“Seguire le proprie passioni”, è l’invito che la prof.ssa Alessandra Perriccioli, vice Preside della Facoltà di Lettere, rivolge agli studenti. L’iscrizione ad un corso di laurea di una Facoltà umanistica deve essere una scelta ben ragionata e guidata da una grande passione, perché solo così si otterranno dei risultati concreti. Aggiunge la prof.ssa Rosanna Cioffi, Preside dal 1 novembre prossimo, “oltre alla passione occorre anche molta determinazione e motivazione” in quanto gli sbocchi occupazionali “sono quelli che offrono in genere le Facoltà umanistiche. L’inserimento professionale dipende dalle capacità, dall’iniziativa dello studente, dai concorsi. Se si è bravi e ci si impegna, alla fine si trova una sistemazione”.
“La nostra offerta didattica – spiega la Preside ‘in pectore’ – si basa sul turismo, sui beni archeologici e sull’insegnamento, tutti settori nei quali il nostro Paese dovrebbe impegnare valide risorse. Il Corso di Laurea in Lettere è pensato per l’insegnamento, quindi, uno studente deve comunque ragionare in un’ottica quinquennale. I nostri laureati in Beni Culturali e Scienze del Turismo che sono andati nel centro-nord hanno trovato inserimento lavorativo”. “Anche il nostro territorio, quello di Terra di Lavoro, – aggiunge – ha bisogno di giovani esperti che sappiano valorizzare il nostro patrimonio archeologico-culturale”.
Ma qual è lo studente ideale della Facoltà? “Uno studente proveniente dal liceo classico sicuramente avrà meno difficoltà in latino o storia rispetto ad un collega proveniente dal geometra, mentre proprio un ragazzo di un istituto tecnico può avere meno insicurezze con il corso di Conservazione dei Beni Culturali”, dice la prof.ssa Perriccioli. Mentre la prof.ssa Cioffi evidenzia “una sorta di livellamento generale fra gli studenti provenienti dalle scuole superiori. Per superare le proprie carenze ci vuole impegno, ma la Facoltà mette anche a disposizione dei corsi, come il laboratorio di scrittura o quello di lettura dei classici, proprio per colmare le lacune”.
“La nostra offerta didattica – spiega la Preside ‘in pectore’ – si basa sul turismo, sui beni archeologici e sull’insegnamento, tutti settori nei quali il nostro Paese dovrebbe impegnare valide risorse. Il Corso di Laurea in Lettere è pensato per l’insegnamento, quindi, uno studente deve comunque ragionare in un’ottica quinquennale. I nostri laureati in Beni Culturali e Scienze del Turismo che sono andati nel centro-nord hanno trovato inserimento lavorativo”. “Anche il nostro territorio, quello di Terra di Lavoro, – aggiunge – ha bisogno di giovani esperti che sappiano valorizzare il nostro patrimonio archeologico-culturale”.
Ma qual è lo studente ideale della Facoltà? “Uno studente proveniente dal liceo classico sicuramente avrà meno difficoltà in latino o storia rispetto ad un collega proveniente dal geometra, mentre proprio un ragazzo di un istituto tecnico può avere meno insicurezze con il corso di Conservazione dei Beni Culturali”, dice la prof.ssa Perriccioli. Mentre la prof.ssa Cioffi evidenzia “una sorta di livellamento generale fra gli studenti provenienti dalle scuole superiori. Per superare le proprie carenze ci vuole impegno, ma la Facoltà mette anche a disposizione dei corsi, come il laboratorio di scrittura o quello di lettura dei classici, proprio per colmare le lacune”.
L’offerta
didattica
didattica
Tre, dunque, sono i Corsi di Laurea di base offerti dalla Facoltà con sede nell’ex convento di San Francesco, nell’omonima piazza di Santa Maria Capua Vetere, tutti ad accesso libero e molto legati al territorio. Conservazione dei Beni Culturali, Corso di Laurea che fornisce competenze nel campo della valorizzazione, conservazione e fruizione dei beni archeologici, storici e artistici per coloro che vogliono intervenire attivamente nei processi di sviluppo culturale del proprio territorio, “è il nostro Corso caratterizzante, prevede due curricula in Archeologia del Territorio e Storia dell’Arte, e per il quale sono state già attivate due lauree specialistiche”, illustra la prof.ssa Perriccioli. Scienze del Turismo per i Beni Culturali è, invece, un Corso nato in collaborazione con la Facoltà di Economia, anch’esso molto legato alle potenzialità del territorio casertano, e che coniuga una formazione di tipo umanistico, con un particolare approfondimento degli aspetti storici, ad una preparazione di tipo pre-professionale. Ultimo nato della Facoltà, attivo dallo scorso anno accademico, è il Corso di Laurea in Lettere che, ponendo attenzione alle materie letterarie, storiche e linguistiche, si pone come obiettivo, appunto, quello di formare docenti, in particolare, per le scuole medie inferiori e superiori.
