“Da circa un paio d’anni, la Facoltà è migliorata soprattutto a livello di strutture. E poi il Preside Di Natale si dimostra abbastanza disponibile…”. Questo il commento generalizzato degli studenti della Facoltà di Ingegneria della Seconda Università, che affollano la sede di via Roma per l’inizio dei corsi. “Le strutture sono migliorate molto – dice Paolo Mesolella, studente al quinto anno di Ingegneria Meccanica – basti pensare che, quando mi sono iscritto, le lezioni si seguivano nei cinema di Aversa. Ora ci sono due sedi: la Real Casa dell’Annunziata di via Roma, che è stata ristrutturata, e l’aulario di Viale Michelangelo dove si tengono le lezioni per i ragazzi del primo anno…”. Dello stesso parere Luigi Sequino, studente di Ingegneria meccanica in piena regola con gli esami (“basta studiare in maniera costante”), che aggiunge: “c’è qualcosa, però, che andrebbe migliorata: ci sarebbe bisogno di una maggiore flessibilità nella scelta dei piani di studio”.
Le lamentele arrivano da un gruppo di studenti fuori corso di Ingegneria informatica e Ingegneria elettronica che preferisce mantenere l’anonimato. Sembra che il problema maggiore sia la sproporzione tra la difficoltà degli esami e i crediti che vengono assegnati. Un esempio. “Per sostenere l’esame di Reti di calcolatori, c’è bisogno di studiare manuali da seicento pagine e presentare tre progetti. Per quest’esame assegnano solo cinque crediti, e invece ce ne vorrebbero almeno nove… Lo stesso discorso vale per l’esame di Sistemi operativi”. I ragazzi hanno deciso di non seguire le lezioni in aula, “per risparmiare tempo”. “Più che seguire i corsi –continuano– ci organizziamo in gruppi e studiamo usufruendo di appunti e dispense che ci passano altri colleghi o che chiediamo ai docenti”. Dunque, le lezioni hanno la loro importanza? “Sì, ma seguire troppi corsi significa non capire più nulla, invece noi abbiamo definito questo sistema per cui ci dedichiamo completamente allo studio in gruppo e cerchiamo di sostenere gli esami a fine semestre”. Lagnanze anche per gli appelli: “tutte le prove sono state fissate nei primi giorni di settembre, addirittura Inglese il 3 e Sistemi operativi il 5. Date che arrivano subito dopo le vacanze, ammesso che si possa fare vacanza con in corso la preparazione degli esami agli inizi di settembre…”. Un consiglio che i ragazzi vorrebbero rivolgere al Preside: “invece dei semestri, sarebbe meglio organizzare il calendario in trimestri!”. Le date d’esame andrebbero riviste, ma Raffaele e Marta, di Ingegneria informatica, informano che è già stato fatto: “è vero: gli esami sono stati programmati nelle prime due settimane di settembre, potevano anche essere posticipati alla fine del mese, giusto per darci il tempo di riprendere gli studi dopo le vacanze. C’è anche da dire, però, che il Preside ha inserito altre finestre d’esame, la prossima è prevista dal 27 ottobre al 3 novembre, e quindi c’è ancora tempo per ripetere e magari sostenere l’esame con più sicurezza”. C’è chi si rassegna. “Ingegneria, si sa – dice Paolo, futuro ingegnere meccanico – è una Facoltà dove si studia molto. Chi sceglie questo percorso, sa che dovrà dedicarsi allo studio ogni giorno”. D’altro canto, continua Paolo, “i docenti sono abbastanza disponibili e preparati…”.
Le lamentele arrivano da un gruppo di studenti fuori corso di Ingegneria informatica e Ingegneria elettronica che preferisce mantenere l’anonimato. Sembra che il problema maggiore sia la sproporzione tra la difficoltà degli esami e i crediti che vengono assegnati. Un esempio. “Per sostenere l’esame di Reti di calcolatori, c’è bisogno di studiare manuali da seicento pagine e presentare tre progetti. Per quest’esame assegnano solo cinque crediti, e invece ce ne vorrebbero almeno nove… Lo stesso discorso vale per l’esame di Sistemi operativi”. I ragazzi hanno deciso di non seguire le lezioni in aula, “per risparmiare tempo”. “Più che seguire i corsi –continuano– ci organizziamo in gruppi e studiamo usufruendo di appunti e dispense che ci passano altri colleghi o che chiediamo ai docenti”. Dunque, le lezioni hanno la loro importanza? “Sì, ma seguire troppi corsi significa non capire più nulla, invece noi abbiamo definito questo sistema per cui ci dedichiamo completamente allo studio in gruppo e cerchiamo di sostenere gli esami a fine semestre”. Lagnanze anche per gli appelli: “tutte le prove sono state fissate nei primi giorni di settembre, addirittura Inglese il 3 e Sistemi operativi il 5. Date che arrivano subito dopo le vacanze, ammesso che si possa fare vacanza con in corso la preparazione degli esami agli inizi di settembre…”. Un consiglio che i ragazzi vorrebbero rivolgere al Preside: “invece dei semestri, sarebbe meglio organizzare il calendario in trimestri!”. Le date d’esame andrebbero riviste, ma Raffaele e Marta, di Ingegneria informatica, informano che è già stato fatto: “è vero: gli esami sono stati programmati nelle prime due settimane di settembre, potevano anche essere posticipati alla fine del mese, giusto per darci il tempo di riprendere gli studi dopo le vacanze. C’è anche da dire, però, che il Preside ha inserito altre finestre d’esame, la prossima è prevista dal 27 ottobre al 3 novembre, e quindi c’è ancora tempo per ripetere e magari sostenere l’esame con più sicurezza”. C’è chi si rassegna. “Ingegneria, si sa – dice Paolo, futuro ingegnere meccanico – è una Facoltà dove si studia molto. Chi sceglie questo percorso, sa che dovrà dedicarsi allo studio ogni giorno”. D’altro canto, continua Paolo, “i docenti sono abbastanza disponibili e preparati…”.