Ben 34 studentesse e studenti provenienti da Italia, Spagna, Portogallo e Svezia per approfondire la conoscenza della lingua e della cultura nederlandese in sette giorni, all’ombra del Vesuvio, presso L’Orientale. Si tratta di un corso intensivo organizzato ogni anno da uno dei dipartimenti di nederlandese afferente alla piattaforma di MediterraNed. E l’edizione di quest’anno, dal primo al 7 settembre, ha avuto luogo a Napoli con il titolo ‘Un tuffo nell’arte’. “Attraverso una combinazione di lezioni in aula e attività all’aperto – spiega la prof.ssa Annaclaudia Giordano, docente di Lingua Nederlandese e responsabile dell’evento assieme alla lettrice Luisa Berghout – sono stati seguiti i percorsi degli artisti olandesi e fiamminghi, esplorando opere d’arte classiche e moderne durante passeggiate culturali e visite ai musei. Ogni giornata è iniziata con una sessione plenaria per migliorare le competenze linguistiche attraverso compiti creativi, seguita da attività di gruppo e preparazione delle presentazioni finali dell’ultimo giorno”.
Quanto ai finanziamenti, oltre a L’Orientale, la firma in calce è della Nederlandse Taalunie, associazione internazionale che promuove lo studio e l’insegnamento della lingua nederlandese nel mondo dal 1980. E non a caso: “Il nederlandese è la denominazione ufficiale di quello che noi comunemente chiamiamo olandese e/o fiammingo, che sono la stessa cosa. È lingua ufficiale dei Paesi Bassi e delle Fiandre, regione del Belgio; inoltre, non molti sanno che è lingua ufficiale anche nel Suriname e una delle diverse lingue ufficiali di quelle che noi chiamiamo ex Antille olandesi”.
A dispetto della percezione nell’immaginario collettivo di un idioma di nicchia, il nederlandese conta circa 23 milioni di parlanti. Sugli studenti e sul programma della settimana, Giordano riferisce che “il livello di partenza è stato tra l’A1 e l’A2, l’obiettivo era farli divertire e al tempo stesso provare a potenziare la conoscenza base della lingua in contesti che non fossero soltanto didattici. Ogni giorno hanno avuto luogo lezioni in parallelo tenute da quattro docenti, che hanno declinato in modi diversi il concetto di arte”.
La mattina del 3 settembre, per esempio, è stata dedicata al pittore belga Jean Fabre: “alcune sue opere sono presenti nella Real Cappella del Tesoro di San Gennaro e nella Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco – insomma un tuffo vero e proprio nell’arte, come il titolo dell’evento vuole”. Articolata e intensa anche la giornata vissuta dagli studenti al Museo di Capodimonte. “Ha messo a nostra disposizione – e ringrazio tantissimo per questo – una bellissima sala grazie alla quale abbiamo potuto svolgere delle attività didattiche, workshop interattivi. In più, studentesse e studenti hanno fatto una passeggiata nella struttura alla scoperta degli artisti olandesi e fiamminghi. A conclusione della giornata c’è stata una simpatica caccia al tesoro”. Nell’ultimo giorno di corso, infine, ai 34 partecipanti – suddivisi in piccoli gruppi di tre o quattro componenti – è toccato portare in scena la propria creatività – piccole performance teatrali, presentazioni power point.
Claudio Tranchino
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Ateneapoli – n.13-14 – 2024 – Pagina 41