Formare i nuovi manager del patrimonio culturale è un lavoro fondamentale per il futuro dell’Italia

Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, in visita al Suor Orsola Benincasa

Questo è un luogo denso di valori e tesori. Qui la cultura si esalta nella sua accezione più nobile”. Da oggi c’è una dedica speciale nel libro dei visitatori del Museo dell’Opera universitaria del Suor Orsola, quella del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che ha dedicato un’intera ora ad una lunga visita dell’antica cittadella monastica dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. L’occasione di questa accurata visita è stata la lectio magistralis dedicata al tema “Giuseppe Prezzolini. L’anarchia di un conservatore” che il Ministro Sangiuliano ha tenuto nella Sala degli Angeli dell’Ateneo napoletano che proprio quest’anno festeggia i primi vent’anni di attività didattica della sua Scuola di Giornalismo.

La lezione del Ministro Sangiuliano è stata preceduta da un minuto di raccoglimento in ricordo dell’ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Un ricordo che ha aperto anche il saluto introduttivo del Rettore del Suor Orsola, Lucio d’Alessandro, e l’intervento dello stesso Sangiuliano.

“Siamo particolarmente onorati – ha sottolineato d’Alessandro – di aver ospitato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, in un Ateneo la cui storia e il cui presente sono segnati dal porsi all’avanguardia (e non soltanto in Italia) nella formazione e nella ricerca in tutti gli ambiti connessi con il Patrimonio culturale materiale e immateriale. Un Ateneo ospitato esso stesso in un Bene culturale (la cittadella seicentesca di Orsola Benincasa, in valutazione Unesco quale Patrimonio dell’umanità) e che fu il primo nel Mezzogiorno ad attivare un corso di laurea dedicato specificamente ai Beni culturali. Penso di poter affermare senza sembrare troppo ardito che il Ministro Sangiuliano possa sentirsi nel nostro Ateneo “uno di casa”; sia perché la nostra Università si inscrive sin dalla fondazione nella cornice di un modo nuovo di guardare alla città (la nostra e la sua città), partendo da una storia antichissima per alimentarsi della modernità, in qualche caso della visionarietà, dei suoi saperi; sia perché può rinvenirsi nel DNA di questo Ateneo il pensiero liberale al quale il Ministro fa costante riferimento nel proprio operato di studioso, di giornalista, di uomo delle istituzioni”.

Prima della sua lectio magistralis il Ministro Sangiuliano ha visitato alcuni dei luoghi più significativi dell’antica cittadella di Suor Orsola: tre dei suoi Musei (il Museo Pagliara, il Museo dell’Opera universitaria e il Museo delle Scienze), una delle sue chiese più belle (la Chiesa dell’Immacolata) e poi ancora il Laboratorio di restauro dei dipinti (uno dei pilastri delle attività didattiche del Corso di laurea magistrale in Restauro dei beni culturali), i giardini, le collezioni di stampe, porcellane, ceramiche e spartiti musicali custoditi nel sistema museale del Suor Orsola e la cella di clausura dove ha vissuto quasi 500 anni fa Orsola Benincasa.

“Questo luogo – ha sottolineato Sangiuliano – svolge una funzione fondamentale nella società napoletana e in tutta la società meridionale e italiana: quella della formazione dei giovani. Una funzione fondamentale in un’epoca, come quella attuale, in cui il capitale umano è decisivo. Mentre nei secoli passati si misurava la forza delle Nazioni con le dotazioni militari o con l’elemento demografico o con tante altre categorie oggi io credo che la cosa più importante per una Nazione sia la conoscenza. E quindi certamente il Ministero della Cultura studierà le forme migliori per sostenere questo luogo e questa comunità accademica che contribuisce alla conoscenza ed alla sua funzione sociale in modo così incisivo, perché formare i nuovi manager del patrimonio culturale è un lavoro prezioso per il nostro Paese”.

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