Il 4 maggio si è chiusa la procedura per le candidature al rettorato dell’Università Vanvitelli e non sono arrivati altri nomi oltre a quello, noto ormai da alcuni mesi, del prof. Giovanni Francesco Nicoletti. Ordinario di Chirurgia plastica e ricostruttiva, attuale Prorettore, si è proposto nel solco della continuità con la gestione Paolisso e nel rispetto della tradizione che ha sempre visto al vertice dell’Ateneo professori di Medicina, il nucleo fondante dell’Ateneo quando la Facoltà si distaccò dalla Federico II e nacque la Seconda Università degli Studi di Napoli. Dissipato ogni dubbio circa le candidature, permangono alcune incertezze in merito alla data nella quale si voterà. Prima che la pandemia del coronavirus dilagasse e costringesse gli Atenei ed il resto d’Italia a chiudere le attività che prevedono la presenza di più persone, la Vanvitelli aveva già stabilito che si sarebbe andati alle urne il tre ed il quattro giugno. Ora, però, la data potrebbe slittare. Conferma il candidato Nicoletti: “Tutto dipende dai nuovi Dpcm che usciranno in questo periodo e speriamo nella decompressione del coronavirus. C’è un decreto legge di inizio aprile che ha sospeso anche le elezioni negli Atenei. Si aspetta un nuovo Dpcm, o comunque un provvedimento governativo, che dia il via libera. Quando arriverà non posso certo ipotizzarlo io né posso immaginare di sostituirmi alla volontà governativa. Ciò che è certo è che il processo per le candidatura è andato a compimento e che sono di fatto unico candidato ed eleggibile. Mi fa piacere perché la candidatura unica dimostra l’apprezzamento di tutti i Dipartimenti. Se non si voterà a giugno ma le elezioni slitteranno a luglio non sarebbe nulla di drammatico. Come, del resto, non accadrebbe nulla di grave se andassimo alle urne a settembre. Abbiamo la fortuna di avere un Rettore, il prof. Paolisso, che sta guidando l’Ateneo con intelligenza e bravura in una fase così difficile. Non c’è, insomma, urgenza di votare”. In questa situazione complicata, peraltro, aggiunge, “siamo tutti impegnati a garantire la salute dei nostri dipendenti e la continuità didattica agli studenti attraverso le lezioni sulle piattaforme informatiche. Le elezioni non sono in cima ai pensieri di nessuno di noi, neppure ai miei, che pure sono coinvolto in prima persona”. Al momento non è certo neppure se si voterà online oppure in presenza. “Se la consultazione slitterà a luglio o magari a settembre, mi piacerebbe che si riuscisse a votare dal vivo, non in modalità remoto. Naturalmente con i dovuti accorgimenti e con la garanzia totale della sicurezza di chi parteciperà al voto e presiederà allo scrutinio. In fondo non si tratta di organizzare votazioni regionali o nazionali. La comunità dei votanti è relativamente ristretta. Si possono verificare più assembramenti in un supermercato che alle urne dell’Ateneo. Fermo restando, ripeto, che ogni valutazione sarà fatta a tempo debito e che si voterà in presenza solo se non ci sarà il minimo rischio per tutti”.
Il sei maggio, intanto, sono scadute le candidature online per scegliere i Grandi elettori, i rappresentanti del personale tecnico-amministrativo che concorreranno alla votazione del Rettore. “Le consultazioni per i Grandi elettori – dice il prof. Nicoletti – potrebbero svolgersi esclusivamente online, ma si vedrà poi. Non c’è ancora la data, il processo è in corso”.
Se, dunque, sulle date ancora non ci sono certezze, il programma del candidato Rettore è pronto ormai da tempo.
Il sei maggio, intanto, sono scadute le candidature online per scegliere i Grandi elettori, i rappresentanti del personale tecnico-amministrativo che concorreranno alla votazione del Rettore. “Le consultazioni per i Grandi elettori – dice il prof. Nicoletti – potrebbero svolgersi esclusivamente online, ma si vedrà poi. Non c’è ancora la data, il processo è in corso”.
Se, dunque, sulle date ancora non ci sono certezze, il programma del candidato Rettore è pronto ormai da tempo.
Fabrizio Geremicca