“Nella nostra Facoltà le persone non sono numeri – afferma il prof. Agostino Cilardo, Preside della Facoltà di Studi Arabo-Islamici e del Mediterraneo de L’Orientale, unica a livello nazionale – Il numero ridotto dei nostri iscritti ci permette di avere con gli studenti un rapporto diretto. Praticamente li conosciamo tutti”. La Triennale, interfacoltà con Lettere, è in Lingue e Culture Orientali e Africane. “Dal momento che l’Arabo si studia in tutte le Facoltà dell’Ateneo, abbiamo pensato di unificarne l’insegnamento per il triennio (quando il livello di apprendimento della lingua è ancora di base). In modo da evitare sprechi e utilizzare al meglio tutti i docenti”. Il Corso è articolato in tre curricula: Asia, Africa e Islam. Il primo fa capo alla Facoltà di Lettere e i restanti due a Studi arabo-islamici. Anche quest’anno la Facoltà è riuscita a mantenere l’offerta formativa degli anni precedenti. Rimane però il problema dei docenti di ruolo, infatti per l’insegnamento della lingua turca ancora non c’è un docente ordinario. “Noi volevamo Mattias Kappler, uno dei migliori turcofoni, ma il Ministero ha bloccato la chiamata diretta”. Il continuum naturale della Triennale è la Magistrale in Scienze delle Lingue, Storia e Culture del Mediterraneo e dei Paesi Islamici.
“È una Facoltà che ti dà tanti stimoli, ma devi saperti gestire, altrimenti rischi di studiare tutto e nulla – afferma Claudio, studente della Magistrale – Io ho studiato durante la Triennale Arabo e Persiano. L’ho scelta perché mi incuriosiva il mondo islamico del quale non sappiamo quasi nulla”. “Sono studi molto impegnativi – dice una studentessa al primo fuori corso che si è trasferita da Firenze per studiare Studi Islamici – I professori sono molto disponibili, ma l’insegnamento è poco pratico. Il percorso di studi che ho fatto è completo ma un po’ carente sul piano linguistico”.
Le prospettive future? “I laureati della nostra Facoltà – spiega il Preside – non vanno ad insegnare. Potrebbero scegliere di farlo, ma dato il loro percorso di studi, di solito lavorano nei Consolati o nelle O.N.G.”.
Già approntato un programma di accoglienza per le matricole: il 23 e 30 settembre saranno gli studenti prima e i docenti poi ad illustrare la Facoltà. L’inizio dei corsi è previsto per il 4 ottobre.
Marilena Passaretti
“È una Facoltà che ti dà tanti stimoli, ma devi saperti gestire, altrimenti rischi di studiare tutto e nulla – afferma Claudio, studente della Magistrale – Io ho studiato durante la Triennale Arabo e Persiano. L’ho scelta perché mi incuriosiva il mondo islamico del quale non sappiamo quasi nulla”. “Sono studi molto impegnativi – dice una studentessa al primo fuori corso che si è trasferita da Firenze per studiare Studi Islamici – I professori sono molto disponibili, ma l’insegnamento è poco pratico. Il percorso di studi che ho fatto è completo ma un po’ carente sul piano linguistico”.
Le prospettive future? “I laureati della nostra Facoltà – spiega il Preside – non vanno ad insegnare. Potrebbero scegliere di farlo, ma dato il loro percorso di studi, di solito lavorano nei Consolati o nelle O.N.G.”.
Già approntato un programma di accoglienza per le matricole: il 23 e 30 settembre saranno gli studenti prima e i docenti poi ad illustrare la Facoltà. L’inizio dei corsi è previsto per il 4 ottobre.
Marilena Passaretti