Finalmente a maggio Milano aprirà le proprie porte al mondo per Expo 2015, evento che già da tempo catalizza l’attenzione dell’opinione pubblica italiana. Un’occasione unica di respiro internazionale che qualcuno alla SUN ha deciso di cogliere al balzo per dar vita ad un eccezionale momento formativo. Stiamo parlando del Dipartimento di Economia che ha selezionato tramite un bando pubblico ventuno studenti meritevoli, dieci del primo anno di Magistrale e undici del secondo, poi allargati a ventitrè. Studenti che potranno andare nel capoluogo lombardo (dal 12 al 14 maggio) in occasione dell’atteso evento. Per loro zero spese, se non la preoccupazione del vitto e dei trasporti dalle stazioni.
“C’è da dire che questi sono davvero studenti eccezionali, selezionati sulla base di criteri molto stringenti”. È la prof.ssa Maria Rosaria Alfano che parla, la mente che, insieme alla prof.ssa Anna Laura Baraldi, ha organizzato questo percorso formativo che va da Capua a Milano, per arrivare poi ad abbracciare tutto il pianeta. “Abbiamo scelto i migliori studenti considerando sia la media che il numero di esami sostenuti. Inoltre requisito indispensabile è stato la conoscenza della lingua inglese. Insomma, stiamo parlando del meglio che questo Dipartimento ha da offrire. E del resto deve essere così, perché qui non stiamo parlando di un viaggio premio: stiamo parlando di un’esperienza di lavoro”. L’idea insomma è quella di aumentare la competitività dei partecipanti, il loro curriculum, e questo si sa è un risultato che non si ottiene mai facilmente. La trasferta milanese, infatti, è solo l’ultima tappa di un viaggio che prevede tante fermate intermedie, ed in particolare un lavoro tematico di preparazione che gli studenti stanno affrontando nei giorni che li separano dalla data della partenza.
“Gli studenti si sono divisi in cinque gruppi tematici, ognuno di questi focalizzato su un argomento specifico del grande tema dell’alimentazione, il punto cardine di Expo 2015. In questo momento stiamo in fase di definizione, ma l’idea è quella di offrire loro la possibilità di esporre il report di ciascun gruppo durante la manifestazione, grazie anche alla collaborazione di alcune testate e gruppi editoriali nazionali”.
Imparare a nutrire il pianeta, lasciandosi guidare dalla Carta di Milano, la bussola che orienterà il dibattito sulla nutrizione nelle prossime decadi e che partirà proprio dal capoluogo lombardo. Un passo importante, ma di quale attinenza con il mondo dell’economia? “D’accordo, il tema è il cibo. Ma se consideriamo la Carta di Milano vediamo che uno dei quattro pilastri su cui poggia è il tema dello sviluppo sostenibile, che è indiscutibilmente di nostra competenze e di stringente attualità”. Ed è infatti lo sviluppo sostenibile il centro di uno dei tavoli tematici, a cui si aggiungono quelli dedicati alle occasioni per lavoro e imprese, all’export dell’agroalimentare italiano, alla lotta alla contraffazione alimentare e, infine, alle ecomafie. L’economia e l’agroalimentare, insomma, si incontrano continuamente. Marica, casertana al secondo anno di Economia e Management e prossima a conseguire la Laurea Magistrale, è tra le studentesse che coordineranno un tavolo di lavoro: “In particolare quello che metterà a confronto diversi modelli di sviluppo sostenibile. I vari gruppi costruiranno dei report che vorremmo discutere con gli altri al nostro ritorno qui a Capua; anche per dimostrare che, qualunque cosa se ne dica, questi sono stati soldi ben spesi dal Dipartimento. Ogni volta che si fanno queste esperienze ci sono sempre delle critiche, e in questo caso ci sono state sia per quanto riguardo i fondi che per l’attinenza del tema. Su questo argomento, che dire, il mondo economico è presente anche nell’industria alimentare e si estende un po’ a tutti gli ambiti”.
Gaetano viene da Napoli ed è anche lui al secondo anno di Economia e Management. Farà parte del tavolo sulla contraffazione: “Milano è il centro commerciale del nostro Paese, e grazie a quest’opportunità avremo l’occasione di affrontare tematiche importanti non solo per noi giovani, ma per l’intera umanità. Mi aspetto di aprire la mia mente in questo centro della cultura mondiale”.
Ora agli studenti non resterà che lavorare e prepararsi per il mese di maggio, periodo in cui Expo aprirà i battenti. “Una volta lì – racconta ancora la prof.ssa Alfano – dopo gli appuntamenti che stiamo definendo, ognuno costruirà il proprio percorso attraverso i padiglioni. Ho consigliato ai ragazzi di fare una visita virtuale online in modo da arrivare preparati, perché gli spazi saranno enormi e nei due giorni in cui si potrà visitare liberamente la struttura bisognerà sfruttare ogni occasione”. Studiare, quindi, per non farsi cogliere impreparati ed essere buoni cittadini del mondo: “Nella Carta di Milano c’è un concetto chiave: abbiamo ricevuto questo mondo in prestito dalle future generazioni. Di solito si dice che saremo noi a dover lasciare in eredità il pianeta, ma questo è un cambio di prospettiva molto significativo. Se prendo in prestito qualcosa, non la rovino”.
