La Prorettrice Angela Zampella: “il futuro appartiene a chi ha il coraggio di costruirlo”

“Il futuro appartiene a chi ha il coraggio di costruirlo. Non accontentatevi. Anche quando la montagna vi sembra enorme e il percorso lunghissimo. Spacchettatelo in piccoli pezzi e vedrete che tanti di questi li realizzerete un passo alla volta con la passione, l’entusiasmo e la tenacia. Tra qualche anno, quando guarderete alle vostre spalle, vi renderete conto di aver scalato una cima molto alta”. La Prorettrice, prof.ssa Angela Zampella, ha aperto il Job Fair della Federico II dello scorso 29 maggio a Monte Sant’Angelo con parole accorate e di incoraggiamento per le studentesse e gli studenti provenienti da ogni Scuola e Dipartimento dell’Ateneo, che hanno raccolto in pieno l’opportunità di confrontarsi con le oltre 100 aziende ospitate per l’occasione – Accenture, Alliance, Deloitte, KPMG, Hitachi, Coca-Cola HBC, MSC e tante altre.

Già, perché il Career day della Federico II è l’evento principe del placement – “i diversi zeri raccontano di un grande entusiasmo, quest’oggi sono in programma più di 10.000 colloqui”, ha aggiunto la docente. Che infatti ha esaltato la macchina organizzativa: “le cose funzionano perché dietro ci sono persone che rendono possibile la realizzazione di un gioiello del genere in cui i nostri ragazzi e ragazze incontrano le realtà produttive del territorio nazionale e internazionale, che ringrazio”. Ma il cuore dell’intervento della Prorettrice è rimasto la platea di giovani talenti.

Ed è tornata indietro nel tempo, immedesimandosi in paure e ansie: “Ricordo bene cosa significa proiettarsi sul chi si vuole diventare e comprendo la pressione che sentite. E proprio per questo voglio lanciarvi un segnale di profonda fiducia che tutti noi in Ateneo abbiamo nelle vostre straordinarie possibilità. Lavoriamo solo e soltanto per questo. Siamo consapevoli che tanti di voi troveranno grandi opportunità in queste giornate e che alcuni torneranno per raccontarlo”.

La chiosa finale ha ripreso lo scrittore tedesco Goethe, attraverso il quale la Prorettrice ha spinto idealmente i presenti a sognare con perseveranza, a compiere un passo ogni giorno senza spaventarsi: “Compiamo 801 anni la prossima settimana, questa università crede in voi, ricordatelo sempre. Siate tenaci e tornate forti dei vostri successi”.

I talent? Brillanti, smart, motivati

La scarica di adrenalina regalata dalle parole della Prorettrice ha portato i tantissimi presenti a recarsi subito verso le due aree allestite, una prima dedicata ai colloqui programmati e una seconda, espositiva, con tanto di stand aziendali. E come raccontato dall’Ateneo, il format dell’evento è stato pensato per massimizzare le opportunità di incontro: il matching tra studenti e aziende è avvenuto su una piattaforma digitale dedicata. Prima del Job Fair i candidati hanno selezionato le realtà di loro interesse, e queste ultime hanno programmato dei colloqui one-to-one con i profili ritenuti più idonei.

E proprio per carpire qualche elemento che può fare la differenza in un iter selettivo, Ateneapoli ha raccolto brevi dichiarazioni presso gli stand di alcune aziende. “Oltre alle competenze tecniche di base, che poi possono essere sempre modellate con la formazione, direi che per noi spiccano la brillantezza e l’essere smart, le soft skills sono molto importanti – ha detto il dott. Fabrizio Fiorenza, rappresentante di Micron, multinazionale che si occupa di semiconduttori e, in particolare, di memorie, dalle micro-sd alle ram. Poi, sull’eventualità di portare a casa un nuovo talento, ha aggiunto: “assolutamente, noi siamo qui apposta per raccogliere talent e collazionare quanti più curriculum che possano aiutare l’azienda a crescere”.

Non solo lauree STEM e ingegneri. Con la dott.ssa Alice Pavetti di EY, si è parlato delle opportunità per i laureati di ambito umanistico: “io stessa, Talent Aquisition, vengo da quel settore. È chiaro che il focus dell’azienda non è quello e le posizioni vengono aperte più sporadicamente, ma di sicuro le possibilità ci sono”. Infine un consiglio: “puntare tanto sulle motivazioni e sulle soft skills, perché sono queste che valutiamo più di altro durante i primi colloqui nel post laurea”. Confronti fitti e serrati avvengono per entrare nello Studio Legale Giambrone, che ha ben 18 sedi in tutto il mondo e si sta aprendo al Giappone. La dott.ssa Veronica Rosiello ha riferito che “da noi essere avvocato è riduttivo”.

Cioè: “bisogna avere un approccio globale alla materia andando ben oltre il diritto italiano. Cerchiamo persone che abbiano una visione internazionale della legge e che conoscano molto bene le lingue”. E a chi magari paga lo scotto iniziale nel constatare che non sempre la realtà professionale risponde alle proprie aspettative, la dott.ssa Ilaria Piccolo di Capgemini, società di consulenza di matrice francese in campo informatico e ingegneristico, ha detto: “ad essere decisivi in questo senso sono le necessità del mercato e i suoi trend, proprio per questo non bisogna precludersi nulla”.

Alla rappresentante di Bosch, la dott.ssa Elisa Spirito, il compito di raccontare, invertendo il punto di vista di giornata, cosa può trarre di buono un’azienda dal Federico II Job Fair. “Sicuramente riusciamo a farci conoscere molto di più in presenza, a raccontare la realtà aziendale e l’ambiente”. Per entrare in Bosch, così come in qualsiasi altra azienda, al netto della laurea, servono “passione, dedizione e impegno”.
Claudio Tranchino
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Ateneapoli – n. 10 – 2025 – Pagina 6

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