Incremento delle iscrizioni del 70% negli ultimi 4 anni, un Centro Linguistico di Ateneo in via Acton, a Caivano un Corso di Laurea in Scienze Motorie

Intervista al Rettore dell’Università Parthenope Antonio Garofalo

Con un incremento del 70%, l’Università Parthenope è l’Ateneo dei record a livello nazionale per la crescita costante di studenti dal 2020 (post pandemia). Lo certificano i recenti dati dell’Anagrafe nazionale degli studenti raccolti dal Ministero dell’Università ed elaborati dall’Università della Calabria.
Per l’anno in corso gli iscritti sono 3.310 (+10% rispetto allo scorso anno), 4 anni fa erano 1.948, un balzo in avanti importante che per il Rettore Antonio Garofalo è frutto di una attenta programmazione: “Abbiamo puntato sulla qualità della didattica e sugli studenti, che sono al centro di tutte le nostre azioni. Curiamo la delicata fase delle immatricolazioni, quando supportiamo le matricole, e rispondiamo tempestivamente a tutte le esigenze studentesche fino al termine del percorso di studi. Naturalmente, questo impegno richiede intenso lavoro e continua attenzione da parte dei docenti che producono anche elevatissimi standard di ricerca come certifica anche l’ultima Valutazione della ricerca (VQR) che ha visto la Parthenope primeggiare nel Centro sud”.
I percorsi formativi più richiesti dagli studenti: “Quest’anno abbiamo saturato tutti i posti disponibili dell’area economica. Così come è accaduto ad Informatica, a Biologia, a Scienze Motorie. Soddisfacenti anche le performance degli altri Corsi di Laurea attivi. Molto positivo l’esordio del Corso di Laurea in Infermieristica. Le lezioni stanno andando avanti con entusiasmo, grazie anche ad autorevoli testimonianze come quella di Ciro Verdoliva (Direttore Generale Asl Napoli 1). Stanno partendo i tirocini con l’Ospedale del Mare e Asl Napoli 1, un fondamentale continuo interscambio utile per rispondere alle esigenze del settore”.

Un Ateneo in grande fermento che investe a 360 gradi. A breve sarà inaugurato il Centro Linguistico di Ateneo nella sede di via Acton, una struttura al servizio degli studenti, della città ma anche di supporto per lo sviluppo dell’internazionalizzazione, altro settore su cui si lavora in prospettiva del preoccupante dato sulla denatalità che inciderà sulle future immatricolazioni. “Nel nostro progetto di rilancio una parte importante è destinata all’internazionalizzazione, attività strettamente collegata alla necessità di disporre di residenze universitarie. Un anno fa, attraverso un nostro bando, sono state individuate delle strutture su Napoli e Nola, oggi è tutto pronto, siamo solo in attesa di un finanziamento pubblico che unitamente alle risorse destinate dal Ministero dell’Università ci permetterà di avere in tempi stretti delle residenze. Una ulteriore crescita degli iscritti è strettamente collegata ad una prospettiva internazionale, soprattutto in risposta al fenomeno della denatalità.
Al momento il sistema campano non sta ancora soffrendo, ma si tratta di un fenomeno molto preoccupante, purtroppo già noto. Attraverso la dotazione di studentati si potrà dare opportunità a studenti stranieri e questo darà la possibilità agli Atenei del centro-sud di andare avanti senza grossi problemi”.

L’area geografica sulla quale si pensa di investire: “Come Ateneo la prospettiva internazionale è globale, ma un occhio di riguardo va verso i Paesi del nord Africa perché ritengo che in quell’area, in esplosiva crescita demografica, vista la localizzazione del nostro Ateneo sul Mediterraneo, si possa verificare una combinazione virtuosa tra loro e le nostre esigenze e che, in un approccio fortemente complementare, si possano trovare delle soluzioni soddisfacenti in termini di ingresso dei giovani”.
Intanto, anche per rispondere all’attuale aumento del numero di studenti, si sta investendo sullo sviluppo del Polo di Nola dove sono in corso lavori per la nuova e prestigiosa sede di circa 1.500 mq. con 7 aule per un totale di 750 posti a sedere, 12 uffici, 1 biblioteca e oltre 2.000 mq. di parcheggio. In questi giorni è prevista l’apertura di moderne aule e sale studio anche a Napoli, nella sede di Palazzo Pacanowski, in via Generale Parisi, e analoga situazione al Centro Direzionale dove sono state attivate tutte le procedure per il ripristino di spazi acquisiti (beni confiscati alla camorra).
L’Università Parthenope, come altri Atenei campani, è impegnata anche per lo sviluppo del territorio. Infatti, su sollecitazione della Ministra Bernini e del Governo, nell’ambito del grande progetto Caivano, il prossimo anno attiverà un Corso di Laurea in Scienze Motorie proprio nella città tristemente nota per i fatti di cronaca: “abbiamo pensato a questo Corso di Studi perché ha un’attrattività importante, ma soprattutto riteniamo che lo sport, con tutte le altre attività collegate, ha una funzione sociale significativa”.

Significativi i risultati sui finanziamenti PRIN, Progetti di rilevante interesse nazionale: l’Ateneo ha ricevuto l’ammissione e il finanziamento di 86 PRIN (tra ordinari e PNRR) per un totale di 5 milioni di euro. Interessante novità arriva dalla collaborazione con la Apple. Dal 2016 è attivo un programma di formazione per lo sviluppo di applicativi iOS denominato Developers Academy Outreach Program. La Apple, sulla base dell’esperienza maturata e dei risultati raggiunti, ha assegnato di recente alla Parthenope il compito di Hub per l’avvio e il sostegno delle attività della Foundation presso l’Università di Palermo.

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Ateneapoli – n.04 – 2024 – Pagina 3

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