Vince l’edizione 2015 del Premio Start Cup Campania il progetto ‘SmartVase’ concepito da ricercatori e docenti afferenti ai Dipartimenti di Ingegneria Industriale e Farmacia dell’Università di Salerno. La giornata di premiazione delle cinque migliori iniziative imprenditoriali si è tenuta il 28 ottobre nell’Aula Mura Greche di Palazzo Corigliano de L’Orientale. La direzione del Premio, coordinato dal Centro di Servizio di Ateneo per il Coordinamento di Progetti Speciali e l’Innovazione Organizzativa (COINOR) dell’Università Federico II, è stata affidata quest’anno al prof. Renato Passaro, docente di Ingegneria Economico-Gestionale presso l’Università Parthenope. “Hanno partecipato a questa edizione oltre sessanta gruppi presenti sul territorio locale, una ventina ha provveduto alla stesura del business plan e undici sono le idee selezionate in finale dal Comitato Scientifico. I primi cinque finalisti concorreranno in competizione con le altre regioni italiane all’ultima fase del Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI), la cui data è stata fissata per il 3 e 4 dicembre a Cosenza”, spiega il prof. Passaro.
Il Premio è promosso in favore di chi sa esprimere un’idea originale, basata sulla ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica, il cui potenziale consente la realizzazione di un valido progetto di impresa. “È una manifestazione molto importante che crea un collegamento tra il mondo delle aziende e le Università, aiuta i giovani a mettersi in gioco e consente loro di proporre iniziative che possono non solo essere premiate ma rappresentare una grande risorsa soprattutto per il contesto culturale in cui vanno a inserirsi”, queste le parole con cui la Rettrice de L’Orientale Elda Morlicchio inaugura l’evento. “Si parla tanto di cervelli in fuga all’estero e ciò vuol dire che sono cervelli di qualità. Dobbiamo dare loro un’opportunità affinché possano continuare a offrire il loro contributo per la crescita sociale ed economica dell’Italia meridionale”, aggiunge la Rettrice. Seguono i saluti da parte di figure istituzionali delle Università campane. “È un concorso rilevante perché vede le realtà universitarie fare sistema e creare opportunità per i giovani più preparati, coinvolti in manovre d’impresa che ricevono sostegno e monitoraggio dai docenti attivi nella ricerca. Si tratta dunque di un momento concreto di raccordo col mondo produttivo, che fa sì che le Università siano luoghi di formazione e insieme di rilancio del Sud attraverso le migliori idee progettuali sviluppate in questa zona”, afferma il ProRettore della Federico II Arturo De Vivo. “La specificità di questa competizione è considerevole, perché si tiene in ambito accademico ma, nel frattempo, riunisce insieme i sette Atenei campani mettendo in fermento tanti scenari diversi tra didattica, ricerca e tecnologia: studenti, ricercatori, docenti, personale tecnico-amministrativo, tecnologi e altri studiosi. Spesso non si ha affatto una mappatura chiara a livello regionale o nazionale delle Start Cup Competition, che costituiscono un fenomeno diffuso ma piuttosto frammentato in poche iniziative veramente ordinate come questa di oggi”, osserva il Rettore dell’Università del Sannio Filippo De Rossi. “Purtroppo, il settore imprenditoriale nel Meridione è connotato da gravi problematicità, dato che non è supportato dai fondi del Governo. Vincere una sfida del genere, specialmente in Campania, è il primo passo verso…
Il Premio è promosso in favore di chi sa esprimere un’idea originale, basata sulla ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica, il cui potenziale consente la realizzazione di un valido progetto di impresa. “È una manifestazione molto importante che crea un collegamento tra il mondo delle aziende e le Università, aiuta i giovani a mettersi in gioco e consente loro di proporre iniziative che possono non solo essere premiate ma rappresentare una grande risorsa soprattutto per il contesto culturale in cui vanno a inserirsi”, queste le parole con cui la Rettrice de L’Orientale Elda Morlicchio inaugura l’evento. “Si parla tanto di cervelli in fuga all’estero e ciò vuol dire che sono cervelli di qualità. Dobbiamo dare loro un’opportunità affinché possano continuare a offrire il loro contributo per la crescita sociale ed economica dell’Italia meridionale”, aggiunge la Rettrice. Seguono i saluti da parte di figure istituzionali delle Università campane. “È un concorso rilevante perché vede le realtà universitarie fare sistema e creare opportunità per i giovani più preparati, coinvolti in manovre d’impresa che ricevono sostegno e monitoraggio dai docenti attivi nella ricerca. Si tratta dunque di un momento concreto di raccordo col mondo produttivo, che fa sì che le Università siano luoghi di formazione e insieme di rilancio del Sud attraverso le migliori idee progettuali sviluppate in questa zona”, afferma il ProRettore della Federico II Arturo De Vivo. “La specificità di questa competizione è considerevole, perché si tiene in ambito accademico ma, nel frattempo, riunisce insieme i sette Atenei campani mettendo in fermento tanti scenari diversi tra didattica, ricerca e tecnologia: studenti, ricercatori, docenti, personale tecnico-amministrativo, tecnologi e altri studiosi. Spesso non si ha affatto una mappatura chiara a livello regionale o nazionale delle Start Cup Competition, che costituiscono un fenomeno diffuso ma piuttosto frammentato in poche iniziative veramente ordinate come questa di oggi”, osserva il Rettore dell’Università del Sannio Filippo De Rossi. “Purtroppo, il settore imprenditoriale nel Meridione è connotato da gravi problematicità, dato che non è supportato dai fondi del Governo. Vincere una sfida del genere, specialmente in Campania, è il primo passo verso…
Articolo pubblicato sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola (n. 18/2015)
o in versione digitale all'indirizzo: https://www.ateneapoli.it/archivio-giornale/ateneapoli
o in versione digitale all'indirizzo: https://www.ateneapoli.it/archivio-giornale/ateneapoli