Erogatori d’acqua a Palazzo del Mediterraneo. L’Ateneo promuove “un utilizzo consapevole dell’acqua e una riduzione della plastica monouso”

Utilizzo consapevole della risorsa idrica e riduzione del consumo di plastica monouso. Con questi obiettivi, L’Orientale ha inaugurato tre erogatori d’acqua lo scorso 18 dicembre a Palazzo del Mediterraneo – la più moderna delle strutture dell’Ateneo – con lo slogan ‘Orienta-le tue abitudini’. Presenti il Rettore Roberto Tottoli e la prof.ssa Alessandra De Chiara, delegata allo Sviluppo della Sostenibilità, l’Ufficio Prevenzione e Sicurezza, rappresentato dall’ing. Antonio Frappola, il centro stampa di Ateneo ‘Il Torcoliere’; inoltre, al dibattito, ha preso parte la anche dott.ssa Biancamaria Abagnale, Coordinatrice Ufficio Scientifico di Legambiente Campania.
Nell’occasione, per stimolare la comunità, sono state consegnate borracce omaggio agli studenti – presenti in numero cospicuo al quinto piano dell’edificio, sede dell’evento e dove è stato impiantato un erogatore; gli altri due sono stati posizionati, invece, al primo e al terzo piano. “La finalità di questa operazione – spiega De Chiara, raggiunta telefonicamente da Ateneapoli – è educativa, valore proprio di ogni università; proviamo a trasmettere stili di vita sani che contemplino un utilizzo consapevole dell’acqua e una riduzione della plastica monouso. L’iniziativa contribuisce concretamente alla diminuzione dei rifiuti plastici, sensibilizzando studenti e personale a un consumo più sostenibile e responsabile”.
I numeri lo impongono, a tutti. Il 5 settembre del 2024 la Terra aveva già superato il proprio Plastic Overshoot Day – la ONG svizzera Earth Action nel 2023 ha dato vita a questa ricorrenza negativa. Detto altrimenti: da quel momento, e fino alla fine dell’anno, non è stato più possibile gestire in modo corretto le 69,5 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica prodotte. Sull’altro versante, quello del consumo dell’acqua, la situazione non migliora affatto. Secondo il rapporto del 2023 di Eurispes “Un sistema che fa acqua”, guardando i dati relativi ai consumi individuali di acqua dal rubinetto, gli italiani si dimostrano essere la popolazione meno virtuosa a livello europeo con oltre 220 litri pro capite consumati giornalmente contro una media europea di 123 litri di acqua per abitante al giorno.
Ecco perché le università sono chiamate a dare un contributo sostanziale. “Noi, come Ateneo, oltre ad aver aderito alla campagna #PlasticFree, promossa dal Ministero dell’Ambiente, facciamo parte della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (la RUS), ormai dal 2015, e siamo soliti sfruttare questo network per raccogliere stimoli e scambiare buone pratiche”.
Piccoli passi concreti che, ci tiene a sottolineare la docente, si affiancano a ciò che l’Ateneo fa già nelle aule formando studentesse e studenti “sullo sviluppo di competenze per la sostenibilità ambientale che abbiano a che fare con le lingue, l’economia, la storia”. Quanto agli erogatori, l’obiettivo è installarne anche nelle altre sedi de L’Orientale, anche se la burocrazia potrebbe allungare i tempi – “si tratta di edifici storici e bisogna chiedere autorizzazioni specifiche alla Sovrintendenza”. Resta l’orizzonte: “Come comunità vogliamo dare il nostro contributo”.
Claudio Tranchino
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Ateneapoli – n. 1 – 2025 – Pagina 36

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