V:Orienta l’11 e 12 aprile al campus di via Vivaldi a Caserta

Nuova edizione della manifestazione di orientamento dell’Ateneo in collaborazione con Ateneapoli

Al via l’edizione 2024 del V:Orienta, l’evento di orientamento curato dall’Ateneo in partnership col quindicinale di informazione universitaria Ateneapoli, previsto per i prossimi 11 e 12 aprile. Come l’edizione dell’anno scorso, la prima in presenza dopo la parentesi della pandemia, anche quest’anno il sito scelto per la manifestazione sarà il campus universitario di via Vivaldi, sede dei Dipartimenti di Scienze e Tecnologie ambientali, biologiche e farmaceutiche, di Matematica e Fisica e di parte di quello di Psicologia. “Precedentemente l’evento si svolgeva presso l’aulario di via Perla, a Santa Maria Capua Vetere, sede del Dipartimento di Lettere e Beni culturali – spiega il prof. Roberto Marcone, delegato del Rettore all’Orientamento di Ateneo – ma dall’anno scorso abbiamo deciso di avvalerci del plesso casertano per ragioni di funzionalità”. Il campus è infatti ubicato in posizione centrale, a pochi passi dalla stazione ferroviaria, facilmente raggiungibile in auto e vicinissimo al centro cittadino e alla Reggia del Vanvitelli. “Naturalmente era più semplice gestire l’evento a Santa Maria, dove non si dovevano interrompere le attività di molti Corsi di Laurea. Essendo però il sito casertano più facilmente raggiungibile, e avendo la dimensione di un piccolo campus, lo abbiamo ritenuto più idoneo allo scopo”. L’auspicio, quest’anno, è quello di replicare il successo dell’edizione precedente. “Si attendono oltre 10mila studenti – afferma Marcone – In realtà il numero sarebbe più elevato ma, per garantire ai convenuti una fruizione ottimale degli spazi, abbiamo deciso di consentire l’accesso a non più di cinquemila studenti al giorno”. Per accedere all’evento, infatti, le aspiranti matricole devono prenotare attraverso la procedura sul sito web di ‘Vanvitelli Orienta’, selezionando le presentazioni alle quali intendono partecipare. Orientare sì, ma anche svagarsi. “Ci attendiamo due giornate all’insegna dell’allegria”, prosegue Marcone. E preannuncia poi qualche attività: “Oltre alle aule dove gli studenti seguiranno la presentazione dei percorsi di laurea di interesse, l’intero perimetro del campus sarà costellato di stand dove poter chiedere informazioni o assistere a dimostrazioni pratiche di alcune discipline, come la fisica”. E poi ancora musica (con la presenza di un’emittente radio), un angolo street food, interventi di vario genere, fotografi e una pista dove poter ballare con gli amici tra una presentazione e l’altra.
Spesso gli studenti hanno affermato di scegliere la Vanvitelli perché si tratta della cosiddetta ‘università sotto casa’, ma il prof. Marcone non è d’accordo: “Scegliere l’università per comodità non è una cosa saggia – premette – Tolto questo, nel nostro Ateneo ci sono docenti giovani e ricercatori entusiasti, tutti estremamente qualificati. Il livello della didattica e della ricerca è molto elevato: secondo gli ultimi dati Anvur, la Vanvitelli è una delle università più qualificate del Mezzogiorno e, per certi aspetti, la migliore”. Oltre a questo, a tornare è il grande topos: “Il numero contenuto degli studenti, che è al di sotto dei 30mila, consente un rapporto ottimale tra docenti e studenti. Discenti e personale docente instaurano un rapporto ben lontano da quello distaccato dei grandi Atenei”. E poi ancora gli accordi internazionali, oltre cento, e oltre 70 tra Corsi di Laurea Triennali e Magistrali. L’Ateneo sta lavorando duramente inoltre per risultare attrattivo verso le regioni confinanti, ma anche verso studenti stranieri o provenienti dalle regioni centro-settentrionali della penisola. “Per fare questo dobbiamo puntare sulla Terza Missione, cioè sui rapporti col territorio, e sulla qualità della ricerca. Stiamo conseguendo importanti risultati su questo versante, riuscendo ad attrarre nella nostra orbita studenti da diversi Atenei”. Il riferimento è al Corso di Laurea Magistrale in Psicologia clinico-dinamica: “Oltre metà degli iscritti provengono da altri Atenei, dalle Triennali della Federico II o del Suor Orsola Benincasa. Se ci hanno scelto, deve pur esserci un motivo, e questo motivo è la qualità”.
Grande importanza è rivolta anche alle attività di orientamento, di cui il V:Orienta non è che l’espressione più manifesta. Agli studenti infatti (anche alle aspiranti matricole) è richiesta la compilazione di un primo questionario. Successivamente, dopo l’immatricolazione, sarà il momento di un secondo. Infine, al secondo anno di corso, gli studenti ne compileranno un ultimo. Tutto ciò naturalmente non consegue a un eccesso di burocratismo, bensì all’attenzione sempre crescente verso la soddisfazione degli studenti. A spiegarlo è ancora il delegato per l’Orientamento: “Il primo questionario, già compilabile prima di partecipare al V:Orienta, ci serve a comprendere quali siano le aspettative degli studenti, i loro desideri, le loro speranze. Con il secondo ci accertiamo che il risultato sia lo stesso; in questo modo possiamo capire se l’iscrizione al Corso di Laurea sia il frutto di una scelta consapevole. L’ultimo ci aiuta a verificare se, a due anni dall’iscrizione, le aspettative degli studenti siano state soddisfatte. Si tratta di un processo molto importante, che sta alla base del nostro percorso di crescita e miglioramento. Il nostro obiettivo, in fin dei conti, sono gli studenti. Senza la loro soddisfazione non andiamo da nessuna parte”.
Ed ecco dunque qualche consiglio per affrontare al meglio queste due giornate di orientamento: “Venite con la mente aperta e assicuratevi di seguire le vostre inclinazioni. Nell’80% dei casi la vostra scelta segnerà in modo definitivo la vostra carriera. Lo studente che ha successo non è quello che studia Ingegneria perché lo zio è ingegnere e gli ha consigliato di seguire lo stesso percorso, bensì quello che intraprende questa strada per passione. In secondo luogo, raccomando a tutti di venire senza pregiudizi. Non venite qua per cercare una conferma, piuttosto il contrario. Le cose possono essere diverse da come ve le aspettavate, dunque non precludetevi la possibilità di modificare le vostre scelte. Se scegliete un percorso verso il quale non avete passione, il percorso risulterà inutilmente complicato. Se vi risulta difficile scegliere, chiedete consiglio a noi docenti. Siamo qui per questo e non verremo mai meno al nostro impegno”.
Nicola Di Nardo

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Ateneapoli – n.05 – 2024 – Pagina 27

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