Clinical rotation: l’ok degli studenti, ma sarebbe meglio poter scegliere il reparto

Clinical rotation. Un progetto sul quale ha puntato molto il Corso di Laurea in Medicina per provare a colmare il gap, spesso lamentato dagli studenti, tra la Medicina osservata sui libri e quella vissuta in prima persona, con la pratica e il profumo della corsia. Tanti i ragazzi che hanno preso parte all’esperienza, frequentando i reparti del Policlinico. Pro: l’aver conosciuto per la prima volta i professionisti all’opera. Contro: non poter scegliere quale reparto frequentare, gruppi troppo numerosi, esperienza breve. Ne hanno parlato studenti del quarto anno che hanno svolto la Clinical rotation per due settimane nel corso del primo semestre. Laura spiega: “siamo stati divisi in diversi gruppi e ognuno aveva a disposizione soltanto due settimane di tirocinio. È stato questo l’aspetto negativo. Il professore al quale sono stata affidata avrebbe voluto insegnarci di più, ma col tempo a disposizione era complicato”. Altro aspetto sottolineato da Francesca: “l’assegnazione al reparto è stata una scelta casuale. Sarebbe stato preferibile svolgere un tirocinio attinente alle materie affrontate durante il semestre”. Poter scegliere il percorso da seguire sarebbe il miglioramento ideale pure secondo Gianluca: “sono stato fortunato perché mi hanno assegnato a Chirurgia generale e mi è piaciuto. L’aspetto negativo di una clinical rotation organizzata in questo modo: è difficile comprendere…
 
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