“Chi vorrebbe lavorare per TERNA?”. Una distesa di mani si alza nell’aula Bobbio di Piazzale Tecchio: quelle degli studenti dei Dipartimenti di Ingegneria Industriale ed Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione – al tavolo della presidenza i rispettivi Direttori, i professori Nicola Bianco e Fabio Villone – quando, il 24 maggio, hanno incontrato i rappresentanti di quella che è stata definita un’azienda “strategica”, “al servizio del paese”, nonché “l’unica a poter effettuare lavori sotto tensione”; una delle maggiori società quotate in Borsa, gestore della rete di trasmissione nazionale dell’energia elettrica o, come riassume l’ing. Antonio Grancitano, “ciò che c’è dietro all’interruttore che accendiamo e spegniamo ogni giorno: circa 6000 professionisti che garantiscono un servizio pubblico 24 ore su 24, sette giorni su sette, per 365 giorni l’anno”.
Un’azienda che si posiziona “proprio al centro del sistema elettrico di oggi, quindi dopo la produzione di energia e prima della distribuzione, con circa 75.000 km di linee ad alta ed altissima tensione, 900 stazioni di trasformazione e smistamento e 30 interconnessioni con l’estero”, con un focus particolare sul “dispacciamento, ovvero l’equilibrio tra produzione di energia e consumi, perché uno dei limiti dell’energia elettrica è la sua stoccabilità, dal momento che possiamo accumularla solo in piccole quantità”.
Ma non si ferma qui: attualmente in movimento, infatti, vi sono cantieri per un totale investito di 3,7 miliardi di euro per allacciare Sardegna, Sicilia e Campania tramite un cavidotto di 970 km, in aggiunta ad un collegamento tra Sicilia e Tunisia, per arrivare a guardare all’Italia come ad “un hub energetico nel Mediterraneo”.
Una ex federiciana in Terna
A raccontare i numerosi e frizzanti progetti è l’ing. Carla Napolitano: emozionata per il grande ritorno a casa, da ex-federiciana (e tra l’altro nell’aula intitolata a colui che, all’epoca, era stato il suo professore di Elettrotecnica), rivela agli studenti quale sarà la vera sfida degli ingegneri del futuro: la transizione energetica. “Noi in TERNA diciamo di essere ‘dalla parte giusta del fiume’ perché i nostri investimenti sono al 99% sostenibili, secondo la tassonomia europea, dal momento che sono finalizzati ad integrare le fonti di energia rinnovabili”, e che si inseriscono nel piano di quella che chiamano la “Twin transition”: un duplice binario che vedrà camminare di pari passo transizione energetica e digitale, con investimenti per 2 miliardi di euro in innovazione e digitalizzazione, poiché le tecnologie di frontiera quali, ad esempio, l’intelligenza artificiale
“aiuteranno a muoversi verso un paradigma del tutto nuovo: le fonti di energia rinnovabili sono intermittenti e altamente non programmabili e quindi richiedono una gestione diversa”.
Alla luce di tutto ciò, “project management” è la parola d’ordine: la competenza chiave, l’asso nella manica che i professionisti del futuro dovranno ottenere e all’occorrenza sfoderare per inserirsi in un’azienda che “traghetterà la transizione energetica”, dove il valore aggiunto è dato dalla “possibilità di fornire un supporto concreto al cambiamento nel Paese e nel mondo”. Ad affermarlo è la dott.ssa Simona Sapio, che illustra agli studenti le opportunità a loro rivolte pre e post laurea: dai tirocini curriculari, con acquisizione di crediti formativi, o per tesi fino ad arrivare ai tirocini post laurea e al Master di II livello in ‘Digitalizzazione del sistema elettrico per la transizione energetica’, disegnato in collaborazione con le Università di Cagliari, Palermo e Salerno, e che si propone di accelerare l’evoluzione del sistema elettrico attraverso la creazione di nuove professionalità specialistiche emergenti dall’ibridazione delle competenze manageriali, ingegneristiche, informatiche e statistiche.
Una sala controllo ipertecnologica
A spiccare in quello che, più che un convegno, è stata definita e si è a tutti gli effetti rivelata una “conversazione” con gli studenti è la passione con cui ciascuno ha raccontato il proprio compito all’interno dell’azienda. Specialmente il dott. Bartolo D’Elia: chiamato a raccontare la propria scalata tra i comparti di TERNA, mostra agli studenti, con gli occhi che brillano, il suo attuale “ufficio”: una sala controllo con un ledwall di circa 50 mq che rappresenta il sistema elettrico che va dal confine tra Austria e Germania fino all’isola di Malta e che si aggiorna in tempo reale, con segnali ogni 4 secondi. “Già da prima di essere assunto, questa stanza per me era il paradiso: è iper-tecnologica, non sono mai riuscito a contare tutti i sistemi applicativi che ci sono. Arrivare qui è sempre stato il mio sogno”.
E sulla scia di questo intervento motivazionale si inserisce l’incoraggiamento che ha voluto rivolgere ai ragazzi, in chiusura, la Prorettrice Rita Mastrullo: “Siate audaci, non svendetevi, non abbiate fretta. Siete voi che scegliete il lavoro. L’importante è arrivare alla fine con un bagaglio di formazione di cui dovete solo rendervi consapevoli e, con questa consapevolezza, affacciatevi al mondo del lavoro anche con quel pizzico di presunzione di dire mi sono impegnato, mi sono laureato e sono bravo e posso porre delle condizioni”.
Giulia Cioffi
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Ateneapoli – n.10 – 2024 – Pagina 14