Hanno vinto il premio dedicato alla memoria della prof.ssa Liliana Basile, docente molto stimata di Economia Politica e Microeconomia ad Economia del Federico II, scomparsa prematuramente nel gennaio del 2007. Il riconoscimento, destinato alle migliori studentesse della Facoltà (3mila euro per seguire scuole estive all’estero), se lo sono aggiudicate loro: Maria Giovanna Cattaneo, 22 anni iscritta al primo anno della laurea Specialistica in Economia Aziendale, indirizzo Dottore Commercialista e Consulente Aziendale, e Annalisa Scognamiglio, 22 anni, laureata a luglio alla Specialistica in Economia.
Da due studentesse speciali, qualche utile suggerimento per chi si appresta a scegliere la Facoltà.
Maria Giovanna con in tasca la maturità liceale, si è iscritta al Corso di Laurea in Economia Aziendale e non si è pentita – “in Facoltà mi sono sempre trovata bene”-. La sua ricetta per riuscire bene negli studi: “seguire le lezioni aiuta e consente di stabilire un rapporto con il professore e capire il suo approccio alla materia. Così all’esame c’è meno ansia”; poi “formare un gruppo di studio per incoraggiarsi, scambiarsi idee e superare gli esami. Con quattro o cinque amici, l’Università è un piacere e lo studio non si riduce ad una sterile ripetizione”. Studentessa appassionata, Maria Giovanna è anche una sportiva. Racconta: “fino a 17 anni sono stata nella nazionale juniores di tennis tavolo. Lo sport mi ha insegnato che non conta solo la vittoria, ma anche l’allenamento e i sacrifici per raggiungere determinati traguardi. È bellissimo impegnarsi e finalizzare il lavoro alle gare. Mi ha insegnato che anche per lo studio bisogna sacrificarsi. Non ho mai cercato scappatoie, o aspettato il passaggio della cattedra, mai”. Nel suo curriculum un periodo di studio all’estero con il programma Erasmus “a Bordeaux. Un’esperienza che consiglio a tutti. All’inizio si ha paura di non riuscire a seguire in un’altra lingua e di non sapersi gestire. Invece sono ostacoli che si superano senza nemmeno rendersene conto. È impagabile imparare a vivere da soli”. Il premio Basile le ha consentito di seguire a luglio un corso intensivo in Business Analysis and Valuation alla London School of Economics: la realizzazione di un sogno nel cassetto. Nel suo futuro immagina un’esperienza lavorativa fuori Napoli -“perché le occasioni migliori, purtroppo sono fuori”- ma con l’obiettivo di ritornare nella sua città – “Napoli è una città impagabile”- . “Si parla sempre della fuga dei cervelli al Nord o all’estero, ma se restano solo persone demotivate, è un peccato”, conclude.
Parentesi spagnola – al Cemfi (Centro Estudios Monetarios y Financieros) di Madrid- a luglio, subito dopo la laurea, per Annalisa che già lo scorso anno è stata selezionata per seguire il Festival dell’Economia di Trento, con una borsa messa a disposizione dal Corriere del Mezzogiorno. Nonostante i successi universitari, l’approccio con la Facoltà non è stato dei migliori. “La Facoltà è profondamente divisa fra le due aree, economica e aziendale. All’inizio non puoi sapere cosa ti piacerà, ma io ho sempre avuto il pallino dell’Economia Politica”. Dopo la maturità classica, aveva pensato di iscriversi a Fisica, ma poi ha cambiato idea. Scelta Economia, non si entusiasma nel primo semestre di lezioni, poi “l’incontro con il corso di Microeconomia, al secondo semestre, mi ha fatto capire che questi studi mi interessavano”. Le scelte successive, l’hanno fatta entrare nel novero dei ‘pazzi’ – una decina di ragazzi che segue insieme dal secondo anno- che amano approfondire i temi legati a quest’ambito “che ti deve piacere. Io ne vedo l’utilità più che in un corso di Marketing e ho già deciso di iscrivermi al Master in Economia e Finanza”. Consigli alle matricole? “Essere molto motivati. Avere le idee chiare su cosa si vuole fare e dove si vuole arrivare. L’università è un punto di partenza, non di arrivo. Soprattutto, mai scoraggiarsi, se si studia gli esami vanno bene”. E non cedere alla tentazione di andarsene: “Economia a Napoli è ottima. Andare alla Bocconi vale solo per la lettera di presentazione, ma questa è un’università pubblica che riesce anche a dare degli incentivi. Mi sono incazzata con i miei amici quando se ne sono andati”. Opinione molto positiva sulla nuova laurea magistrale in Economia: “i professori sono ottimi, ma i nostri piani di studio, invece, sono fatti male. Mi ha sempre infastidito. Capisco che alla triennale si possa voler dare una visione ampia, ma la specialistica deve essere settoriale e poi è ottimo che sia in inglese”. Il bando per il premio è stato pubblicato quando stava già pensando ad una scuola estiva: “ho deciso di candidarmi perché pensavo di avere delle possibilità senza dover produrre elaborati, in questo caso vi avrei rinunciato perché è stato un anno molto pesante. Ho completato gli esami e, contemporaneamente, ho lavorato alla tesi”. (Si.Pa)
Da due studentesse speciali, qualche utile suggerimento per chi si appresta a scegliere la Facoltà.
