‘Evoluzione. Un viaggio lungo quattro miliardi di anni’ il titolo dell’incontro che vedrà protagonista il prof. Roberto Ligrone, Botanico evoluzionista, docente in quiescenza al Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali, Biologiche e Farmaceutiche (Distabif) dell’Università Vanvitelli. La lezione, che rientra nell’ambito del ciclo di seminari ‘La ricerca entra nelle aule di Biologia’ promosso dal Dipartimento di Biologia della Federico II, si svolgerà il 29 aprile alle ore 10.00 online (Canale Youtube https://youtu.be/cs8GCnWA0IE).
“Arrivato a sessantatré anni mi ero stancato di insegnare e, avendo la possibilità, sono andato in pensione. Ho comunque mantenuto i miei interessi e continuato a scrivere, così ho deciso di raccogliere i temi che più mi piaceva insegnare in aula in un libro, ‘Le innovazioni biologiche che hanno plasmato il mondo’, e l’ho pubblicato. Data la reazione molto positiva, incoraggiato dai miei colleghi, ho deciso di redigerne una versione internazionale, più approfondita, accademicamente più precisa e in lingua inglese edita da ‘Springer’. È uscita l’anno scorso”, racconta il prof. Ligrone. L’auspicio del docente è che: “molti studenti lo leggano e ne siano stimolati, così come lo sono stato io nello scriverlo. Il libro, a carattere specialistico, ha riscontrato successo anche tra i miei colleghi all’estero”, chiosa il prof. Ligrone. E proprio sul successo del suo libro è stato disegnato l’incontro, dacché “la prof.ssa Simonetta Giordano (Coordinatrice del Corso di Laurea Magistrale federiciano in Scienze Biologiche), curatrice dell’evento, è venuta a conoscenza del mio lavoro e mi ha proposto di discutere questi temi con gli studenti. Si tratta di argomenti a mio giudizio interessantissimi! Parlerò di dieci transizioni biologiche fondamentali (anzi nove, poiché la decima è l’arrivo dell’uomo), ognuna delle quali ha aperto la strada a quella successiva, per cui l’uomo è il prodotto delle prime nove. Non sono tutti argomenti comuni per uno studente di Biologia: fin quando si parla di origine della vita, di rapporti evolutivi tra gli eucarioti e i batteri, dei procarioti, del cloroplasto (nel mio libro tratto anche delle piante terrestri, poiché il loro arrivo è stato fondamentale), allora si rientra nella disciplina; quando si discute dell’uomo, tuttavia, si entra nella branca della paleoantropologia, quindi di argomenti di nicchia nel mondo della biologia. Si tratta di un viaggio interdisciplinare”, dice il prof. Ligrone. “Posso spiegare il mio auspicio di divulgazione tra gli studenti con la teoria di Richard Dawkins riguardo al ‘meme’. Così come i geni si riproducono e fanno copie di sé stessi per poi competere tra di loro fin quando i più capaci sussistono e i meno capaci scompaiono, allo stesso modo i memi (cioè idee) vengono trasmessi da una mente all’altra e, a seconda della loro capacità, possono prevalere su altre idee e colonizzare più menti. Trovo che sia un’idea molto intrigante. Ecco, io vorrei inserire dei memi nelle menti degli studenti, cosicché possano attecchire e proliferare”, chiosa il docente.
Nicola Di Nardo