Zero corsi al primo semestre, sei al secondo

Disagi non solo al primo anno: laureandi, fuoricorso e studenti delle Magistrali si raccontano. Sono ben altre le problematiche che affliggono gli studenti iscritti agli anni successivi. “Sto per finire gli esami e prima di gennaio devo trasferirmi al Nord per lavoro. Ho un’urgenza massima di iniziare il prima possibile il tirocinio, ma non sono ancora stata contattata dall’Ufficio né l’ente che avevo scelto ha dato finora disponibilità per l’accoglienza stagisti. Non so in che modo sollecitarli né voglio far slittare la mia laurea, prevista a dicembre, per via del tirocinio”. Sono le parole di Mariella Parisi, studentessa al terzo anno di Mediazione. “L’unico modo per affrettare i tempi è richiedere un appuntamento all’Ufficio per aggiornare la propria scheda, poiché il SOrT dà priorità ai laureandi. Se l’ente prescelto tarda a dare notizie, è meglio guardarsi intorno e cercarne uno che abbia bisogno nell’immediato di personale e che possa comunicarlo in fretta all’Università”, consiglia Maria Pia Marinaro. 
I fuoricorso non se la passano meglio, come emerge dal racconto di una studentessa ischitana. “Sono una studentessa-lavoratrice iscritta al quarto anno fuori corso. Quando mi immatricolai, ormai 7 anni fa, nella compilazione del piano di studi indicai Lingua Spagnola come esame a scelta. L’avevo studiato al liceo e mi sarebbe piaciuto ripassarlo un po’, senza troppe aspettative sul voto, perché l’esame a scelta non fa media alla Triennale. Oggi mi manca solo quest’esame per laurearmi e, purtroppo, non posso più cambiarlo, poiché è scaduto da oltre due anni il termine per apportare ulteriori modifiche al mio piano carriera. L’anno scorso ne ho parlato sia con il personale della Segreteria che del Polo, ma non ci sono mezze misure: lo devo fare per forza. Ho tentato lo scritto per la prima volta nella sessione di giugno, avevo studiato tanto. Ma su 106 candidati solo 26 hanno superato la prova. Sono stata anche a ricevimento dal docente per chiarire gli errori del mio compito e punti della grammatica che mi risultavano ancora poco evidenti. Ma credo di aver sottovalutato il peso di una decisione presa anni fa, un po’ alla leggera. E, lo dico col cuore in mano, non posso più permettermi di pagare di nuovo le tasse. Dopo il terremoto a Casamicciola dell’agosto 2017 l’hotel in cui lavoravano i miei genitori ha chiuso e sono entrambi senza lavoro”. Chi si laurea entro aprile, infatti, deve comunque pagare la prima rata delle tasse, che poi sarà rimborsata a distanza di qualche mese. “Noi laureandi di dicembre, però, abbiamo un’ulteriore possibilità: le date di novembre, per sostenere gli esami degli anni scorsi, ma non quelli del terzo anno”, sottolinea Giovanna Di Nola. Di studenti che dovranno rimandare la laurea all’anno prossimo una buona parte considera l’esame di Lingua il più ostacolante. “Ho dato lo scritto di Tedesco II il 13 settembre e su 147 candidati 96 bocciati”, dice Valentina. “La mia tragedia, invece, si chiamava Cinese. Ho fatto, perciò, il passaggio da Lingue e Culture Comparate a Lingue, Letterature e Culture dell’Europa e delle Americhe per cambiare con Francese, che avevo già sostenuto come esame a scelta. Tuttavia, pur essendo questo il mio terzo anno, risulterò iscritto al secondo, perché non ho conseguito tutti i crediti necessari, e devo aspettare comunque giugno per sostenere Francese II, dato che non ho ancora maturato la frequenza”, racconta Dario. 
La questione dei crediti è di primaria importanza anche nel passaggio dal Triennio alle Magistrali. “Avrei voluto iscrivermi al nuovo Corso in Lingue e Culture dell’Asia e dell’Africa – esordisce Elisa Borriello – Nonostante fossi disposta a integrare qualche esame per accedervi, mi è stato detto che non dispongo dei requisiti minimi, perché mi mancano 12 crediti nelle discipline affini. Ma, a questo punto, vuol dire che nessuno studente di Mediazione può essere ammesso a quel Corso. Dal momento che anche per le Magistrali del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali occorre possedere degli esami richiesti per l’accesso, sarebbe più opportuno ricevere già al Triennio direttive in questo senso”. 
Molti credono che, una volta conseguito il titolo di laurea, il peggio sia passato. A smentirlo, Francesca Esposito: “mi sono iscritta l’anno scorso a Letterature e Culture Comparate, sostenendo tutti gli esami previsti dal primo anno. Adesso comincio il secondo, ma non ho neppure un corso al primo semestre e circa 6 da seguirne al prossimo. Ho esposto la questione sia al Polo didattico che ai responsabili didattici per il mio Dipartimento, tutti erano a conoscenza di questa situazione e hanno lamentato un problema di carenza docenti. Non sappiamo neppure se sia fattibile anticipare, studiando da non frequentanti, gli esami i cui corsi sono fissati a partire da marzo che – stando al Manifesto degli studi – si possono sostenere alla Magistrale indipendentemente dalla dislocazione degli insegnamenti. Non è possibile che l’Università non ci fornisca la possibilità di laurearci in corso, dato che 6 esami (di cui 2 di Lingue) in un’unica sessione sono pressoché impossibili da sostenere”. 
Sabrina Sabatino
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