Anno nuovo, nuovo ciclo di seminari per l’acquisizione di 0.5 punti bonus per gli studenti della Laurea Magistrale in Giurisprudenza. Siamo al Dipartimento di Scienze Giuridiche ed Economiche del Suor Orsola Benincasa dove, dal 26 marzo, storici del diritto, docenti e giudici delle più alte Corti interverranno su un tema cardine per ogni Stato di diritto che pretenda di definirsi tale e, soprattutto, molto discusso al giorno d’oggi, tra riforme della giustizia e intelligenza artificiale: ‘L’imparzialità del giudice’. E proprio perché il tema è ‘caldo’, come annuncia il Direttore del Dipartimento Tommaso Edoardo Frosini, l’iniziativa è aperta a tutti: non solo studenti, ma alla cittadinanza. Insomma, a “chiunque voglia conoscere le problematiche del funzionamento della giustizia nel nostro Paese”.
Ma quali sono queste problematiche? “La Costituzione è il nostro faro ed è chiara – risponde il prof. Frosini – Afferma che il giudice è soggetto solo alla legge e tutto il sistema è costruito sui concetti di imparzialità e indipendenza, con anche organi a tutela come il Consiglio Superiore della Magistratura. Poi, se ci sono soggetti che deviano rispetto al precetto, è un problema della vita vissuta che va affrontato”.
Bisogna, però, partire dalle basi della cultura giuridica e, soprattutto, dall’aver ben chiaro che un conto è agire illegalmente, ben altro è quel margine di discrezionalità che consente al magistrato di riportare in equilibrio la bilancia della giustizia: “Il giudice ha una serie di modalità interpretative che gli sono date per poter affrontare il caso: pensiamo a quando concede delle attenuanti e decide di assegnare ad un soggetto la pena minima prevista”, continua il Direttore.
E aggiunge un esempio: un mendicante che vive di stenti e ruba una mela, potrà mai essere punito allo stesso modo di chi vive nel lusso e ruba la stessa mela? “Le attenuanti che applicherà nel primo caso non potrebbero mai essere applicate nel secondo e non si tratta di parzialità, ma di equilibrio di giudizio di un giudice che si fa carico dei problemi della società e che conosce il contesto sociale”.
Ecco, allora, il futuro magistrato che tenta di formare il Dipartimento, anche attraverso l’introduzione di un biennio tutto mirato alla preparazione del concorso: un magistrato “che abbia una cultura giuridica fatta non solo di codici, ma di interpretazioni, di ragionamenti giuridici, di contributi esterni al diritto, di comparazione con altri ordinamenti… tutto ciò forma il giudice, lo rende davvero imparziale e lo porta a giudicare secondo equità perché, alla fine, al concorso si tratta di scrivere dei temi. Ma è un lavoro in cui si limitano le libertà delle persone e l’università deve educare al corretto utilizzo del potere giuridico”.
Da questa visione si comprende allora il senso di instaurare un dialogo trasversale sul tema dell’imparzialità: aspetti storici, processuali, penalistici, costituzionali ed europei verranno tutti presi in considerazione nell’arco di ben cinque incontri. Si inizierà il 26 marzo con ‘Una sintesi chimica: un profilo storico dell’imparzialità del giudice’, a cura dello storico del diritto Marco Nicola Miletti, dell’Università di Foggia.
Il secondo appuntamento, il primo di aprile, vedrà invece ospite l’ex Giudice della Corte Costituzionale Nicolò Zanon, che racconterà agli studenti ‘I mille volti dell’imparzialità del giudice’. A seguire, il 9 aprile, si guarderà al tema dal punto di vista del diritto processuale civile con ‘L’imparzialità del giudice civile e la sua tutela’ del prof. Antonio Carratta (Università degli Studi Roma Tre). ‘L’imparzialità del giudice nella giurisprudenza della CEDU’ sarà, invece, il titolo dell’incontro del 15 aprile con un ospite che arriva direttamente da Strasburgo: Raffaele Sabato, il giudice italiano della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Ultimo appuntamento il 6 maggio, con il prof. Vittorio Manes, docente di Diritto penale all’Alma Mater di Bologna, che chiuderà il cerchio con ‘L’imparzialità del giudice nel turbine della giustizia mediatica’.
Gli studenti interessati alla partecipazione dovranno inviare la propria candidatura entro il 3 febbraio, rispettando i limiti dei bonus indicati nel ‘Regolamento punti Bonus’ dell’Ateneo.
Giulia Cioffi
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Ateneapoli – n. 1 – 2025 – Pagina 38