Entusiasmo e tante idee al Contamination Lab Parthenope

Quanti giovani hanno dei sogni nel cassetto? Idee che vorrebbero realizzare ma non sanno come fare? Quanti pensano a mettere su un’azienda dopo la laurea ma non hanno idea di come partire? Il progetto ‘Contamination Lab Parthenope’ nasce per dare risposta a queste domande e si fonda su una caratteristica particolare che è quella di legare l’economia e le energie pulite. Blue economy, economia circolare, mare: sono i temi di riferimento di questo programma finanziato con fondi ministeriali e al quale hanno aderito 15 aziende partner connettendo così il mondo delle start up, delle imprese innovative e dell’università.
L’interdisciplinarietà è una delle caratteristiche del progetto che partendo dai due focus tematici – l’economia blu e l’economia circolare – coinvolge diversi ambiti disciplinari e diverse realtà tutte coinvolte nel modello di Open Innovation che alimenta il Clab.
Coordinato dal prof. Antonio Garofalo, il Laboratorio si trova ora a metà del guado. I 50 ragazzi selezionati, divisi in dieci team, stanno presentando i loro primi progetti con molto entusiasmo. “Abbiamo già presentato un primo lavoro con i membri del mio gruppo – spiega Iacopo Bardi, iscritto alla Triennale in Economia e Commercio – Avevo già sentito parlare molto bene dei Contamination lab da parte di amici che hanno partecipato a questi progetti fuori Napoli. Quando è stato pubblicato il bando alla Parthenope, quindi, ho subito presentato la domanda. L’esperienza è come me l’aspettavo: si discute con persone diverse, con diverse competenze, si aggiungono informazioni a quelle dei corsi curriculari e riceviamo una formazione specifica per l’attivazione di una start up. Devo dire che finora ho trovato tutto molto interessante, soprattutto l’incontro sul business plan, che era uno degli argomenti che mi incuriosivano di più”. “Quando ho letto il bando l’ho subito trovato molto stimolante – racconta anche Ciro Vinaccia, iscritto a Scienze Economiche e Finanziarie – Dovendo iniziare la Magistrale, mi sembrava interessante avere delle lezioni integrative sulle start up. Finora, non solo abbiamo ripetuto cose già studiate durante la Triennale, ma abbiamo acquisito diverse competenze a livello professionale sia per quanto riguarda le start up che in generale i problemi connessi alla gestione d’impresa, grazie all’intervento di professionisti di vari settori, così come abbiamo sviluppato la capacità di lavorare in gruppo”. Proprio nelle prime giornate, infatti, i ragazzi…
 
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dal 26 ottobre (n. 14-15/2018)
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