Volontariato e architettura: l’esperienza in Ghana di Nadia e Irene, laureande Magistrali

Nadia Peruggi ed Irene Librando, laureande Magistrali in Progettazione Architettonica, a fine agosto partiranno per il Ghana e parteciperanno alla costruzione di un’aula di una scuola di specializzazione in arte ed architettura destinata a ragazzi tra i 16 e i 24 anni, a cui viene data l’opportunità di imparare un mestiere. Per entrambe sarà la seconda esperienza in Africa ed a Sang, dopo quella che hanno vissuto tra settembre ed ottobre 2017, nell’ambito del medesimo progetto che è promosso dalla Nka foundation, una organizzazione non governativa che organizza workshop di arte e architettura in Africa sub-sahariana con lo scopo di costruire delle scuole in villaggi rurali. “Io e la mia collega Irene – racconta Nadia – lo scorso anno siamo state in Ghana per partecipare alla realizzazione di un edificio in terra cruda e per un workshop organizzato da Nka foundation. Avevo conosciuto la ong tramite internet ed avevo deciso di provare una nuova esperienza. Sono rimasta lì, nel nord del Ghana, per un mese con una ventina di persone, per la maggior parte studenti di Architettura, che provenivano da vari Paesi. Spagnoli, austriaci, greci, un palestinese. È stata una esperienza interessante e formativa. Nel pieno dell’Africa rurale si conduce una vita completamente diversa. Non hanno nulla, non c’è neppure acqua da bere immediatamente, perché devono bollire quella che prendono da un lago lì vicino. Noi eravamo privilegiati perché acquistavamo l’acqua alla guest house. Una famiglia del villaggio cucinava i tre pasti ed arrivavano in cantiere oppure alla guest house. Pasta, riso, verdure, poca carne. Una verdura che si chiama yam, una specie di patata”.
Una volta tornate in Italia le due studentesse…
 
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