Maria Giovanna con in tasca la maturità liceale, si è iscritta al Corso di Laurea in Economia Aziendale e non si è pentita – “in Facoltà mi sono sempre trovata bene”-. La sua ricetta per riuscire bene negli studi: “seguire le lezioni aiuta e consente di stabilire un rapporto con il professore e capire il suo approccio alla materia. Così all’esame c’è meno ansia”; poi “formare un gruppo di studio per incoraggiarsi, scambiarsi idee e superare gli esami. Con quattro o cinque amici, l’Università è un piacere e lo studio non si riduce ad una sterile ripetizione”. Studentessa appassionata, Maria Giovanna è anche una sportiva. Racconta: “fino a 17 anni sono stata nella nazionale juniores di tennis tavolo. Lo sport mi ha insegnato che non conta solo la vittoria, ma anche l’allenamento e i sacrifici per raggiungere determinati traguardi. È bellissimo impegnarsi e finalizzare il lavoro alle gare. Mi ha insegnato che anche per lo studio bisogna sacrificarsi. Non ho mai cercato scappatoie, o aspettato il passaggio della cattedra, mai”. Nel suo curriculum un periodo di studio all’estero con il programma Erasmus “a Bordeaux. Un’esperienza che consiglio a tutti. All’inizio si ha paura di non riuscire a seguire in un’altra lingua e di non sapersi gestire. Invece sono ostacoli che si superano senza nemmeno rendersene conto. È impagabile imparare a vivere da soli”. Il premio Basile le ha consentito di seguire a luglio un corso intensivo in Business Analysis and Valuation alla London School of Economics: la realizzazione di un sogno nel cassetto. Nel suo futuro immagina un’esperienza lavorativa fuori Napoli -“perché le occasioni migliori, purtroppo sono fuori”- ma con l’obiettivo di ritornare nella sua città – “Napoli è una città impagabile”- . “Si parla sempre della fuga dei cervelli al Nord o all’estero, ma se restano solo persone demotivate, è un peccato”, conclude.
Parentesi spagnola – al Cemfi (Centro Estudios Monetarios y Financieros) di Madrid- a luglio, subito dopo la laurea, per Annalisa che già lo scorso anno è stata selezionata per seguire il Festival dell’Economia di Trento, con una borsa messa a disposizione dal Corriere del Mezzogiorno. Nonostante i successi universitari, l’approccio con la Facoltà non è stato dei migliori. “La Facoltà è profondamente divisa fra le due aree, economica e aziendale. All’inizio non puoi sapere cosa ti piacerà, ma io ho sempre avuto il pallino dell’Economia Politica”. Dopo la maturità classica, aveva pensato di iscriversi a Fisica, ma poi ha cambiato idea. Scelta Economia, non si entusiasma nel primo semestre di lezioni, poi “l’incontro con il corso di Microeconomia, al secondo semestre, mi ha fatto capire che questi studi mi interessavano”. Le scelte successive, l’hanno fatta entrare nel novero dei ‘pazzi’ – una decina di ragazzi che segue insieme dal secondo anno- che amano approfondire i temi legati a quest’ambito “che ti deve piacere. Io ne vedo l’utilità più che in un corso di Marketing e ho già deciso di iscrivermi al Master in Economia e Finanza”. Consigli alle matricole? “Essere molto motivati. Avere le idee chiare su cosa si vuole fare e dove si vuole arrivare. L’università è un punto di partenza, non di arrivo. Soprattutto, mai scoraggiarsi, se si studia gli esami vanno bene”. E non cedere alla tentazione di andarsene: “Economia a Napoli è ottima. Andare alla Bocconi vale solo per la lettera di presentazione, ma questa è un’università pubblica che riesce anche a dare degli incentivi. Mi sono incazzata con i miei amici quando se ne sono andati”. Opinione molto positiva sulla nuova laurea magistrale in Economia: “i professori sono ottimi, ma i nostri piani di studio, invece, sono fatti male. Mi ha sempre infastidito. Capisco che alla triennale si possa voler dare una visione ampia, ma la specialistica deve essere settoriale e poi è ottimo che sia in inglese”. Il bando per il premio è stato pubblicato quando stava già pensando ad una scuola estiva: “ho deciso di candidarmi perché pensavo di avere delle possibilità senza dover produrre elaborati, in questo caso vi avrei rinunciato perché è stato un anno molto pesante. Ho completato gli esami e, contemporaneamente, ho lavorato alla tesi”. (Si.Pa)







