negli Stati Uniti (Virginia) a dieci chilometri da Washington. Pensa ad una Specializzazione in Intelligenza Artificiale, e da ottobre a giugno dello scorso anno ha frequentato lo stage alla Apple Academy, classificandosi secondo con la realizzazione di un programma di riconoscimento facciale e realizzando, insieme con i colleghi di altri Atenei Riccardo Sabbatini, Ilaria Allocca e Lucio Botteri, la prima applicazione per la sicurezza nazionale, sviluppata per i Vigili del Fuoco. Verrà presentata a breve ed è in grado di verificare se un incidente è già stato segnalato, scongiurando il rischio di intasamento delle linee: “abbiamo iniziato a lavorarci in estate, durante l’emergenza incendi e da questo mese sarà disponibile per dispositivi iOs e Android”. Flora Giannone, 30 anni, originaria di Grumo Nevano, amava la Matematica e si era iscritta ad un corso sperimentale in Matematica e Informatica all’ex Seconda Università di Napoli, oggi Luigi Vanvitelli: “Sono rimasta affascinata dai due esami di Programmazione che ho dato. Così, dopo un anno, ho lasciato, ricominciando tutto da zero e portandomi dietro solo questo piccolo bagaglio, per seguire un percorso che ho amato sempre di più”. Dedica l’articolo al suo Maestro, relatore della tesi di laurea e docente fin dal primo anno, il prof. Giulio Giunta: “insieme con lui e con il prof. Montella, ho cominciato a collaborare a dei progetti open source sempre più importanti, imparando a stare in gruppo, in contesti internazionali, e realizzando delle pubblicazioni in inglese”. Inizia a lavorare tre mesi dopo la laurea in Italia, ma con poca convinzione e tanta voglia di vedere cosa c’era altrove. Pertanto segue il fidanzato, oggi marito, a Dublino in Irlanda dove vive per quattro anni, partecipando al progetto per lo sviluppo del sistema operativo Solaris del colosso informatico Oracle, occupandosi di gestione della qualità del prodotto e innamorandosi dell’ambiente Linux. Tornata in Italia, a Milano, oggi si occupa di apparecchiature biomedicali per la multinazionale farmaceutica Abbott: “mi arrivavano tante offerte di lavoro sui social-network professionali e ho deciso di tornare a casa, ma sono una persona che non si ferma mai, sempre alla ricerca di nuove sfide. Perciò sto guardando di nuovo cosa si fa all’estero dove i colloqui di lavoro sono davvero molto difficili ma la preparazione che ho ricevuto mi sostiene sempre”.
Simona Pasquale