“Un luogo dove vivere e studiare all’università nel modo più sereno: a Napoli è possibile”. Lo assicura Emanuele Rizzardi, direttore della residenza universitaria Monterone. “Si tratta di un centro di formazione per studenti universitari, che intendono integrare e valorizzare la loro preparazione culturale ed umana, al fine di ottenere un elevato livello di professionalità. Ogni studente viene affiancato da un tutor, che generalmente è uno studente degli ultimi anni. Oltre ai servizi di base offerti ai residenti (camere singole o triple, pulizia giornaliera, mensa, sale studio) viene offerta un’ampia gamma di attività extra universitarie molto stimolanti. Ad esempio, quest’anno abbiamo avuto incontri importanti, come quello con l’ex ministro Nicolais”.
Monterone è una delle residenze universitarie dell’I.P.E., Istituto per Ricerche ed attività Educative, fondato nel 1979 da un gruppo di docenti universitari, professionisti e imprenditori. L’Istituto, che si propone di contribuire all’accesso da parte dei giovani all’educazione, alla cultura e al lavoro, è uno dei Collegi universitari legalmente riconosciuti ed operanti sotto la vigilanza del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. L’altra residenza, quella femminile, è il collegio universitario di Villalta. “Ospita studentesse italiane e straniere, ma apre le porte a quante, pur non risiedendo nel Collegio, desiderano comunque partecipare alle attività formative promosse dalla residenza”. Questo è quanto dichiara Maria Grazia Melfi, direttrice di Villalta. “Due sono le attività principali del collegio: il corso di marketing, in collaborazione con il professor Cantone, ordinario di Marketing alla facoltà di Economia e Commercio della Federico II e il corso di cultura giornalistica, con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti di Napoli. Naturalmente i corsi (tutti accreditabili presso le università, a discrezione dei Presidi di facoltà) sono aperti a tutte le studentesse interessate, non solo quelle residenti a Villalta”.
“Un’esperienza altamente formativa, quella della vita in collegio universitario”. E’ l’opinione di Ivana Rita Verderosa, studentessa di Foggia appena laureata in Economia e Commercio. “Non ho mai vissuto in appartamento, ma credo che la vita in residenza universitaria non abbia davvero paragoni”. Dello stesso avviso, Nicola Verderame, studente al secondo anno di Laurea specialistica in Studi Arabo-Islamici dell’Orientale: “ho appena vissuto un periodo di studi all’estero. Paradossalmente è meglio dividere l’alloggio con trenta persone in residenza universitaria, che con cinque in appartamento”.
Ai due collegi si accede tramite concorso di ammissione, che consiste nella compilazione di un questionario informativo sugli interessi scolastici ed extra del candidato e due colloqui conoscitivi. La prenotazione ai concorsi può essere effettuata telefonicamente, presso la segreteria delle residenze. Le sessioni del concorso si svolgono nei mesi di giugno, luglio e settembre. La documentazione necessaria per partecipare alle prove di selezione: per il primo anno è necessaria una fotocopia delle pagelle del terzo, quarto e quinto anno (con voto di maturità) delle scuole superiori; per gli anni successivi, certificato degli esami sostenuti con relativa votazione e due foto tessera. La retta (che va dai 250 agli 850 euro mensili) dà diritto all’alloggio in stanza singola o tripla, ai pasti (colazione, pranzo, merenda e cena), all’utilizzo delle attrezzature scientifiche (sala computer, biblioteca, etc.) e alla partecipazione alle attività didattiche della residenza.
Per informazioni, tel. 081/669831; 2486133.
Anna Maria Possidente
Monterone è una delle residenze universitarie dell’I.P.E., Istituto per Ricerche ed attività Educative, fondato nel 1979 da un gruppo di docenti universitari, professionisti e imprenditori. L’Istituto, che si propone di contribuire all’accesso da parte dei giovani all’educazione, alla cultura e al lavoro, è uno dei Collegi universitari legalmente riconosciuti ed operanti sotto la vigilanza del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. L’altra residenza, quella femminile, è il collegio universitario di Villalta. “Ospita studentesse italiane e straniere, ma apre le porte a quante, pur non risiedendo nel Collegio, desiderano comunque partecipare alle attività formative promosse dalla residenza”. Questo è quanto dichiara Maria Grazia Melfi, direttrice di Villalta. “Due sono le attività principali del collegio: il corso di marketing, in collaborazione con il professor Cantone, ordinario di Marketing alla facoltà di Economia e Commercio della Federico II e il corso di cultura giornalistica, con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti di Napoli. Naturalmente i corsi (tutti accreditabili presso le università, a discrezione dei Presidi di facoltà) sono aperti a tutte le studentesse interessate, non solo quelle residenti a Villalta”.
“Un’esperienza altamente formativa, quella della vita in collegio universitario”. E’ l’opinione di Ivana Rita Verderosa, studentessa di Foggia appena laureata in Economia e Commercio. “Non ho mai vissuto in appartamento, ma credo che la vita in residenza universitaria non abbia davvero paragoni”. Dello stesso avviso, Nicola Verderame, studente al secondo anno di Laurea specialistica in Studi Arabo-Islamici dell’Orientale: “ho appena vissuto un periodo di studi all’estero. Paradossalmente è meglio dividere l’alloggio con trenta persone in residenza universitaria, che con cinque in appartamento”.
Ai due collegi si accede tramite concorso di ammissione, che consiste nella compilazione di un questionario informativo sugli interessi scolastici ed extra del candidato e due colloqui conoscitivi. La prenotazione ai concorsi può essere effettuata telefonicamente, presso la segreteria delle residenze. Le sessioni del concorso si svolgono nei mesi di giugno, luglio e settembre. La documentazione necessaria per partecipare alle prove di selezione: per il primo anno è necessaria una fotocopia delle pagelle del terzo, quarto e quinto anno (con voto di maturità) delle scuole superiori; per gli anni successivi, certificato degli esami sostenuti con relativa votazione e due foto tessera. La retta (che va dai 250 agli 850 euro mensili) dà diritto all’alloggio in stanza singola o tripla, ai pasti (colazione, pranzo, merenda e cena), all’utilizzo delle attrezzature scientifiche (sala computer, biblioteca, etc.) e alla partecipazione alle attività didattiche della residenza.
Per informazioni, tel. 081/669831; 2486133.
Anna Maria Possidente