Riconfermato alla direzione del Dipartimento il prof. Landolfo

Riconfermato per altri tre anni alla guida del Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura il prof. Raffaele Landolfo. Per lui 49 preferenze su 51 votanti. Una scheda bianca ed una scheda nulla. Si è votato il 27 ottobre. Ordinario di Tecnica delle Costruzioni, Landolfo insegna anche nell’ambito di diversi Master di primo e secondo livello ed è attualmente External Examiner per i Corsi di Laurea in Earthquake Engineering e Structural Steel Design presso l’Imperial College di Londra. Esperto di strutture metalliche, è coinvolto in numerosi programmi di ricerca nazionali ed internazionali ed ha dato alle stampe oltre 200 memorie, molte delle quali pubblicate su riviste nazionali ed internazionali. 
“Un consenso così ampio – commenta il docente – è motivo di grande soddisfazione ed è indice di forte compattezza del Dipartimento”.
Quali sono gli obiettivi che si prefigge di raggiungere nel corso del suo secondo mandato?
“Parto dalla consapevolezza che non tutto ciò che avevo inserito nel programma per il mio primo mandato è stato realizzato. Lo scorso triennio è stato assorbito in gran parte dalla necessità di impostare il Dipartimento, una nuova struttura, con un assetto organizzativo stabile e funzionale. Ho cercato di mettere a punto la macchina”. 
Ci è riuscito?
“Non devo essere io a rispondere. Certamente il sostegno di chi mi ha votato mi lascia sperare di aver realizzato, sotto questo profilo, un buon lavoro”. 
Ora cosa bisogna fare?
“C’è una sfida importante: rendere più competitiva l’offerta didattica. È un lavoro che il Dipartimento che dirigo dovrà realizzare di concerto con i Dipartimenti di Architettura e di Ingegneria civile, perché i nostri docenti vanno ad insegnare anche nei Corsi di studio che afferiscono lì. Un’altra priorità è il potenziamento dei Master. Ne abbiamo cinque, quattro dei quali internazionali. Rappresentano uno dei nostri fiori all’occhiello, al pari del dottorato di ricerca. Anche questo va mantenuto agli attuali livelli di eccellenza e, se possibile, potenziato, perché estremamente competitivo”. 
Sul fronte della ricerca, quali sono gli obiettivi?
“Anche alla luce della perdurante difficoltà di reperire risorse pubbliche per finanziare i progetti, la sfida sarà di interagire ancora di più che in passato con le realtà industriali e del mondo produttivo. Ormai da lì provengono le risorse più consistenti per portare avanti la ricerca. Devo dire che, su questo fronte, quello…
 
Articolo pubblicato sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola (n. 18/2015)
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