“Costanza e impegno quotidiano sono l’unica medicina sicura per poter affrontare con serenità ogni singolo esame. Alla base è bene che ci sia l’interesse per la disciplina”, afferma il Preside della Facoltà di Studi Politici prof. Gianmaria Piccinelli. Seguire i corsi “è essenziale, anche se non obbligatorio”. L’Università – sottolinea il Preside- è profondamente rinnovata per consentire la più ampia partecipazione possibile degli studenti alle lezioni. “Siamo una Facoltà giovane e siamo particolarmente aperti alle proposte degli studenti, soprattutto per verificare la rispondenza dei programmi e degli insegnamenti alla capacità di rendere concreti e pratici i contenuti delle lezioni. Senza una reale partecipazione alla vita della Facoltà, che è ben diversa dalla mera presenza in aula, tutto ciò è difficile. Sappiamo che per la nostra Facoltà questo processo si compirà nel momento in cui avremo una sede stabile. Ma stiamo già ampiamente lavorando in questo senso”.
Ma cosa consiglia il Preside ad uno studente per fare in modo che inizi bene il proprio percorso accademico? “Avere ben chiare le proprie aspirazioni, tenendo presenti anche le attitudini personali. Studiare ciò che piace è una marcia in più, che velocizza e migliora l’iter universitario, e consente i migliori risultati”. E per proseguire gli studi con celerità e soddisfazione: “seguire i corsi con costanza e partecipazione, intervenendo a lezione, e porre ogni dubbio e questione all’attenzione dei docenti, favorendo il dialogo con gli stessi e con i propri colleghi. Studiare a casa, ovviamente, con regolarità, e non solo in prossimità degli esami. Dedicarsi con impegno particolare allo studio delle lingue straniere, conoscenza spesso troppo oscura agli studenti italiani”. A tal proposito, Piccinelli ricorda che la Facoltà offre una grande varietà di corsi di lingua, dall’inglese all’arabo.
Velocità o voto alto: cosa conta di più ai fini dell’inserimento nel mondo del lavoro? “E’ importante laurearsi con un livello adeguato di conoscenze e competenze che possono essere messe a frutto nel mondo del lavoro. Questo ha un tempo suo proprio che normalmente è quello del corso di laurea. Qualcuno impiega un po’ più di tempo, ma la vita da “fuori corso” è segno di poca responsabilità. Inutile dire che anche l’ingresso nel mondo del lavoro ha spesso gli stessi tempi della conclusione degli studi. Oggi è però importante concludere soprattutto le magistrali con una votazione alta. Per molte aziende, ed anche per molti concorsi, esistono voti minimi di ammissione e questo è da tenere sempre presente”.
Ma cosa consiglia il Preside ad uno studente per fare in modo che inizi bene il proprio percorso accademico? “Avere ben chiare le proprie aspirazioni, tenendo presenti anche le attitudini personali. Studiare ciò che piace è una marcia in più, che velocizza e migliora l’iter universitario, e consente i migliori risultati”. E per proseguire gli studi con celerità e soddisfazione: “seguire i corsi con costanza e partecipazione, intervenendo a lezione, e porre ogni dubbio e questione all’attenzione dei docenti, favorendo il dialogo con gli stessi e con i propri colleghi. Studiare a casa, ovviamente, con regolarità, e non solo in prossimità degli esami. Dedicarsi con impegno particolare allo studio delle lingue straniere, conoscenza spesso troppo oscura agli studenti italiani”. A tal proposito, Piccinelli ricorda che la Facoltà offre una grande varietà di corsi di lingua, dall’inglese all’arabo.
Velocità o voto alto: cosa conta di più ai fini dell’inserimento nel mondo del lavoro? “E’ importante laurearsi con un livello adeguato di conoscenze e competenze che possono essere messe a frutto nel mondo del lavoro. Questo ha un tempo suo proprio che normalmente è quello del corso di laurea. Qualcuno impiega un po’ più di tempo, ma la vita da “fuori corso” è segno di poca responsabilità. Inutile dire che anche l’ingresso nel mondo del lavoro ha spesso gli stessi tempi della conclusione degli studi. Oggi è però importante concludere soprattutto le magistrali con una votazione alta. Per molte aziende, ed anche per molti concorsi, esistono voti minimi di ammissione e questo è da tenere sempre presente”.