A Medicina si deve studiare 8 ore al giorno

Una strada tutta in salita per chi, dopo lo stress dei test di ammissione, si può sentire a pieno titolo studente di Medicina (presso la sede di Napoli o di Caserta). Ai sei anni della durata del Corso di Laurea, si aggiungono altri quattro o cinque anni per la Scuola di Specializzazione. Tempi lunghi dunque. Ma anche tanto impegno durante il percorso di studi che prevede il superamento di 40 esami per arrivare alla laurea. Ne consegue il suggerimento del Preside della Facoltà, prof. Giovanni Delrio, di considerare lo studio come un lavoro. Otto ore al giorno, fatte con serietà e organizzazione. E’ questo il presupposto per riuscire bene negli studi, quella che il Preside, definisce “una norma elementare”. “A Medicina è necessario studiare almeno altre quattro ore, oltre alle lezioni seguite in aula. – afferma Delrio – Per sei giorni a settimana…”. Beh, dunque è vero che Medicina è un percorso di studi tra i più complessi? “No. Il problema è che molti ragazzi si iscrivono pensando di essere ancora alle scuole superiori dove programmavano le interrogazioni, invece devono capire che bisogna cambiare il metodo di studi: occorre un impegno costante e quotidiano dove alle lezioni in aula si affiancano ore di studio individuali. Fondamentalmente, frequentare i corsi e studiare. Non c’è nulla di più semplice”. Seguendo questi consigli, si riesce anche a sostenere i relativi esami al termine di ogni semestre. “Abbiamo predisposto quattro appelli d’esame nelle sessioni di gennaio-febbraio e giugno-luglio e altri due appelli nella sessione di settembre. Studiando con serietà e impegno, si sostengono gli esami più le verifiche previste ogni anno”. Sembra, dunque, che si basi tutto su una questione di organizzazione, visto che alla Sun c’è un’alta percentuale (oscilla tra il 65% e il 70%) di studenti che si laurea nei tempi stabiliti e con voti molto alti, pur svolgendo altre attività (dallo sport alla musica). Sempre più, poi, sono le donne che scelgono di studiare Medicina. “Le donne sono più determinate e decise nel raggiungimento dei loro obiettivi”. Il primo anno, magari, sarà un po’ di adattamento ad un nuovo ambiente, ma “questi – conclude Delrio – sono problemi comuni a tutte le Facoltà. Sul fronte didattico, le matricole si troveranno a dover affrontare materie nuove, ma con la giusta dose di impegno si riesce in tutto”.
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