Novità nel programma dell’esame di Diritto finanziario e tributario per la cattedra del prof. Fabrizio Amatucci: a partire dall’appello di maggio, la parte generale dovrà essere integrata con le ultime novità normative. Nello specifico: la riforma fiscale prevista dalla L. 111/2023 (in particolare le disposizioni introdotte con i decreti attuativi riguardanti lo Statuto del contribuente, contenute nel d.lgs 219/2023), la fiscalità internazionale (d.lgs. 209/2023), le sanzioni (d.lgs. 218/2024) e la riscossione (d.lgs. 110/2024).
Il manuale adottato dalla prima cattedra è in fase di aggiornamento e si sta cercando di renderlo disponibile il prima possibile, probabilmente all’inizio del mese di maggio. Dal momento dell’uscita della versione aggiornata, non sarà più consentito utilizzare le vecchie versioni del testo, ma si dovrà far fede solo all’ultima (cioè, la sesta). Dunque, all’appello di giugno e successivi, solo sesta edizione. Come data ideale per sostenere l’esame, il prof. Amatucci suggerisce di aspettare: “vale la pena aspettare l’uscita del libro, perché le modifiche a seguito della legge delega del 2023 sono tante e, soprattutto, riguardano parti importanti come il procedimento, le sanzioni e la riscossione”.
L’alternativa, infatti, sarebbe “cercare autonomamente i riferimenti normativi e leggerne i testi aggiornati alla luce delle modifiche, e documentarsi autonomamente sui decreti attuativi della delega, ma senza commento si riscontrerebbe una difficoltà maggiore, quindi l’ideale è attendere”. Tra gli argomenti più ostici fra quelli aggiunti, suggerisce di porre attenzione “alla riforma delle sanzioni: richiede uno sforzo in più, perché richiede una conoscenza avanzata anche di principi che provengono dal Diritto penale, esame che molti non hanno ancora sostenuto”.
Per quanto riguarda, invece, le novità relative al procedimento, “sono giunte a seguito della Giurisprudenza europea e delle Corti supreme, che hanno introdotto modifiche a garanzia del contribuente” In ogni caso, questi argomenti sono trattati a lezione dal prof. Amatucci per cui, senza dubbio, “frequentare il corso è il modo giusto per orientarsi. A volte gli studenti sottovalutano la materia e pensano basti solo studiare dal libro, ma il diritto tributario è interdisciplinare e si collega a tanto altro e prevede l’uso di un linguaggio tecnico”.
Giulia Cioffi
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Ateneapoli – n. 6 – 2025 – Pagina 23