Commerciale al tempo del Covid-19. Didattica a distanza, seminari aggiuntivi, ricevimento studenti, il diritto corre veloce sulle onde wireless. Non c’è tempo da perdere. La disciplina è vasta e piena di insidie, occorre padroneggiare tutti gli strumenti offerti dal Dipartimento, onde evitare ristagni in acque insidiose. “Superato un primo momento di smarrimento, oggi possiamo affermare che la didattica on-line sta andando bene”, afferma il prof. Massimo Miola, ordinario della I cattedra di Diritto Commerciale. Le lezioni si svolgono “4 volte a settimana – ho ritenuto opportuno aggiungere un giorno in più – per 250 studenti iscritti alla piattaforma Teams di Microsoft. Otto ore in cui cerchiamo di recuperare il tempo perso, proponendo, al contempo, seminari aggiuntivi tenuti dai collaboratori”. Sembra uno schema ben collaudato, però “questa forma di didattica ha un grosso limite: la mancanza di contatto. La possibilità di potersi confrontare in presenza trovo sia incomparabile a ciò che stiamo vivendo. Tuttavia, noto lati positivi: la condivisione immediata del materiale, fra cui le sentenze che i ragazzi consultano durante e dopo la lezione”. E i dubbi come si dissolvono? “O si interrompe la lezione mentre spiego o si aspetta la fine. La distanza non favorisce il dialogo. Non guardando i ragazzi negli occhi, non riesco a capire se sono attenti, per questo sono loro che debbono farsi avanti. Questa è una situazione di emergenza e va bene così. Mi auguro che al più presto si possa tornare alla lezione tradizionale”. Commerciale è considerato da tutti gli studenti come uno degli scogli del percorso. Come si affronta la materia nel corso di una pandemia, non lo si trova di certo scritto nei manuali. “Credo che i ragazzi non debbano pensare alla situazione al contorno, i criteri da seguire sono gli stessi sempre. Le modalità di studio fra Codice Civile e manuale valgono per tutti. Consiglio di ripetere gli argomenti con il Codice alla mano perché aiuta a concentrare la risposta sui dati normativi, a centrare il nocciolo dell’argomento. Ciò che più ci interessa è che la risposta sia puntuale e pertinente”. Poi, chiosa il docente, “nel corso degli anni si è un po’ smitizzata la figura dell’esame impossibile che occorre sostenere a fine carriera. Spero che questa tendenza continui a crescere anche in questo periodo di esami on-line”.
La seconda cattedra di Commerciale ha istituito sulla piattaforma Teams tre giorni a settimana dedicati al ricevimento studenti. L’assistenza dei collaboratori “sta andando molto bene – racconta la prof.ssa Stefania Serafini – Simuliamo gli incontri in presenza riscontrando ottimi risultati. Le lezioni sono molto partecipate, accogliamo anche i ragazzi che magari per ragione logistiche non avrebbero seguito e che prendono il corso da casa come un’opportunità”. Con i seminari di approfondimento, poi, si affrontano “i temi che inevitabilmente a lezione non riesco a spiegare. Cerchiamo di aiutare il più possibile, con tutti gli strumenti a disposizione. Capisco la difficoltà di una lezione seguita on-line. Non posso soffermarmi sui visi dei ragazzi e capire, per questo cerco di non appesantire le ore davanti allo schermo. Mi soffermo sugli argomenti, infiliamo qualche domanda qua e là, sembra che stia funzionando”. Il consiglio: “Seguire tutto quello che è presente in piattaforma, le lezioni vengono registrate così possono essere riascoltate ogni volta che si ha necessità. Se si riesce a prendere quello che possiamo offrire, studiando con il Codice alla mano, interrogandosi sulle questioni, rispondendo alle domande con criterio, gli esami non dovrebbero risultare difficili da sostenere”. La docente a febbraio è stata pioniera dei primi esami a distanza: “Ho svolto una coda di esami, una trentina, che erano rimasti in sospeso a causa della chiusura dell’Ateneo. Debbo dire che pur dovendo preparare tutto alla svelta, utilizzando Skype, le cose sono state semplici. Lo saranno ancora di più ora che il Dipartimento si è attrezzato e ha predisposto il tutto in funzione delle prove. I ragazzi debbono pensare solo a studiare”.