Valerio Casanova
“C’è da dire che questi sono davvero studenti eccezionali, selezionati sulla base di criteri molto stringenti”. È la prof.ssa Maria Rosaria Alfano che parla, la mente che, insieme alla prof.ssa Anna Laura Baraldi, ha organizzato questo percorso formativo che va da Capua a Milano, per arrivare poi ad abbracciare tutto il pianeta. “Abbiamo scelto i migliori studenti considerando sia la media che il numero di esami sostenuti. Inoltre requisito indispensabile è stato la conoscenza della lingua inglese. Insomma, stiamo parlando del meglio che questo Dipartimento ha da offrire. E del resto deve essere così, perché qui non stiamo parlando di un viaggio premio: stiamo parlando di un’esperienza di lavoro”. L’idea insomma è quella di aumentare la competitività dei partecipanti, il loro curriculum, e questo si sa è un risultato che non si ottiene mai facilmente. La trasferta milanese, infatti, è solo l’ultima tappa di un viaggio che prevede tante fermate intermedie, ed in particolare un lavoro tematico di preparazione che gli studenti stanno affrontando nei giorni che li separano dalla data della partenza.
“Gli studenti si sono divisi in cinque gruppi tematici, ognuno di questi focalizzato su un argomento specifico del grande tema dell’alimentazione, il punto cardine di Expo 2015. In questo momento stiamo in fase di definizione, ma l’idea è quella di offrire loro la possibilità di esporre il report di ciascun gruppo durante la manifestazione, grazie anche alla collaborazione di alcune testate e gruppi editoriali nazionali”.
Imparare a nutrire il pianeta, lasciandosi guidare dalla Carta di Milano, la bussola che orienterà il dibattito sulla nutrizione nelle prossime decadi e che partirà proprio dal capoluogo lombardo. Un passo importante, ma di quale attinenza con il mondo dell’economia? “D’accordo, il tema è il cibo. Ma se consideriamo la Carta di Milano vediamo che uno dei quattro pilastri su cui poggia è il tema dello sviluppo sostenibile, che è indiscutibilmente di nostra competenze e di stringente attualità”. Ed è infatti lo sviluppo sostenibile il centro di uno dei tavoli tematici, a cui si aggiungono quelli dedicati alle occasioni per lavoro e imprese, all’export dell’agroalimentare italiano, alla lotta alla contraffazione alimentare e, infine, alle ecomafie. L’economia e l’agroalimentare, insomma, si incontrano continuamente. Marica, casertana al secondo anno di Economia e Management e prossima a conseguire la Laurea Magistrale, è tra le studentesse che coordineranno un tavolo di lavoro: “In particolare quello che metterà a confronto diversi modelli di sviluppo sostenibile. I vari gruppi costruiranno dei report che vorremmo discutere con gli altri al nostro ritorno qui a Capua; anche per dimostrare che, qualunque cosa se ne dica, questi sono stati soldi ben spesi dal Dipartimento. Ogni volta che si fanno queste esperienze ci sono sempre delle critiche, e in questo caso ci sono state sia per quanto riguardo i fondi che per l’attinenza del tema. Su questo argomento, che dire, il mondo economico è presente anche nell’industria alimentare e si estende un po’ a tutti gli ambiti”.
Gaetano viene da Napoli ed è anche lui al secondo anno di Economia e Management. Farà parte del tavolo sulla contraffazione: “Milano è il centro commerciale del nostro Paese, e grazie a quest’opportunità avremo l’occasione di affrontare tematiche importanti non solo per noi giovani, ma per l’intera umanità. Mi aspetto di aprire la mia mente in questo centro della cultura mondiale”.
Ora agli studenti non resterà che lavorare e prepararsi per il mese di maggio, periodo in cui Expo aprirà i battenti. “Una volta lì – racconta ancora la prof.ssa Alfano – dopo gli appuntamenti che stiamo definendo, ognuno costruirà il proprio percorso attraverso i padiglioni. Ho consigliato ai ragazzi di fare una visita virtuale online in modo da arrivare preparati, perché gli spazi saranno enormi e nei due giorni in cui si potrà visitare liberamente la struttura bisognerà sfruttare ogni occasione”. Studiare, quindi, per non farsi cogliere impreparati ed essere buoni cittadini del mondo: “Nella Carta di Milano c’è un concetto chiave: abbiamo ricevuto questo mondo in prestito dalle future generazioni. Di solito si dice che saremo noi a dover lasciare in eredità il pianeta, ma questo è un cambio di prospettiva molto significativo. Se prendo in prestito qualcosa, non la rovino”.
Valerio Casanova