Servizi di
accoglienza
accoglienza
Per gli studenti in arrivo dalle scuole superiori la Facoltà ha predisposto tutta una serie di servizi di accoglienza per orientarli nella scelta e per accompagnarli nei primi giorni di vita universitaria: “Siamo molto impegnati nella tutorship con Sportelli di Orientamento, presenti in Segreteria Studenti ed in Facoltà, operativi già dai primi di settembre presso i quali le matricole troveranno giovani laureati e gli stessi docenti pronti per rispondere alle loro esigenze”, spiega Cioffi, che aggiunge un consiglio per iniziare gli studi con il piede giusto: “vorrei invitare i ragazzi a frequentare perché noi intendiamo la Facoltà come un campus, per cui è importante non solo venire a lezione ma anche svolgere tutte le attività offerte ed usufruire dei servizi, come le biblioteche. Da noi si riesce a creare un clima che è ‘pienamente universitario’, grazie anche allo stretto rapporto che si riesce ad instaurare tra docenti e studenti, e che rappresenta il nostro punto di forza”.
“La nostra organizzazione didattica – sottolinea la prof.ssa Perriccioli – è studiata proprio per non sprecare energie e tempo. La didattica è concentrata nei primi tre giorni della settimana, dalle 9 di mattina alle 18.00, con una breve pausa pranzo, facendo sì che non si accavallino i corsi e che i ragazzi non si trovino a venire in Facoltà solo per un paio d’ore di lezione. Molti dei nostri studenti, infatti, sono pendolari e usano la macchina di famiglia per venire a lezione, per questo è importante non far loro sprecare tempo. Durante gli altri giorni, oltre a studiare a casa, possono partecipare alle tante attività di visite guidate, sopralluoghi degli scavi, tour per musei o nelle chiese napoletane”. La Facoltà è attiva anche nella mobilità internazionale “i nostri studenti hanno la possibilità di trascorrere un periodo all’estero, non solo attraverso l’Erasmus, ma anche con un programma che prevede un soggiorno di 15 giorni in una città europea, in collaborazione con un ateneo straniero, per motivi di studio o per lavorare alla tesi. La Facoltà mette a disposizione di chi parte anche un contributo di circa 1500 euro”.
I corsi, organizzati in semestri, cominceranno il 29 settembre e dureranno fino al 22 dicembre, poi “i ragazzi avranno due mesi e mezzo per gli esami. Gli insegnamenti sono stati ridotti tutti ad un numero massimo di venti, per cui gli studenti si troveranno a dover sostenere massimo tre o quattro esami a semestre”, sottolinea Perriccioli.
(Va. Or.)
“La nostra organizzazione didattica – sottolinea la prof.ssa Perriccioli – è studiata proprio per non sprecare energie e tempo. La didattica è concentrata nei primi tre giorni della settimana, dalle 9 di mattina alle 18.00, con una breve pausa pranzo, facendo sì che non si accavallino i corsi e che i ragazzi non si trovino a venire in Facoltà solo per un paio d’ore di lezione. Molti dei nostri studenti, infatti, sono pendolari e usano la macchina di famiglia per venire a lezione, per questo è importante non far loro sprecare tempo. Durante gli altri giorni, oltre a studiare a casa, possono partecipare alle tante attività di visite guidate, sopralluoghi degli scavi, tour per musei o nelle chiese napoletane”. La Facoltà è attiva anche nella mobilità internazionale “i nostri studenti hanno la possibilità di trascorrere un periodo all’estero, non solo attraverso l’Erasmus, ma anche con un programma che prevede un soggiorno di 15 giorni in una città europea, in collaborazione con un ateneo straniero, per motivi di studio o per lavorare alla tesi. La Facoltà mette a disposizione di chi parte anche un contributo di circa 1500 euro”.
I corsi, organizzati in semestri, cominceranno il 29 settembre e dureranno fino al 22 dicembre, poi “i ragazzi avranno due mesi e mezzo per gli esami. Gli insegnamenti sono stati ridotti tutti ad un numero massimo di venti, per cui gli studenti si troveranno a dover sostenere massimo tre o quattro esami a semestre”, sottolinea Perriccioli.
(Va. Or.)