Muoversi verso la consapevolezza che le macromolecole – tutte quelle molecole di interesse biologico come proteine, acidi nucleici, acidi grassi, carboidrati, peptidi più corti – parlano tra loro. Un concetto nel quale crede molto la prof.ssa Giorgia Oliviero, ordinaria di Chimica organica, che allo scopo di discuterne e fare rete ha organizzato per il 30 e 31 ottobre NUCLEO-OMICS 2024, un simposio scientifico internazionale – con tanto di evento letterario – che avrà luogo nell’Aula Magna di via Tommaso De Amicis.
“Non c’è più il dogma della Biologia secondo la quale dal DNA viene fuori l’RNA e da questo le proteine – ha spiegato la docente ad Ateneapoli – Le macromolecole parlano tra loro anche in modo diverso; gli acidi nucleici si riorganizzano, sono riconosciuti dalle proteine. Questo produce un nuovo approccio molecolare dei farmaci stessi, e a me piace chiamarli farmaci informazionali: interagiscono lungo il passaggio dell’informazione genetica. Anche se poggia su una base consolidata, si tratta di un concetto del tutto nuovo”.
Un’intuizione la cui originalità è stata riconosciuta lo scorso 18 settembre a Milano, dove Oliviero ha ricevuto il Premio alla ricerca ‘Chimica Organica per le Scienze della Vita’ nell’ambito del XXVIII Congresso Nazionale della Società Chimica Italiana SCI2024 ‘Chimica-Elementi di futuro’. In particolare, la docente è stata insignita del premio “per la creatività dei suoi studi nel campo della chimica dei nucleosidi, degli oligonucleotidi modificati e dei mimetici di DNA – si legge nella motivazione – percorrendo inediti ambiti di ricerca e offrendo prospettive innovative e sostenibili per applicazioni nel campo della medicina di precisione”.
Quanto alla due giorni di fine ottobre, saranno tante le partecipazioni italiane e internazionali: oltre a diversi esponenti della Federico II, pure gli Atenei di Roma, Catania, Trento, l’Université Cote d’Azur, l’University of Greenwich. A ben vedere, all’interno di un dibattito che sarà specialistico per ovvi motivi, anche un momento di apertura ad un pubblico più generico: nel pomeriggio della prima giornata è previsto un evento letterario che avrà come protagonisti tre libri. “L’idea di base – continua Oliviero – è riportare la cultura in senso lato all’interno dell’università, in autonomia. Tanti colleghi l’hanno condivisa aderendo a questa tavola rotonda letteraria. Proprio nel tentativo di trasmettere la voglia di confrontarci sulla cultura in toto, non sono stati invitati solo scienziati e dottorandi, ma anche studenti iscritti ai Corsi di Laurea”.
Antonio Ereditato, “uno scienziato totale”
Con questo stesso criterio sono stati scelti anche i libri: si partirà con ‘Clementina’ di Marinella Sorrentino, introdotto dalle docenti Libera D’Angelo e Concetta Giancola assieme all’autrice; poi toccherà a ‘Marussia Bakunin’ di Pasqualina Mongillo, a cura dei professori Rosa Lanzetta e Francesco de Riccardis. Due libri che in modo differente vogliono raccontare “storie di donne che, pur avendo subito soprusi, hanno fatto scelte di vita fortissime e sono riuscite ad affermarsi”.
Chiuderà ‘Lettera agli Scienziati del futuro’, del quale parlerà l’autore Antonio Ereditato con i professori Angela Zampella e Renato Noto. “Ereditato è uno scienziato totale, che in questo volume ha voluto scrivere lettere divulgative agli scienziati del domani avvisandoli di quelle che potranno essere le sfide, le problematiche”. Una di queste, secondo un parere personale di Oliviero, è l’Intelligenza artificiale: “un suo utilizzo senza le dovute informazioni può essere aberrante; solo con un pubblico consapevole il risultato diventa aritmeticamente normalizzato”.
A conclusione di tutto il workshop, il comitato organizzativo porterà gli ospiti in escursione in alcuni luoghi storici di Napoli e poi a gustare un pizza – “per quanto sia un cliché, dal mio punto di vista è cultura”. Dovesse riscuotere successo, NUCLEO-OMICS potrebbe essere riproposto il prossimo anno. Addirittura esportato, per replicare la sua peculiarità: “l’approccio a tuttotondo”, conclude la prof.ssa Oliviero.
Claudio Tranchino
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Ateneapoli – n.16 – 2024 – Pagina 16