Più di 2 mila studenti ai precorsi

Più di 2mila, per l’esattezza 2047, le matricole che quest’anno hanno partecipato ai precorsi organizzati dall’Università Parthenope. I più affollati, quelli di Matematica (487 ragazzi), Economia Aziendale (354) e Metodologie di Studio (349) per le Facoltà di Economia e Scienze Motorie. “Siamo abbastanza soddisfatti per le presenze che abbiamo registrato quest’anno – ha detto il prof. Stefano Dumontet, delegato del Rettore all’Orientamento – è importante che i ragazzi seguano i precorsi per colmare le lacune che si portano dietro dalle superiori e affinare le loro conoscenze, ma è necessario farne capire loro l’importanza già prima del diploma, con un’attività di orientamento che parta fin dal quarto anno delle superiori”. Al termine del precorso, i ragazzi sostengono una prova che accerta le capacità acquisite e, se la superano, hanno diritto ad un certo numero di crediti formativi (non tutti i precorsi lo prevedono) che vengono annoverati sotto la dicitura ‘ulteriori conoscenze’. Molto frequentato il corso di Metodologie di studio: “è  trasversale a tutte le Facoltà – afferma Dumontet – Offre gli strumenti per organizzare lo studio universitario”.
Altro precorso che incuriosisce è quello di Inserimento nel mondo del lavoro, promosso dalla Facoltà di Scienze e Tecnologie, al quale hanno partecipato 67 studenti. “Stiamo cercando di recuperare le vocazioni intrinseche dei ragazzi, facendo fare loro un salto temporale e immaginando la loro situazione da laureati. Il nostro scopo è attirare solo persone motivate perché sono coloro che seguiranno un buon percorso universitario. Non vogliamo fare un discorso di marketing, anzi, se riusciamo a far capire ad uno studente che la Parthenope non è l’Università che risponde ai suoi interessi, è un fatto positivo”.
“Li seguiamo 
anche per abituarci 
alla mentalità 
universitaria”
Grande affollamento ai precorsi di Matematica organizzati per le matricole delle Facoltà di Economia, Ingegneria, Scienze e Tecnologie e Giurisprudenza. Parteciparvi, per i ragazzi, è un modo per colmare le lacune che si portano dietro dalle superiori e per intraprendere, con una preparazione di base omogenea, il nuovo percorso di studi accademico. Abbiamo fatto un giro tra i corridoi al termine delle lezioni di Matematica che tengono impegnate le future matricole di Economia tre ore al giorno, per due settimane. “Abbiamo deciso di frequentare i precorsi per rispolverare gli argomenti trattati alle superiori – affermano Irene e Annalisa, maturità tecnica– ma anche per abituarci all’ambiente ed alla mentalità universitaria”. Al termine del precorso, si può scegliere se svolgere o meno una verifica finale (facoltativa) che testerà le conoscenze acquisite, e darà diritto a tre crediti formativi che, durante il corso di studi, verranno inseriti nella voce ‘ulteriori conoscenze’. Non sarà per questo che i ragazzi seguono con tanta assiduità? “I crediti sono importanti, ma non fondamentali –rispondono Irene e Annalisa – nel pomeriggio, infatti, seguiamo anche il precorso di Economia aziendale che non da diritto a crediti. Lo facciamo perché vogliamo, fin da ora, abituarci a vivere la Facoltà e poi stiamo conoscendo tanta gente…”. Sull’utilità di queste lezioni sono d’accordo un po’ tutti. “Avendo frequentato il liceo classico, avevo sicuramente bisogno di un’infarinatura di Matematica – ammette Francesca Manna, originaria di Nola – e quindi, appena ho appreso dell’organizzazione dei precorsi, prima delle vere e proprie lezioni, ho deciso subito di seguire”. Dello stesso parere Marco Arpino, neo diplomato all’Istituto tecnico nautico: “ho scelto di iscrivermi alla Facoltà di Economia, e sicuramente le competenze che ho acquisito a scuola non erano sufficienti per cominciare con il piede giusto…”. 
Il prof.De Angelis: “c’è una relazione logica tra la
matematica e 
l’economia”
Ma non è stancante restare in aula ogni giorno e ripassare, per tre ore, nozioni di Matematica? “Diciamo che la lezione del prof. De Angelis è abbastanza scorrevole, quindi le ore passano senza tanta fatica – risponde Fortuna Alesia, di Sorrento. Le lezioni cominciano alle 8.30. E per alcuni è un sacrificio essere in aula a quell’ora. “Noi veniamo da Castellammare – dicono Nicola Verdoliva e Annarita Donnarumma che confessano di aver scelto di studiare all’Università Parthenope perché “i docenti di questo Ateneo quando hanno svolto l’orientamento presso il nostro liceo scientifico ci hanno fatto davvero una buona impressione” –  siamo costretti ad alzarci alle 6 del mattino… speriamo che, con l’inizio dei corsi, le lezioni verranno posticipate di almeno mezz’ora”. Dunque, trovate i precorsi così importanti?  “Sì. Prima di tutto, è un modo per rispolverare gli argomenti trattati al liceo e poi ci siamo resi conto che il professore De  Angelis ha un altro modo di spiegare gli argomenti. Parte dalla regola e poi ci fa ragionare in modo logico, ci pone tanti ‘perché’, e solo alla fine svolgiamo gli esercizi. Alle superiori, invece, abbiamo fatto il contrario. Ci davano un’infinità di esercizi da svolgere senza capire l’applicazione reale…”. Al termine della lezione, sono tutti attenti all’appello. “Non si possono fare più di due assenze – spiega Marianna Cuomo, di Portici – altrimenti non si sostiene la prova finale…”. Altri apprezzamenti per il docente da Carmine Gamardella, anch’egli di Castellammare. “Il professore spiega bene e il suo precorso è molto utile”. Per qualcuno più che un ripasso queste lezioni sono ricche di novità e argomenti mai trattati. “In questi giorni, – riferiscono Teresa Aiello e Flavia Scotto Di Carlo, che hanno frequentato l’Istituto commerciale – il professore ha spiegato i limiti. Noi non li avevamo mai studiati. In ogni caso, siamo convinte che sosterremo la prova finale…”. E il prof. Pasquale Luigi De Angelis, docente di Matematica, parla di metodo di studi sbagliato. “Oggi, il mondo della scuola non premia la matematica – afferma– i ragazzi imparano a pappagallo, svolgono gli esercizi e credono, in questo modo, di aver capito. Non è così”. Dunque, in quale ottica si inseriscono i precorsi? “Queste lezioni servono a fornire agli studenti le notizie indispensabili per l’inizio del nuovo corso di studi. Sicuramente non bastano per mettere una pezza alle lacune di tredici anni di scuola… ma, cominciando a frequentare l’università, gli studenti ripassano, riprendono i libri delle scuole superiori e imparano un nuovo metodo di studi”. Aggiunge: “è bene sapere che tra la Matematica e l’Economia c’è una relazione logica, non è un caso che molti premi Nobel per la matematica siano stati vinti da importanti economisti”.
Maddalena Esposito
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