Gruppi di ascolto e attività teatrali per il benessere psicologico degli studenti

La Vanvitelli ha aderito al progetto PROBen, istituito grazie ai fondi del MUR, stanziati lo scorso anno per favorire il benessere psicologico della popolazione studentesca. 40 milioni per finanziare progetti nazionali, che in Campania hanno promosso la creazione di una rete tra gli Atenei (capofila la Federico II). Il progetto, che terminerà il prossimo ottobre, li vedrà impegnati nel compito di formare generazioni di giovani adulti in una nuova e più articolata consapevolezza di sé stessi, delle proprie risorse e potenzialità, ma anche delle personali fragilità umane. Responsabili di Ateneo per il progetto PROBen sono le prof.sse Marina Cosenza e Alda Troncone, entrambe docenti di Psicologia clinica e responsabili del Servizio di aiuto psicologico agli studenti (Saps), che verrà incrementato grazie ai fondi ricevuti.
Perché è importante PROBen? Lo spiega la prof.ssa Troncone: “Il progetto spinge l’università e i suoi docenti a ragionare sul benessere psicologico dei propri studenti – afferma – e sulle misure da adottare per intervenire. Nello specifico, cerchiamo di rimodulare il contesto accademia affinché risponda in modo sempre più attento alle esigenze della popolazione studentesca”. Sono diversi gli ambiti sui quali PROBen estenderà i suoi effetti, primo fra tutti l’incremento delle attività del Saps: “Il servizio sarà integrato con attività di gruppo. Non si tratta di sedute di psicoterapia, ma di gruppi di ascolto che affronteranno insieme tematiche emergenti come l’ansia da esame, le difficoltà della fase evolutiva e le criticità della vita quotidiana rispetto al futuro”.
Molta importanza sarà data anche all’implementazione delle attività di ricerca, come quella della prof.ssa Cosenza, che riguarda le dipendenze comportamentali e quelle legate al gioco d’azzardo, o quella della stessa Troncone, che invece analizza in dettaglio il disagio degli studenti.
Una delle integrazioni più importanti è quella che riguarda le attività teatrali, curate dal prof. Gianluca Ficca, docente di Psicologia generale, declinate in chiave terapeutica. “Il teatro ha di per sé una valenza inclusiva e formativa – riprende la docente – è un’attività che agisce in modo indiretto sul disagio psicologico, non necessariamente con un apporto di tipo clinico. Un po’ una terapia non terapia che ha il vantaggio di favorire il benessere della psiche. È il fiore all’occhiello del nostro ventaglio di iniziative, perché consentirà ai partecipanti di evolvere e spaziare, di potenziare la propria creatività e ritrovare sé stessi in un ambiente tradizionalmente inclusivo”. Infine, PROBen favorirà le azioni informative, divulgative e inclusive, al fine di sensibilizzare la popolazione sul tema del disagio psicologico giovanile.
Le parole sono ancora di Troncone: “A maggio si terrà un evento alla Reggia di Caserta, in collaborazione con l’Associazione Italiana di Psicologia, che affronterà il tema con contributi scientifici e artistici (saranno presenti perlopiù scrittori). Lo scopo è quello di creare momenti di confronto sulle problematiche dei giovani, ma anche sul loro contributo innovativo in società”.
Nicola Di Nardo
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Ateneapoli – n. 1 – 2025 – Pagina 28

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