Un Corso di Laurea in salute, che resta molto appetibile per i neodiplomati, ma dove ci si laurea in media un paio di anni oltre i cinque previsti dal percorso didattico. È la fotografia di Architettura quinquennale della Federico II così come emerge dalla ricognizione effettuata sulla didattica tra il 2013 ed il 2015 dal Gruppo di Riesame. La scheda di commento è stata pubblicata recentemente. Il primo elemento significativo è la tenuta del Corso che, si legge nella relazione, non presenta le sofferenze rispetto a Corsi omologhi sul piano nazionale. L’attrattività è ancora alta: “aumentano sia gli avvii di carriera (dal 2013 al 2015 passano da 224 a 232) che gli immatricolati puri (da 197 a 212 tra il 2013 e il 2015)”.
Se aumentano gli immatricolati, diminuisce il numero totale degli iscritti, che passano da 1849 a 1749. Migliora ma rimane critico il “numero dei laureati nei 5 anni, ovvero la durata reale del Corso”. Miglioramento confermato “dall’incremento del numero degli iscritti regolari e dalla percentuale dei laureati entro un anno oltre la durata legale del corso”. In percentuale, “nel 2013 i 1034 iscritti regolari al Corso di Studio, sul totale di 1849 iscritti, pesavano il 55,9%, mentre nel 2015 gli iscritti regolari 1059, sul totale di 1749, aumentano al 60,5%”. A livello nazionale “la percentuale di studenti in corso è scesa dall’82,3% del 2013 al 69,8% del 2015”. Per aiutare gli studenti che rimangono indietro, la relazione propone varie strategie: “Riorganizzare e rafforzare il monitoraggio degli insegnamenti per singolo docente, verificando, in particolare, la rispondenza tra…
Se aumentano gli immatricolati, diminuisce il numero totale degli iscritti, che passano da 1849 a 1749. Migliora ma rimane critico il “numero dei laureati nei 5 anni, ovvero la durata reale del Corso”. Miglioramento confermato “dall’incremento del numero degli iscritti regolari e dalla percentuale dei laureati entro un anno oltre la durata legale del corso”. In percentuale, “nel 2013 i 1034 iscritti regolari al Corso di Studio, sul totale di 1849 iscritti, pesavano il 55,9%, mentre nel 2015 gli iscritti regolari 1059, sul totale di 1749, aumentano al 60,5%”. A livello nazionale “la percentuale di studenti in corso è scesa dall’82,3% del 2013 al 69,8% del 2015”. Per aiutare gli studenti che rimangono indietro, la relazione propone varie strategie: “Riorganizzare e rafforzare il monitoraggio degli insegnamenti per singolo docente, verificando, in particolare, la rispondenza tra…
L’articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dal 24 novembre (n. 19/2017) o in versione digitale all’indirizzo: https://www.ateneapoli.it/archivio-giornale/ateneapoli