La seconda cattedra di Commerciale ha istituito sulla piattaforma Teams tre giorni a settimana dedicati al ricevimento studenti. L’assistenza dei collaboratori “sta andando molto bene – racconta la prof.ssa Stefania Serafini – Simuliamo gli incontri in presenza riscontrando ottimi risultati. Le lezioni sono molto partecipate, accogliamo anche i ragazzi che magari per ragione logistiche non avrebbero seguito e che prendono il corso da casa come un’opportunità”. Con i seminari di approfondimento, poi, si affrontano “i temi che inevitabilmente a lezione non riesco a spiegare. Cerchiamo di aiutare il più possibile, con tutti gli strumenti a disposizione. Capisco la difficoltà di una lezione seguita on-line. Non posso soffermarmi sui visi dei ragazzi e capire, per questo cerco di non appesantire le ore davanti allo schermo. Mi soffermo sugli argomenti, infiliamo qualche domanda qua e là, sembra che stia funzionando”. Il consiglio: “Seguire tutto quello che è presente in piattaforma, le lezioni vengono registrate così possono essere riascoltate ogni volta che si ha necessità. Se si riesce a prendere quello che possiamo offrire, studiando con il Codice alla mano, interrogandosi sulle questioni, rispondendo alle domande con criterio, gli esami non dovrebbero risultare difficili da sostenere”. La docente a febbraio è stata pioniera dei primi esami a distanza: “Ho svolto una coda di esami, una trentina, che erano rimasti in sospeso a causa della chiusura dell’Ateneo. Debbo dire che pur dovendo preparare tutto alla svelta, utilizzando Skype, le cose sono state semplici. Lo saranno ancora di più ora che il Dipartimento si è attrezzato e ha predisposto il tutto in funzione delle prove. I ragazzi debbono pensare solo a studiare”.
Lezioni in remoto da valutare come opportunità
Esperienza positiva per la prof.ssa Lucia Picardi, ordinario della III cattedra e Coordinatrice del Corso di Laurea. “Ho scelto di tenere le lezioni in diretta rispettando l’orario del semestre onde evitare la sovrapposizione fra corsi – afferma – I ragazzi sembrano tranquilli, da un punto di vista logistico c’è un guadagno temporale netto, partecipano con grande interesse e sono molto responsabili nel seguire, commentare e porre domande. I microfoni sono disattivati ma all’occorrenza mi fermo e chiarisco i dubbi”. Questo, secondo la docente, “favorisce il superamento della timidezza, i ragazzi sono meno timorosi rispetto al solito. Si è così assicurata la continuità didattica, certo il cambiamento è stato veloce, ma i ragazzi sono abituati all’uso del web e di certo non si sono spaventati. Credo che in futuro si potrà procedere ad una combinazione delle due modalità, c’è bisogno di contatto, però per agevolare la frequenza si potrebbe continuare l’attività di erogazione della didattica da remoto. Intesa come ulteriore opportunità”. Di certo “non potrà essere sostituiva, godiamo di ottime strutture che vanno ripopolate, ma un affiancamento potrebbe essere un’occasione da non sottovalutare”. La preparazione all’esame: “Il fatto di poter essere a casa accompagnati dal docente non influirà negativamente. C’è un maggiore sforzo nel sedimentare certi concetti e dar loro un certo metodo, ma al momento nulla di insuperabile. Consiglio quindi di sfruttare questo momento come opportunità, un periodo in cui lo studio può aiutarci a dare un senso al tempo. Se questi mesi sono stati ben impiegati saranno una ricchezza aggiuntiva per tutti”. Da non dimenticare “il ricevimento studenti che, grazie alla piattaforma, va avanti anche per i tesisti. A fine corso, gli appuntamenti saranno ulteriormente rafforzati per tutti”.
Procede senza intoppi anche il corso della IV cattedra tenuto dal prof. Paolo Piscitello. “I ragazzi sono molto presenti, interagiscono durante la lezione. Li sento volenterosi e desiderosi di apprendere – commenta il docente – Grazie alla piattaforma Teams non ci sono grandi problemi di connessione, così gli studenti pongono domande in modo ordinato e a fine argomento chiedo se ci sono problemi relativamente a ciò che ho spiegato”. Due i consigli da seguire: “Partecipare alle lezioni e avere come riferimento costante il Codice Civile e le leggi rilevanti della materia, ad esempio, per citarne una, la legge fallimentare. Il nostro obiettivo è fare in modo che le circostanze che si sono verificate non interferiscano minimamente sulla preparazione”. Il Diritto Commerciale: “è molto tecnico”, e forse la parte più ‘tecnica’ e più problematica “è quella dei titoli di credito”. Le difficoltà “si superano studiando e ascoltando le spiegazioni”. È ottimista il professore: “Avverto un grande entusiasmo e un comportamento corretto degli studenti. Sono convinto che gli esami andranno bene anche in un momento difficile come questo”.
Procede senza intoppi anche il corso della IV cattedra tenuto dal prof. Paolo Piscitello. “I ragazzi sono molto presenti, interagiscono durante la lezione. Li sento volenterosi e desiderosi di apprendere – commenta il docente – Grazie alla piattaforma Teams non ci sono grandi problemi di connessione, così gli studenti pongono domande in modo ordinato e a fine argomento chiedo se ci sono problemi relativamente a ciò che ho spiegato”. Due i consigli da seguire: “Partecipare alle lezioni e avere come riferimento costante il Codice Civile e le leggi rilevanti della materia, ad esempio, per citarne una, la legge fallimentare. Il nostro obiettivo è fare in modo che le circostanze che si sono verificate non interferiscano minimamente sulla preparazione”. Il Diritto Commerciale: “è molto tecnico”, e forse la parte più ‘tecnica’ e più problematica “è quella dei titoli di credito”. Le difficoltà “si superano studiando e ascoltando le spiegazioni”. È ottimista il professore: “Avverto un grande entusiasmo e un comportamento corretto degli studenti. Sono convinto che gli esami andranno bene anche in un momento difficile come questo”.
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