Visita tecnica per gli studenti Magistrali di Ambiente e Territorio

Visita tecnica per gli studenti Magistrali di Ambiente e Territorio

Irrigazione e produzione di energia, le funzioni della diga sul fiume Volturno

Scarpe comode e block-notes alla mano. Il 25 maggio scorso, nell’ambito dei suoi insegnamenti di Impianti Idroelettrici e di Acquedotti e Fognature, il prof. Giuseppe Del Giudice ha organizzato una visita tecnica alla traversa di Ponte Annibale, a Caserta, in accordo con il Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno. Una ventina gli studenti che lo hanno seguito, tutti iscritti alla Magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio. “Questa diga realizzata sul fiume Volturno – racconta il docente – ha finalità e funzioni specifiche, che ci sono state illustrate dalla nostra guida, l’ing. Camillo Mastracchio”.

Sono: L’irrigazione, con la quale viene coperta una vasta area del territorio casertano, nonché la sua componente gestionale, per cui abbiamo potuto osservare come, ad esempio, le immagini satellitari siano in grado di verificare l’andamento della crescita delle piante e, quindi, come gli indicatori rilevati dal satellite siano utili ai fini delle tempistiche di irrigazione dei campi”. Altro scopo “è la produzione di energia e, infatti, è seguita la visita alla centrale di produzione dell’energia idroelettrica gestita da Enel Green Power”. E poi, “si è parlato di dissesto idrogeologico e i tecnici ci hanno mostrato come, grazie all’analisi del modello digitale del terreno, sia stata possibile una messa in sicurezza subito dopo la rottura di un argine del fiume Volturno”.

Il prof. Del Giudice è un habitué delle uscite sul territorio: “Covid a parte, ne ho sempre organizzata almeno una all’anno. In questa occasione, con gli studenti, ci siamo focalizzati sulle varie componenti del sistema dell’acqua, un sistema piuttosto variegato nel quale rientrano molte delle questioni di cui leggiamo sui giornali e che noi studiamo nei corsi di Idraulica”. Con l’ing. Mastracchio, precisa, “ho parlato anche del calo di iscritti che il nostro Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale ha avuto nel tempo. Un fenomeno nettamente in antitesi con la grande richiesta di laureati da parte di aziende, studi professionali e pubblici uffici. Il ramo Civile dell’Ingegneria, storicamente, è il primo ad essersi sviluppato a Napoli allorché Murat, nel 1811, fondò la Scuola di Ponti e Strade”.

Oggi, prosegue il docente, “il settore è considerato un po’ maturo e gli studenti sono attratti da altri temi, come la robotica o le nuove tecnologie. Forse non si rendono conto che tutto il comparto Civile e Ambientale è, non solo, estremamente attuale, ma offre anche opportunità. Lo stesso Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno, ad esempio, è molto interessato ai nostri studenti e alle loro competenze. Con questo ente ci sarebbe anche l’intento di sottoscrivere una convenzione per lo sviluppo di tesi e tirocini”.

Nel gruppo del prof. Del Giudice, tra gli studenti, c’era Francesco Robustelli. Che commenta: “In quanto frequentante del corso di Impianti Idroelettrici, sono stato felice di poter osservare da vicino il funzionamento di un impianto idroelettrico ad acqua fluente, tipologia oggi un po’ vecchiotta. Il progetto dell’opera di Ponte Annibale risale all’inizio degli anni Cinquanta ed è stato portato a termine sul finire di quel decennio”. Ed è tra turbine, alternatori e strumentazioni affini che lo studente si vede collocato nel futuro. La struttura si trova in zona montana, “un bellissimo panorama che per fortuna abbiamo ammirato durante una giornata calda e soleggiata”, gli fa eco la collega Benedetta Sansone, del corso di Acquedotti e Fognature.
A colpirla, il drone che viene impiegato per il rilievo del territorio e grazie al quale, qualche mese fa, è stato possibile individuare un’esondazione dovuta alla rottura di un argine del fiume. Il drone lo abbiamo visto proprio in funzione, mentre si sollevava dal suolo. È uno strumento super tecnologico, fondamentale per svolgere questo lavoro”.

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