Cambiamenti climatici, dibattito in aula

Visione di 6 documentari e successiva discussione: le caratteristiche del ciclo seminariale proposto dal prof. Bavaro

“Anthropocene: Climate Change, Life and Us”, il tema del seminario in lingua inglese proposto, nell’ambito delle Altre Attività, dal prof. Vincenzo Bavaro, docente di Letteratura angloamericana, e pensato soprattutto per gli studenti del Corso di Laurea Triennale in Lingue, Letterature e Culture dell’Europa e delle Americhe. “Di anno in anno tratto temi nuovi e diversi, anche in base a quelli che percepisco come più interessanti tra gli studenti. Lo scorso anno, in una giornata seminariale, è venuto fuori il tema del veganesimo che ha portato ad un accesissimo dibattito. Alcuni studenti erano particolarmente informati, ma tre quarti della classe non sapeva di cosa si stesse parlando, non possedeva tutte quelle informazioni. Da lì, l’idea di organizzare un seminario dedicato alle tematiche della sostenibilità, sotto vari aspetti”, spiega il prof. Bavaro. Alcuni degli argomenti che verranno trattati sono quelli relativi al cambiamento climatico, all’anti-specismo, all’alimentazione e sostenibilità, e all’inquinamento. Il ciclo di incontri è costruito sulla visione autonoma di sei documentari, che verranno poi commentati in classe tra gli studenti, in considerazione del tema e delle recensioni che questi prodotti audiovisivi hanno raccolto tra il pubblico. Tra i titoli proposti dal professore ci sono “Kiss The Ground”, “My Octopus Teacher”, e “Cowspiracy: The Sustainability Secret”, documentari che hanno attirato molta curiosità tra gli spettatori, soprattutto i più giovani. “Gli incontri – continua il docente – sono di fatto dibattiti tra gli studenti, ed è una modalità a cui molti non sono abituati. Perché costringe a mettere in gioco le proprie conoscenze. Ma non solo. Si deve convincere l’avversario dialettico, usare i suoi falli argomentativi, far valere le qualità oratorie. Allo stesso modo costruisco anche le mie lezioni accademiche, dopo le prime due settimane di smarrimento, soprattutto al primo anno, anche agli studenti viene automatico intervenire ed esprimere il proprio punto di vista. Spesso non sono abituati a mettere i pensieri in fila, a parlare, vanno nel panico alla ricerca della ‘cosa giusta da dire’. In realtà, devono ragionare solo sulla loro posizione, opinione personale”. Non è stata ancora stabilita in maniera definitiva, ma si è orientati verso la modalità online degli incontri. Il numero massimo è di 24 partecipanti, con una via preferenziale per gli studenti di Letteratura angloamericana, ma qualsiasi allievo motivato da sana curiosità sarà tenuto in considerazione. 

Scarica gratis il nuovo numero di Ateneapoli su www.ateneapoli.it

- Advertisement -




Articoli Correlati