Dottorati: “un buon investimento per i giovani capaci ed interessati”

“I dottorati di ricerca sono il primo passo per chi intenda intraprendere la carriera accademica e sono molto ben valutati anche nel settore privato, dalle aziende e, in generale, dalle realtà che possono assorbire i laureati. In sostanza, rappresentano un buon investimento per i giovani capaci ed interessati”. La prof.ssa Armida Mucci, Direttore della Scuola di Specializzazione in Psichiatria alla Vanvitelli, che da qualche tempo è la  referente dell’Ateneo per il settore dei dottorati – lei coordina quello in Scienze Mediche, Cliniche e Sperimentali – presenta il trentasettesimo ciclo che partirà in autunno e per il quale sono già aperte le iscrizioni. C’è tempo fino al 30 giugno per chi sia interessato e sul sito di Ateneo sono disponibili i bandi e le informazioni relative a ciascuno dei dottorati proposti. “Sono 12 – precisa la docente – e garantiscono un’offerta formativa di terzo livello ampia in molteplici settori cruciali per la ricerca. Molti dei nostri dottorati prevedono percorsi in convenzione con imprese attive nel campo della ricerca e dell’innovazione tecnologica, ad esempio nel campo dello sviluppo sostenibile o della personalizzazione delle cure mediche”. Spiega: “Possono partecipare al concorso di ammissione sia chi abbia conseguito una Laurea Magistrale in Italia sia chi si sia laureato all’estero, con titolo equipollente. Possono partecipare anche i laureandi che prevedono di conseguire il titolo entro il 31 luglio 2021”. Aggiunge: “Quest’anno l’Ateneo ha investito molto nei dottorati di ricerca e sono previste ben 109 borse per laureati italiani e 78 borse per laureati all’estero”. 
Ecco, dunque, rimandando per informazioni più dettagliate alla pagina web della Vanvitelli, i dottorati in pista di lancio. La Scuola di Dottorato in Politecnica e delle Scienze di base ne propone tre: Ambiente, design e innovazione; Ingegneria industriale e dell’informazione; Matematica, fisica e applicazioni per l’ingegneria. La Scuola di Dottorato in Scienze della Vita ha quattro dottorati. Sono: Medicina traslazionale; Scienze biochimiche e biotecnologie; Scienze biomolecolari; Scienze mediche cliniche e sperimentali. Cinque, infine, i dottorati proposti nell’ambito della Scuola di Dottorato in Scienze Umane e Sociali. Sono: Architettura, disegno industriale e beni culturali; Diritto comparato e processi di integrazione; Internazionalizzazione dei sistemi giuridici e diritti fondamentali; Scienze della mente; Storia e trasmissione delle eredità culturali. 
Questa, dunque, l’offerta proposta dalla Vanvitelli per il segmento di formazione post lauream. Al quale, ormai, l’Ateneo dedica sempre più attenzione. Lo testimonia, tra l’altro, una iniziativa che è nata qualche anno fa ed è proseguita fino a che lo hanno consentito le vicende della pandemia. L’organizzazione di una giornata in Ateneo interamente dedicata alla esposizione delle tesi di dottorato. “È nata – ricorda la prof.ssa Mucci – con lo scopo di dare evidenza alle ricerche e agli approfondimenti, non di rado di ottimo livello, condotti nell’ambito dei dottorati di ricerca dai nostri studenti. La giornata, poi, è stata anche una opportunità di confronto e di scambio tra i frequentatori dei vari dottorati di ricerca”. È, insomma, una tradizione che la Vanvitelli intende riproporre non appena lo consentiranno le condizioni generali dei contagi. Una ipotesi, ma al momento è assolutamente prematuro sbilanciarsi, perché tutto potrebbe cambiare nel giro dei prossimi mesi, è che la nuova giornata dei dottorati si svolga a gennaio. Sarebbe anche un bel segnale di completo ritorno alle attività didattiche consuete, dopo la pandemia. 
 
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