Proseguono le iniziative di orientamento alla Scuola Superiore Meridionale

“Continueremo con l’orientamento, sollecitato e stimolato dalle risorse PNRR che, grazie ai risultati ottenuti, sono cresciute di anno in anno. Da novembre e fino a dicembre del 2025 ci aspetta un lavoro costante con e dentro le scuole”. Il prof. Giancarlo Alfano, responsabile dell’orientamento della Scuola Superiore Meridionale (SSM) assieme al prof. Carlo Nitsch, ha anticipato ad Ateneapoli i prossimi movimenti della struttura di Alta Formazione per farsi conoscere e apprezzare sempre di più sul territorio, tanto regionale quanto nazionale – “riproporremo anche la settimana in residence il prossimo anno”, ha aggiunto. E infatti, guardando agli ultimi mesi, i risultati sono stati soddisfacenti.
Come già raccontato in occasione dell’iniziativa di settembre, che ha visto la Scuola accogliere circa 130 studenti in piena autonomia, senza alcun supporto esterno, lo stesso risultato è stato ottenuto con la tre giorni di ottobre, dal 25 al 27 per la precisione, che ha rappresentato la seconda fase di orientamento. Nello specifico, si è trattato di tre giornate tematiche di studio sempre a tema “le risorse dell’incertezza” per circa 80 studenti provenienti da tutta la Campania iscritti all’ultimo anno delle scuole medie superiori che hanno risposto al bando di selezione e che nell’occasione precedente non avevano avuto modo di partecipare.
“Siamo soddisfatti di quello che è accaduto in questi giorni – ancora il docente – per due motivi: c’è stata una forte sinergia con le altre istituzioni, la Federico II in primis, ma anche con il Museo Archeologico, la Apple Academy, realtà tra loro collegate dal territorio e da intellettuali e studiosi che ci lavorano; in secondo luogo, siamo felici che la principale caratteristica della Scuola, cioè l’interazione tra area scientifica e umanistico-giuridica, si è confermata tale.
In ogni sessione c’è stato un incontro tra studiosi diversi che si sono integrati intrecciando questioni analoghe, come accaduto nella giornata di chiusura (lezioni magistrali proprio di Alfano, dei professori Arturo De Vivo e Fabio Ambrosino su ‘La scoperta dell’incertezza e l’incertezza delle scoperte’, ndr). Sono state affrontate questioni metodologiche, in maniera anche piuttosto imprevedibile – penso all’incontro tra ermeneutica e fisica – e sono emersi tratti molto similari che i giovani hanno recepito ponendo domande ai relatori”.
Se l’approdo fisico della tre giorni è stato a San Marcellino, non meno interessanti sono state le altre tappe: l’Osservatorio astronomico di Capodimonte (INAF, Istituto Nazionale Astrofisica) con tanto di visita dei laboratori astronomici; durante il sabato invece gli studenti sono stati accompagnati al Parco Archeologico e all’Acropoli di Cuma, infine al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN), dove hanno assistito al Festival di Storia ‘Alla Prova del tempo’ presso l’Auditorium. Due eventi tra settembre e ottobre che hanno dato prova della consistenza delle risorse della Scuola: “grande efficienza logistica negli spostamenti e nella distribuzione delle discipline”. Una capacità organizzativa “molto forte che ci spinge a continuare su questa linea”, conclude Alfano.
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Ateneapoli – n.18 – 2024 – Pagina 7

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