Statistica, “i libri costano troppo”

Lezioni e testi di Statistica pensati in maniera accattivante, perché “la Statistica è di per se una materia ostica, è necessario, quindi strutturare uno studio basato, prima di tutto, sul ragionamento…”. Partiamo da queste considerazioni del prof. Umberto Giani, docente di Statistica alla Facoltà di Medicina del Federico II, per comprendere e far comprendere agli studenti, futuri medici, – in particolare a coloro che ci hanno segnalato il loro disappunto, in merito proprio all’esame di Statistica – le modalità dello svolgimento della prova d’esame e molto altro.  “Il prof. Giani impone agli studenti l’acquisto di ben tre libri scritti da lui, più un vero e proprio manuale di Statistica, da cui imparare effettivamente la materia. In totale, il costo di questi quattro libri supera i 120 euro… Alla prova scritta, che puntualmente non ho passato all’ultimo appello, non c’erano domande esplicite di Statistica vera  e propria ma riferimenti ai suoi libri, del tipo ‘di cosa parla il paragrafo ‘na tazzulella ‘e cafè?’, in maniera tale che chi effettivamente prova a studiare da altri testi non passerà mai l’esame… Ultima scandalosa cosa: il suo ultimo testo deve essere acquistato on line… il professore deve ricevere l’ordinativo nominale in maniera tale da controllare chi effettivamente ha acquistato l’e-book…”. Qualcun altro – Irene Stanislao, rappresentante degli studenti in Consiglio di Ateneo- aggiunge: “il diritto allo studio non può essere calpestato, tutti gli studenti devono essere tutelati e soprattutto chi non gode di una buona posizione economica non deve essere discriminato dal proprio reddito con richieste assurde…”.
A questo punto, e dopo esserci chiariti le idee con Giani, occorre subito specificare che i testi da studiare per l’esame non sono quattro ma tre. Va eliminato il manuale di Statistica di Daniel, dal costo di 80 euro, in sostituzione del quale c’è l’e-book del costo di 10 euro. Il risparmio, dunque, è considerevole. Relativamente agli altri testi c’è da dire che sono scritti in forma di giallo, per risolvere il quale bisogna conoscere la Statistica. “Ho deciso di eliminare il manuale – dice Giani – perché costava troppo e mi sono dedicato personalmente alla stesura  dell’e-book. Riguardo gli altri due libri, ho cercato di renderli accattivanti il più possibile, tenendo anche in considerazione che la Statistica è ragionamento e integrazione di saperi. Non si impara nulla a memoria…”.
In seduta d’esame, poi, gli studenti sono liberi di scegliere se sostenere solo la prova scritta o, in aggiunta per migliorare il voto, anche l’orale. “Lo scritto consiste nel rispondere ad otto o nove domande (scelte tra quelle pubblicate sul sito e che, quindi, gli studenti hanno già avuto modo di vedere). Domande volutamente aperte allo scopo di sviluppare l’intelligenza. A queste si aggiunge un domandone finale, che consiste nella spiegazione di un concetto generale, ampiamente ribadito durante il corso e riportato sempre sul sito. Con gli stessi studenti, abbiamo concordato che il voto massimo per la prova scritta può essere 27. Coloro che vogliono sostenere la prova orale, svolgono una tesina di gruppo su un argomento a piacere”. 
Ci sembra di capire che l’esame di Statistica vada al di là dello studio di tipo meccanico e mnemonico a cui purtroppo risultano essere abituati i ragazzi, e che voglia, piuttosto, gettare le basi di un’innovazione delle attività formative, perché, fondamentalmente, gli studenti comprendano le applicazioni pratiche della materia. “Il corso è fondato anche sull’attualità: l’anno scorso, abbiamo cercato di studiare il problema dell’aviaria dal punto di vista statistico. Quest’anno, ci siamo dedicati alla questione dei rifiuti…”. Insomma, un approccio innovativo. Che come tutte le novità ha bisogno di tempo per poter essere assimilata.
Maddalena Esposito
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